XX. Roller coaster.

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Forse?

Pancia tirata, fiato sospeso è il corpo che sta andando a fuoco. Riesco a sentire il calore uscire con furia dal mio corpo non appena Asher avvicina la sua mano al mio viso, il cuore batte forte nel petto non riesco nemmeno a sentirlo.
Dovrei fermarlo ma infondo non sta facendo niente di eccessivo per farmi provare quel tipo di sentimento un po' troppo forte che potrebbe far...

- Asher non toccarmi. - Sussurro allontanandomi dalla sua figura. Mi guarda confuso come se fossi davvero pazza mentre indietreggio sempre di più fino a giungere ai piedi del letto disfatto.

Devo solo contare fino a cinque è mi calmerò.

Uno... Due... Tre... Quattro...

- Non è niente, solo non ti avvicinare.- Mormoro cercando di rassicurarlo.

E confuso è lo sono anch'io non appena mi porge una bustina.
E piccola di un rosa pastello.

- Cos'è? - Domando afferrandola prima di stringere ancora di più le ginocchia al petto.

Asher però non risponde ma potrei giurare di vederlo in difficoltà a trovare le parole giuste.

- Niente d'importante. - Si passa una mano nei capelli corvini è scompigliati.

Trattengo un sorriso non appena Asher smette di guardarmi sembra che trovi più interessante il moscerino che si sta aggirando nella camera.

Okay questo stronzo patologico mi ha appena fatto un regalo.

- E un regalo? Per me Asher? - Domando guardando incredula la sua figura slanciata seduta sul letto

- Ehi ehi non ti prendere troppe arie è solo un... Mhm possiamo chiamarlo regalo forzato? -

- Forzato? - Domando con un cipiglio in fronte.

- L'ho fatto per mio padre. - Dice grattandosi il sopracciglio corvino è sottile.

"Sei per caso nervoso?" Vorrei domandargli ma decido di tenermelo per me.

Con l'ansia che cresce a ogni secondo che passa decido di aprire la busta cercando di trattenere tutta l'euforia, con un occhio chiuso è l'altro aperto ci guardo al interno trovandoci una scatolina piccola avvolta da un nastro rosso che fa da fiocco.

- Non ci avrai messo un ragno... Non mi va di avere un Asher morto sulla coscienza. -

I suoi occhi si spostano nei miei sembrano trattenere una tensione che solo lui è a coscienza, credo che passino minuti Infiniti quando si decide di slogare quel contatto visivo.

- Sarebbe stata un'idea migliore. - Farfuglia estraendo il suo Iphone dalla tasca dei pantaloni.

Gli dedico un'occhiataccia prima di sciogliere il nastro rosso, con il cuore che batte forte nel petto accompagnato al tremolio delle mie mani levo il coperchio blu notte facendomi rimanere senza fiato.

- Asher io non... Non posso accettare. -

Cerco di trovare le giuste parole davanti ai gioielli che brillano sotto i miei occhi; Sono dei orecchini pendenti a goccia costellati di piccoli diamanti.

- Devi accettarlo. -Dice incrociando le braccia sotto il capo prima di stendersi comodamente tra i miei cuscini.

- No che non devo, ti saranno costati un sacco! - Lo rimprovero incrociando le braccia al petto non appena il suono della sua risata rimbomba nella stanza.

- Mica gli ho pagati io, l'ha fatto James. - Ribatte con tono arrogante.

- Beh allora vado a ringraziare James di persona. - Affermo a testa alta alzandomi dal letto.

FIRSTLOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora