XXII. Medicines

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Sarà un capitolo luuungo.🍉

TERESA POV

- Non hai ancora smesso? -

Il dottor Michael mi guarda dal alto con i suoi occhi color pece. È il mio medico da ormai cinque anni sono cresciuta con le sue raccomandazioni sulle pastiglie che devo prendere per i restanti giorni che mi restano, ormai sentire questa domanda è come sentire il "come stai?" Dalla mia compagna rompi palle di stanza.
La differenza è che il dottor Michael è come un padre, lui stravede per me, lo fa da quando sono entrata nel suo studio.

- Non ne ho rollata una da ieri pomeriggio... Senta non mi guardi così non reggo senza. -

Non ci provo nemmeno a contraddirlo, so bene che non me la darà vinta nemmeno se morissi. Michael si sistema la cravatta con fare nervoso prima di prendersi spazio sulla sua sedia rotante che ha tutte le sembianze di essere un trono.

- Ti ricordi quando mi facesti un discorso sulle droghe? -

- Avevo solo dodici anni. -

- Ora che ne hai quattro in più, pensi che non abbia più senso? Perché lo fai Tessa qual è il motivo? - il suo tono di voce è più un rimprovero che una domanda.

Il viso di Michael e molto duro forse severo anzi meglio dire da... Uomo. Sarà la barbetta rossiccia che gli dona un'aria da vero uomo in carriera, o il pomo d'Adamo evidentemente troppo marcato... Oppure il completo elegante color marroncino nascosto sotto il camice bianco ma non resta in dubbio che è un uomo veramente ma VERAMENTE attraente.

- Non... Sopporto il pensiero che i miei genitori siano ancora vivi con chissà quanti migliaia di dollari è magari con una figlia non malata. -

- Vorrseti che fossero morti? -

La domanda mi destabilizza così tanto che rimango immobilizzata senza mai continuare ha tirare su la felpa per coprimi le spalle nude a causa del consulto avvenuto poco prima. Sarà la mia fortuna che stranamente ha deciso di fare parte di questo giorno di merda ma il fatto è che il mio Samsung del 1900 sta vibrando sul lettino, lo afferro schiacciandoci sopra non appena ci leggo il nome di Aria sopra.

- Devo rispondere. - Sussurro in preda al panico.

Aria mi sta chiamando? Sta chiamando sul serio me?

- Che c'è hai finito i farmaci? - Il mio tono è palesemente scherzoso ma non appena oltre la linea sento un sospiro prolungato e tremolante capisco che forse non dovrei scherzare più di tanto - Aria mi senti? - domando scendendo dal lettino.

- È successo di nuovo, e Asher credo sia morto Tess. -

Mi sento sbiancare a ogni sua parola ripetuta al infinito "È successo di nuovo" la sento sussurrare mentre i singhiozzi che rimbombano tramite la linea telefonica mi spezzano in due... È sapere che e proprio Aria ha trattenere le lacrime in quel modo fa ancora più male.

Mi sono fermata dal ascoltarla non appena ho sentito "è successo di nuovo" Asher è morto o crede che sia morto? Non glielo posso chiedere non davanti al dottor Michael che mi sta guarendo con aria di rimprovero.

- Arrivo. - Dico solamente attaccando la chiamata, in fretta e furia mi corpo le spalle con la mia felpa viola e senza nemmeno degnare Michael di uno sguardo esco dalla stanza, ma sembra che lui non approvi questo mio comportamento.

- Stai saltando la visita per lei, di nuovo. Quanto tempo vorrai andare avanti a mettere al primo posto i altri? -

- Aria viene prima di qualsiasi cosa, Signor. Micheal. -

FIRSTLOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora