Are you mine?

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-Neanche 20 giorni.- rispose Niall.

Harry spalancò gli occhi, si guardò in torno e notò che anche i suoi compagni avevano assunto la stessa espressione. Venti giorni erano materialmente pochi per cercare di uscire da quel posto, e lo sapevano tutti.

-Non ce la faremo ad organizzare tutto per quella scadenza.- disse Liam.

-In pratica abbiamo già tutto pronto,- si intromise Zayn -Perrie è ancora d'accordo con noi, useremo la base del primo tentativo che abbiamo fatto, visto che dalla cucina non possiamo più uscire. Quando Marcus ha saputo che volevamo scappare da li ha messo fottuti lucchetti ovunque e il doppio delle guardie.-

Harry annuì, osservò Liam fare lo stesso solo in modo più titubante. Quest'ultimo si girò verso la ragazza al suo fianco, cercò il suo sguardo e quando lo ottenne le sorrise per incoraggiarla. Dopo le strinse la mano e le sussurrò qualcosa nell'orecchio che la fece annuire e arrossire allo stesso tempo.

Louis parlava con Zayn e Niall mentre Harry pensava ai due ragazzi davanti a lui, Francesca si era messa una ciocca di capelli dietro alle orecchie e Liam puntualmente glieli spettinò con un piccolo sorrisino sulle labbra.

Da quant'è che non aveva una ragazza? Pensò Harry, cercando di ricordare l'ultima volta che era uscito con una ragazza o che ne aveva baciata una.

-Il piano si farà, saremo pronti per quel giorno.- commentò Niall.
Aveva gli occhi gonfi, si capiva che il giorno prima non aveva dormito.

-E Mavis? Perché non è mai venuta a queste riunioni?- domandò Louis, aveva i capelli spettinati e le maniche della maglia verde arrotolate fino ai gomiti.

-Diciamo che lei non ha preso molto bene la questione della prigione.- sussurrò Zayn.

Ovviamente aveva detto a Niall che Mavis era andata in camera sua, e lui si era arrabbiato. Provava rabbia perché anche lui soffriva, se fosse andato in prigione sarebbe stato lontano da Mavis.
Dopo che aveva parlato con Zayn aveva cercato di entrare nella sua stanza ma lei non rispondeva. Sapeva che era li perché le guardie le urlavano addosso nell'ora dei pasti perché lei non voleva mai uscire.

E Niall ci rimaneva sempre peggio. Aveva bisogno di Mavis.

-Ma, è ancora d'accordo sul piano? Cioè, vuole ancora scappare con noi?- Louis si mise seduto bene sulla sedia.

Niall fissò lo sguardo di Zayn, tutti e due erano confusi ed indecisi con ogni parte del loro corpo.

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Niente, Mavis pensava al niente perchè era il niente che portava dentro in quei giorni.

Quella sensazione di vuoto che la faceva incazzare.

Si alzò dal letto e imprecò quuando si trascinò per terra anche il lenzuolo chiaro, si chinò a raccoglierlo prima di avviarsi versso la scrivania.

Era vuota, i trecassetti non erano mai stati aperti e il block notes che aveva a disposizone era ancora chiuso come la penna che stava accanto ad esso. Si guardò intorno, nel tempo in cui era rimasta li non aveva fatto niente per personalizzare quella stanza. Non aveva appeso niete su quei muri o fatto anche solo qualcosa per lasciare un segno suo.

Si ricordava che era solita lasciare un segno del suo passaggio da ogni parte, posto, albergo o città in cu andava. Le piaceva pensare che qualcun'altro avrebbe visto il suo passaggio in quel posto. Le piaceva essere ricordata in qualche modo, ma in quella stanza, niente.

Li era sicura di non volere lasciare un segno, nessuno doveva sapere che lei era stata in un posto del genere.
Anche se non poteva farci nulla, sapeva che quell'esperienza che stava vivendo nell'istituto l'avrebbe accompagnata fino alla fine dei suoi giorni.
In quei giorni ci aveva pensato, cosa stavano dicendo su di lei? Che voci giravano tra i ragazzi della sua età?
Poi pensò a Niall, se era li per un motivo grave, perché lei non si ricordava di aver letto il suo nome da qualche parte?
Non aveva visto una sua foto in nessun telegiornale o rivista.

Forse era lei che era stata troppo distratta.

Alzò la testa quando la porta della sua stanza si aprì.
Guardò in silenzio Niall entrare e chiudere la porta prima di avvicinarsi di qualche passo, poi si fermò.

Vederlo faceva ricordare a Mavis che fra qualche giorno non ci sarebbe più stato li, a tormentarla o a trascinarla in mensa.

-Mavis.- sussurrò Niall, aveva le braccia tese lungo i fianchi e la testa leggermente abbassata.

Mavis scosse la testa, le veniva il mal di stomaco, si portò una mano sulla bocca di esso cercando di fare andare via il peso creatosi.

-No.- disse Niall di scatto, la ragazza aggrottò le sopracciglia e lo osservò avvicinarsi con passo veloce verso di lei.

-Non fare così Mavis, ti prego.- disse velocemente lui e a voce alta.
Prese la ragazza per le spalle e la appoggiò contro al muro.

Mavis alzò la testa verso il soffitto, cercò di liberarsi ma la stretta di Niall si fece più forte.

-Perché fai così?- chiese lui appoggiando il suo corpo contro quello di Mavis.

-Non ce la posso fare!- urlò lei.

Niall si allontanò lentamente. Si portò le mani tra i capelli sospirando.

-Non,- iniziò -non capisco.-

Mavis restò attaccata al muro, respirava velocemente e poteva già sentire gli occhi bruciare solo per i suoi pensieri che la tormentavano.

-Non voglio dirti addio, non voglio che tu marcisca in una prigione e non voglio che ti dimentichi di me.- disse d'un fiato.

Era così stanca, e osservando Niall sospirare e schiudere gli occhi poteva dire lo stesso di lui.

Lei trovava tutta quella situazione così frustante, così troppo dolorosa da sopportare e troppo da poter mandare avanti.
Niall la guardò come si guarda un foglio bianco, pensando da dove potesse incominciare a disegnare.

Pensava se avesse rovinato il foglio o migliorato. O se lo avrebbe strappato o lasciato in un cassetto per anni.

-Come puoi pensare una cosa del genere?- riuscì a chiedere -Mi fa male sentirti dire queste cose, perché mi fa pensare che forse ho sbagliato tutto.-

Si portò una mano al petto e abbassò ancora lo sguardo -L'ho fatto?-

Mavis scosse la testa, voleva piangere, si avvicinò a Niall e premette le mani sulle sue guance.

-Non hai sbagliato niente, tu sei reale per me Niall. Tu esisti dentro di me.- sussurrò.

Gli occhi color ghiaccio di Niall le diedero dei brividi in tutto il corpo, quello era sicura che fosse reale.

-Io so come uscire da qui.- disse Niall -Ma devo sapere se tu starai con me fino alla fine.- la sua voce era bassa e lenta, voleva che Mavis capisse quando sperava che fosse sua.

-Starai con me fuori da qui? Mavis ho bisogno di sapere, a te basterà il fatto che questo sia reale ma io ho bisogno di averti. Ho bisogno che tu sia mia e che lo sia fino alla fine.- appoggiò il naso contro quello della ragazza -Ho bisogno di te perché davvero non ho più niente, non-

-Tua.- bisbigliò Mavis. -Lo sono già.-

Fa schifo, è corto, sono depressa, domani aggiorno dinuovo.

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