Capitolo 15

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Capitolo 15

Andrea:

-Hai un ragazzo quindi- disse Roberto sedendosi sulla sedia di fronte a noi.
-Già...- rispose Roberta.
-Precisamente, questo ragazzo-
-Già- ripetè lei sorridendo.
-Ne sei sicura ?-
-...Sicurissima- disse esitando appena mentre il mio sguardo truce si posava su Roberto, che scoppiò a ridere e mi posò una mano sulla spalla.
-Rilassati ragazzo, sto scherzando. Ho capito che eravamo destinati a stare insieme appena vi ho visto-
-Ora devo scappare, devo finire una torta per un matrimonio e sono ancora in alto mare- mi schioccò un bacio sulle labbra, abbracciò Roberto e corse fuori sui tacchi chilometrici che indossava.
-Vado anche io Roberto, tra poco ho lezione- pagai la nostra consumazione e mi diressi verso la porta.
-Andrea?- mi fermo Roberto.
-Si ?- Roberto prese fiato e fece per parlare, ma poi si fermò e scosse la testa.
-No, nulla, buona lezione-
Lo fissai per un attimo, ma poi decisi di lasciar perdere e uscii dal bar.
Da quella conversazione passarono parecchi mesi, mesi in cui io e Roberta imparammo a conoscerci, scoprendo pregi e difetti uno dell'altro, ma più il tempo passava sembrava esserci sempre un muro tra di noi. Avevo l'impressione di stare con una persona a metà, Roberta mi dava solo il cinquanta percento di quello che effettivamente era.
Si conteneva nelle emozioni, frenava spesso il suo entusiasmo, da irrefrenabile chiacchierona che era all'inizio, ora sembrava rifugiarsi sempre di più nei silenzi.
Quella sera ci incontrammo a casa mia, come consuetudine, ma anche quelle sta volta c'era qualcosa che non andava.
-Roberta ?- dissi mentre cenavamo. Lei alzò la testa e non disse nulla.
-Roberta, che succede?- Lei sospirò e posò le posate sulla tavola.
-Io... Non lo so Andrea, mi sento come ...-
-Come?-
-Pensavo di poter gestire una relazione, ma nella mia testa è tutto confuso e...-
-Ancora ? Ne abbiamo già parlato, avevi detto che eri sicura, che non avresti lasciato vincere le tue paure, ma mi sembra che è proprio quello che stai facendo- dissi cominciando ad alternarmi.
-Non è paura, è solo che ho parlato con mia mamma qualche tempo fa, di te, di noi e mi ha detto di non farlo, di non infilarmi in una cosa più grande di me, che mi avresti spezzato il cuore e che...-
-Perché ascolti quello che ti dice!?- dissi ora decisamente arrabbiato.
-Forse perché è mia madre ?-
-Si e io sono il tuo ragazzo, quello che dico io non ha importanza ?-
-Certo ma...-
-No- la interruppi -Non dovrebbe esserci nessun ma-
Roberta rimase zitta qualche istante poi si alzò.
-Forse è meglio che vada... Ho bisogno di pensare-
E così dicendo in pochi minuti era fuori dalla porta e avevo l'impressione, anche dalla mia vita.
-No cazzo- dissi alzandomi di scatto e uscendo di casa.
Fuori pioveva forte e tra le gocce di pioggia che mi colpivano vidi Roberta avviarsi verso la macchina.
-Roberta! - urlai per farmi sentire sopra il rumore della pioggia.
Lei si fermò e mi fissò con gli occhi sgranati.
-Non può finire così, non ha il minimo senso, tra di noi va tutto bene !-
-È dentro di me che non va bene nulla Andrea, lo vuoi capire ? Ci abbiamo provato, non ha funzionato, succede alla volte !-
-Succede un cazzo, io non ti lascio andare così facilmente, lo vuoi capire o no che sei tu la mia sindrome di Stendhal. Quando sono davanti a te io tremo, mi manca il fiato e non capisco più niente. Come faccio a lasciare stare un'emozione così, me lo spieghi ?- dissi praticamente sussurrando le ultime parole, sperando che Roberta le sentisse.
Fissai Roberta con il respiro corto e con il cuore che batteva all'impazzata.
-Non sai di cosa stai parlando...-
-Certo che lo so Roberta, me l'hai insegnato tu- Dissi avvicinandomi di un passo a lei. -Hai bisogno di pensare, lo capisco, non lo accetto, ma lo capisco, quindi ti lascerò qualche giorno, ma sappi Roberta che non rinuncio a te così facilmente, se non lo capisci tu che siamo destinati a stare insieme, dovrò fartelo capire io, una volta per tutte.-

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⏰ Última actualización: Jun 23, 2021 ⏰

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