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Prima di iniziare vorrei dire due cose:
1- MESS È ARRIVATA AD 1MILIONE DI LETTURE NON SO SE MI SPIEGOOOOOOOOO GRAZIE GRAZIE GRAZIE E NON MI ASPETTAVO ASSOLUTAMENTE UN RISULTATO COSÌ GRANDE IN COSÌ POCO TEMPO.
2- @Bad_Blood96 ha pubblicato una mia intervista ahah se vi va di andarla a leggere, beh, andate😂.
Ora vi lascio al capitolo.

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Gli occhi viaggiavano per il corridoio mentre aveva una spalla appoggiata all'armadietto. Aveva la mascella contratta e i pugni chiusi senza un motivo preciso, sentiva un senso di disagio e quasi rabbia nel vedere la ragazza poco distante da lui con la testa infilata nel proprio armadietto.
Gli dava fastidio il fatto che lei non avesse niente di male, non avesse un carattere scorbutico o fosse una stronza senza cuore. Non gli andava giù il fatto che non potesse incolparla di qualcosa. Che non potesse darle dal colpa del fatto che lui non le andasse a parlare.

-Quella stronza.- sussurrò ad alta voce, facendo filtrare i proprio pensieri.

-È inutile che ti arrabbi con lei e che dici cose senza senso.- si intromise -Lo sappiamo tutte e due che non è ne una troia ne una stronza.-

Zayn concentrò la sua attenzione sulla voce di Peter, guardò il ragazzo di fianco a lui per qualche secondo prima di ritornare sulla ragazza con i capelli biondi raccolti in una coda.
Alcuni studenti passavano in mezzo al corridoio e Zayn faceva di tutto per non perderla d'occhio.
-Lo so.- rispose, voleva solo sollevarsi la colpa dalle spalle.
Ovviamente Perrie non era ne una stronza ne una ragazza di quel genere, sarebbe stato più facile per lui, ma purtroppo aveva puntato gli occhi sulla persona più buona dell'intera scuola.
Era frustante.
Il ragazzo si passò una mano sul viso, tenendo poi la mano contro la bocca.

-Sai che fissare una persona non vuol dire socializzare, vero?-

-E tu lo sai dove metterti le tue ovvietà del cazzo, vero?- rispose Zayn a tono.

Era una di quelle giornate in cui lui avrebbe voluto tornare a casa e semplicemente pensare a come sarebbe stata la sua vita con una ragazza.

Lui non era mai stato un ragazzo sentimentale, eppure Perrie gli accendeva dei bisogni, non bisogni fisici o passionali ma più come bisogni psichici.

-Era per dire.- borbottò Peter, si accasciò contro l'armadietto di fianco a quello di Zayn e si risistemò il ciuffo castani chiaro che gli era caduto sul viso.

Si formò uno strano silenzio, Zayn guardava ancora Perrie indaffarata nel cercare qualcosa nel suo armadietto mentre Peter imprecava a bassa voce.

-Per quanto ancora dobbiamo fissarla? Sai fra un po' c'è lezione e io non..-

-Ascolta.- lo interruppe Zayn stringendo gli occhi -Se non hai voglia di stare qui puoi anche andarti a fare un giro, così non mi rompi più i coglioni.-

Peter sorrise -Ok, ci vediamo in classe.-

Zayn alzò gli occhi al cielo mentre osservava il ragazzo andarsene in mezzo ad un gruppo di persone. Non si capacitava del fatto che non riuscisse mai a farlo arrabbiare seriamente. Forse perché erano troppo amici, o forse perché Peter teneva a Zayn abbastanza da passare sopra a tutti i suoi comportamenti.

Scrollò le spalle e si portò una mano sulla cravatta della divisa per allentarla un po' mentre Perrie chiuse l'armadietto.
Quel rumore di metallo contro metallo fece scattare tutti i sensi di Zayn sulla ragazza che iniziò a camminare per il corridoio.
Lui non perse tempo, staccò la spalla dall'armadietto prima di seguirla mantenendo le distanze, ogni tanto si scontrava con qualche alunno ma non ci faceva caso. In un altro momento, molto probabilmente, avrebbe iniziato a piantare su grane che magari sarebbero finite con un livido sullo zigomo. Ma adesso tutta la sua attenzione era concentrata su di lei, sulla sua coda che ad ogni passo batteva contro la schiena e le spalle, che erano coperte dal maglione della divisa.
Su di lei la trovava addirittura accettabile.

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