1. Haruka | Present;

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"Il giorno in cui Kacchan fece esplodere la scuolaÈ anche il giorno in cui ci lasciammo

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"Il giorno in cui Kacchan fece esplodere la scuola
È anche il giorno in cui ci lasciammo."

La prima volta che vedo Kacchan, è in un lettino dell'infermeria. Recovery Girl ha appena finito di applicare la sua "magia", ma le ferite che il ragazzo ha riportato sono così pesanti che non si sveglierà prima di qualche ora, come l'anziana infermiera della Yuuei sta ora spiegando ad All Might.

Kacchan è arrivato in infermeria insieme a un altro ragazzo che, ora sdraiato prono, con più ossa rotte che integre, guarda l'insegnante e Recovery Girl scambiarsi opinioni in merito a quanto successo – più che altro, ascolta l'anziana biasimare e rimproverare l'altro come se non fosse affatto il grande All Might.

Adoro il "number one hero", come gran parte del resto del mondo, d'altro canto; rappresenta tutto ciò che voglio essere: un eroe senza macchia e senza paura, che mette in gioco la propria vita per salvare gli altri e che lo fa sempre con un bel sorriso stampato in faccia.

"Non c'è niente da temere... e sapete perché? Perché adesso ci sono io." È questo il suo motto e io l'ho ripetuto insieme a lui innumerevoli volte, in ogni circostanza in cui mi sono ritrovata a guardare una delle sue imprese eroiche alla TV. Riconosco, nel ragazzo ancora sveglio, lo sguardo di totale ammirazione che prova per All Might: l'ho visto riflesso nello specchio tantissime volte, specie quando mi alleno per sorridere proprio come fa lui.

Sono seduta su uno sgabello, vicino alla finestra. Sono piuttosto bassa per la mia età, quindi i piedi non toccano terra e li lascio oscillare nel vuoto. I miei occhi si muovono curiosi da Recovery Girl ad All Might ai due ragazzi sdraiati nei lettini.

Come eroe, All Might è il numero uno... ma come insegnante è una vera frana: ha esagerato con l'ultima lezione e ha ridotto i suoi due alunni in queste condizioni pietose. La cosa straordinaria è che, comunque, i ragazzi siano riusciti a superare la prova, anche se ora sono due stracci inservibili.

Indubbiamente, due futuri eroi da tenere d'occhio.

«Adesso,» dice alla fine Recovery Girl, «vediamo di metterti a posto la schiena, ragazzo.» Si gira verso quello steso prono.

«Vi lascio alle sue cure, giovane Midoriya,» dice All Might con un grosso sorriso dei suoi, quindi guarda me e ammicca, mostrandomi un pollice all'insù. «Posso affidarmi anche a te, giovane Aizawa?»

Annuisco e mi tolgo l'immancabile lecca-lecca dalla bocca per mostrargli un sorriso grande quanto il suo, come quelli che mi esercito a fare per somigliargli il più possibile.

Anche se sono una ragazza, questo non mi ha mai impedito di aspirare a diventare come All Might. Il mio sorriso, nello specchio, somiglia molto al suo e questo è per me motivo di vanto. Per il resto, non potrei essere più diversa da lui di così: sono tanto minuta quanto lui è imponente, i miei capelli sono lisci e neri tanto quanto i suoi sono biondi e ispidi e i miei occhi sono uno azzurro e l'altro verde, ma, scrutandomi bene nello specchio, mi illudo in continuazione che quello azzurro sia della stessa tonalità di quello degli occhi di All Might.

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