𝐈. 𝐌𝐎𝐎𝐍

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𝗹 𝗙𝗜𝗥𝗦𝗧 𝗖𝗛𝗔𝗣𝗧𝗘𝗥수줍음

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𝗹 𝗙𝗜𝗥𝗦𝗧 𝗖𝗛𝗔𝗣𝗧𝗘𝗥
수줍음


❝ 𝖫𝖺 𝗍𝗂𝗆𝗂𝖽𝖾𝗓𝗓𝖺 𝗌𝗂 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗈𝗇𝖾 𝖽𝖺𝗅 𝖽𝖾𝗌𝗂𝖽𝖾𝗋𝗂𝗈
𝖽𝗂 𝗉𝗂𝖺𝖼𝖾𝗋𝖾 𝖾 𝖽𝖺𝗅𝗅𝖺 𝗉𝖺𝗎𝗋𝖺 𝖽𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝗋𝗂𝗎𝗌𝖼𝗂𝗋𝖼𝗂 ❞
𝗘𝗱𝗺𝗲-𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗖𝗵𝗮𝘂𝘃𝗼𝘁 𝗱𝗲 𝗕𝗲𝗮𝘂𝗰𝗵𝗲̂𝗻𝗲



«Koo, ti ricordi il nostro primo incontro?»

Le nuvole dal minaccioso color grigio tappezzavano il cielo chiaro, sorvegliando pacatamente la cittadina coreana. Sui marciapiedi deserti di Mokpo neanche un'anima era colta a vagare tra le vie ramificate, solo grosse gocce di pioggia bagnavano l'asfalto e invitavano le persone a stare al riparo nelle proprie abitazioni.

L'acqua veniva giù decisa e con il suo rumore copriva ogni cosa, persino i suoni dell'esistenza quotidiana, le voci, le parole e lo sgusciare delle auto che avanzavano lente come una processione ordinata e stanca. A volte l'acqua scendeva fitta e picchiava prepotentemente sull'asfalto come tanti spilli che, cadendo con irruenza, penetravano il manto stradale; altre, invece, scivolava via sottile, timida, quasi impalpabile ma fastidiosa fino a diventare molesta. Si infiltrava nei negozi, sotto le porte, sprigionando quell'odore di stantio e ammuffito che perforava le narici e le tormentava col suo olezzo.

Era incessante. Col suo scroscio regolare e costante sembrava quasi volesse scandire il tempo, ed esso, come un signore riverente, si inchinava e si adeguava al ritmo dispotico di quest'amica insolente. I minuti scorrevano lenti. Le ore e i giorni sembravano uno la replica dell'altro, lividi e deprimenti.

Taehyung, che si trovava al riparo nel suo accogliente negozio, fissò lo sguardo in un angolo di cielo per cercare con avidità qualche brandello di azzurro, ma si accorse che lì, nel punto dov'era più nero, le nuvole si accalcavano con una rapidità sorprendente, si gonfiavano e si allargavano a dismisura fino a incutere timore. Adesso avanzavano con fare minaccioso e mentre procedevano, rimandavano sulla Terra una luce grigiastra che si posava sulle case, sugli alberi e sui lampioni delle strade, avvolgendo tutto come un telo buttatovi sopra. Il cuore del ragazzo si mise a riposare e l'anima pareva volesse andare in letargo durante quelle giornate monotone e scolorite. Persino la sua mente si assopì.

La volontà poi, asservita interamente alla circostanza, si piegò, quasi a voler dormicchiare un po', e nel suo ozioso appisolarsi trascinò con sé anche l'intraprendenza. L'entusiasmo si lasciò contagiare a sua volta e così, mentre si aspettava che qualche audace raggio di sole riuscisse a squarciare finalmente un lembo di nuvola, la speranza si pose dolcemente in stand-by e, sdraiandosi con pigrizia, attese di scorgere in lontananza un timido riverbero.

𝐀𝐍𝐃𝐑𝐎𝐌𝐄𝐃𝐀Where stories live. Discover now