Mean

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-Pensaci.- propose.

Prese la biro tra le dita, iniziando a passarsela sul dorso della mano. Aveva lo sguardo abbassato, non poteva sentirlo piangere ma poteva vedere le sue spalle alzarsi e abbassarsi ad un ritmo innaturale.
Forse la frustrazione lo fece piangere, forse il nervosismo lo fece esplodere.

-Potrebbe essere l'unica soluzione,- continuò Zayn ancora con gli occhi bassi -se noi riusciamo ad uscire da qui potremmo andarla a prendere all'ospedale senza farci vedere e poi andare via. Non vuoi andare via Niall?-

Il ragazzo biondo si girò di scatto stringendo la mascella, gli occhi bagnati si accesero di fastidio.

-Mi stai prendendo per il culo? Pensi che mi diverti a stare qui? Ad essere picchiato ogni settimana e vivere sotto osservazione?- lo istigò.

-È per questo che dobbiamo provare, e questo è l'unico modo per far rischiare il meno possibile a Mavis, tu vuoi che lei stia bene, non è così?- chiese a bassa voce.

Le guardie poteva fare il giro su quel piano in ogni minuto e voleva diminuire le loro possibilità di essere scoperti.

-Tanto Zayn, davvero tanto.- sputò passandosi le mani tra i capelli chiari -E non so perché, una volta non ero così. Tu sai cosa facevo.-

Il ragazzo alzò il viso da terra corrugando la fronte.
-Parli del tuo attaccamento con lei come se fosse una colpa, una cosa sbagliata.- ipotizzò

-E se lo fosse? E se fossi all'altezza di quello che potrebbe accoglierci fuori da qui? E se la deludessi? E se le facessi del male?-

-Non so come potresti ripetere il mio errore.- disse Zayn quasi ridendo -Io ho fatto del male alla persona che amo, tu sei ancora in tempo.-

Niall appoggiò le mani sullo schienale della sedia di plastica, schiuse le labbra facendo contrarre i muscoli delle sue spalle e del suo petto mentre cercava di combattere la battaglia che aveva dentro.

-Io non voglio farle del male, voglio stare con lei quando saremo fuori da qui.- spiegò con una strana calma -Non so se lei starebbe con me.-

-Perché non dovrebbe?-

-Come potrebbe una persona stare con me, dopo quello che ho fatto, io non sto bene Zayn, c'è qualcosa che non va qua dentro.- disse indicandosi la testa e colpendosi le tempie -Qualcosa che adesso sta dormendo ma potrebbe risvegliarsi da un momento all'altro.-

La pelle intorno ai suoi occhi azzurri arrossì leggermente. Si chinò sulle proprie ginocchia prendendosi la testa fra le mani. Intravide tra le braccia le scarpe di Zayn avvicinarsi, si sentì toccare una spalla.

Una volta Zayn lo faceva sempre, quando ancora tutti e due stavano coricati su un materasso a fumare tutto il giorno mentre pianificavano il loro successivo piano. Una volta vivevano del contatto fisico con altre persone, in quel periodo però, Niall provava quasi disgusto nell'essere toccato da qualcuno che non fosse Mavis.
Era così strano, come se si fosse ritrovato in un corpo estraneo. Con sensazioni e percezioni diverse.

-Da quant'è che non prendi le medicine?- chiese in tono tranquillo Zayn, gli accarezzò i capelli prima di fargli alzare il viso verso il suo.
Le iridi chiare erano dilatate e sotto una pressione invisibile.

-Da due settimane, forse tre.- biasciò poi ricordandosi che l'ultima volta che aveva ingoiato una pillola era stato grazie a Mavis.
La prima volta che i loro visi erano stati così vicini, e lui si ricordava ancora quella leggera frenesia mista ad impazienza di toccare quelle labbra screpolate.
Le trovava affascinanti, aveva voglia di passare la lingua su quelle piccole cicatrici su quel labbro che gli sembrava un letto di rose fresche.

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