IV. The past never remains seriously past.

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Preparatevi...🧚🏻‍♀️

- Sono stata tutto il giorno a ridefinirla - Mormoro vicino alla figura di Teresa che se ne sta tranquilla sdraiata sul letto con i piedi poggiati sul muro.

- Perché continui ha preoccuparti? E una figata quella roba. -

Parla perplessa mentre mi osserva passare varie pennellate di rosso sul petto del usignolo.

- E solo che non mi convince, dici che dovrei accontentarmi? - Mi lamento, il capo riccioloso della mia amica si volta guardando attentamente la scultura.

- E una cazzo di figata... Di cosa parla? - Chiede facendosi vento per sedersi sul letto con aria curiosa.

- L'usignolo crede che l'amore sia più prezioso dei gioielli che si possono comprare per soldi. Va alla ricerca di una rosa rossa per aiutare il giovane a corteggiare una ragazza. Basta guardare la scultura per sapere ciò che e successo dopo. -

Mormoro appoggiandomi sul schienale della sedia, sbuffo nuovamente appena riguardo la scultura.

- Eddai dimmi sta storia sembra essere bella. - ridacchia facendomi corrugare la fronte per poi sorridere.

- Ma che dici non ti sono mai interessate. -

La incalzono, lei in tutta risposta compie vari passi per raggiungermi e sedersi sulla scrivania sfoggiando il suo broncio.

- E scusami, chi è che lo dice? - 

- Avanti Tess non ti sono mai piaciute! -

Sbuffo notando che fra meno di cinque minuti dovremmo scendere per l'esibizione, ma le dita di Teresa si spostano sotto il mio mento alzandolo leggermente per far incontrare i suoi occhi azzurri con i miei verdi.

- I tuoi occhi Aria... Sono un qualcosa che ti tolgono il respiro dai polmoni. -

Resto ammutolito ha osservare il volto corrugato di Tess.

- Oh okay... - dico solamente.

Il fiato mi si ferma in gola non appena il suo volto si avvicina al mio la lingua traffita dal piercing passa lenta sulle labbra innumidendole.

- Dovremmo andare. -

Bonficchio a mezz'aria, non so bene quello che sta succedendo ma le mani di Teresa si poggiano sui miei fianchi prima di sorridere.

- Aria mio dio perché sei così spaventata?? - ridacchia saltando giù dalla scrivania, mi lascio andare un sospiro di sollievo non appena scoppia a ridere.

- Scusami pensavo che... Mi volessi baciare.- 

- Io baciarti ma che ti sei fumata?... Ora andiamo credo siano arrivati. -

In un batter d'occhio sparisce facendomi rimanere più confusa del solito, afferro la statuina prima di percorre il lungo corridoio che ogni inizio mese spero di non vedere più...

Speriamo che sia la volta buona.

Appena giungo al piano terra noto che la sala ospiti come ogni fine mese è piena di ragazzi che fanno parte di questo istituto per orfani.

In fondo alla indetifico Teresa, sembra arrabbiata anzi sul orlo del piangere le sue mani sono sprofondate nelle tasche dei suoi cargo mentre fissa con rabbia la donna che è venuta per scegliere qualcuno.

Poi porto l'attenzione sulla donna che oggi porterà a casa uno dei tanti ragazzi/bambini
di questo istituto.

Sembra essere una donna sulla trentina i suoi capelli hanno il stesso colore della pece mentre sono perfettamente tagliati ha caschetto, e perfettamente vestita in un completo mentre regge un fazzoletto fra le mani e sorride in modo dolce a ogni bambino.

FIRSTLOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora