𝐈𝐕. 𝐔𝐑𝐀𝐍𝐔𝐒

38 9 1
                                    

𝗹 𝗙𝗢𝗨𝗥𝗧𝗛 𝗖𝗛𝗔𝗣𝗧𝗘𝗥독창성

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

𝗹 𝗙𝗢𝗨𝗥𝗧𝗛 𝗖𝗛𝗔𝗣𝗧𝗘𝗥
독창성


❝ 𝖣𝗂 𝗌𝗈𝗅𝗂𝗍𝗈, 𝖼𝗈𝗅𝗈𝗋𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗁𝖺𝗇𝗇𝗈 𝗎𝗇
𝗀𝗋𝖺𝗇𝖽𝖾 𝗌𝗉𝗂𝗋𝗂𝗍𝗈 𝗅'𝗁𝖺𝗇𝗇𝗈 𝗂𝗇𝗀𝖾𝗇𝗎𝗈 ❞

𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝘀𝗾𝘂𝗶𝗲𝘂



A Mokpo, a seguito degli ultimi intensi giorni di pioggia accompagnati da un freddo quasi invernale, il sole era finalmente tornato a splendere alto nel cielo turchese. Le temperature erano ancora miti, ben lungi dal raggiungere il consueto calore afoso caratteristico dell'estate, ma sufficienti per passeggiare spensieratamente per le strade lastricate della città.

Un'ulteriore giornata stava per giungere al termine e, con un sospiro sconfitto, Taehyung sapeva che non avrebbe visto Jungkook nemmeno quella volta. Dal loro ultimo incontro erano passati esattamente cinque giorni e, sebbene la preoccupazione non avesse mai smesso di accrescere nel suo animo, il ragazzo dai capelli argentei non poteva fare molto per entrare in contatto con l'altro e assicurarsi in quel modo la sua incolumità.

Il commesso spostò la sua attenzione dagli sporadici clienti alla lastra di vetro che lo affiancava, nel mentre che un altro respiro affranto si disperdeva davanti al suo naso. In meno di un'ora avrebbe dovuto chiudere il negozio, e già agognava il momento in cui avrebbe fatto ritorno nel suo modesto appartamento per coricarsi nel suo morbido letto.

Il cielo oltre la finestra si stava tingendo di sfumature rossastre che creavano un'atmosfera decisamente rassicurante e protettiva. Le nuvole si perdevano all'orizzonte e, con gli ultimi raggi di sole ancora presenti, si potevano intravedere minute e traslucide stelle.

A Taehyung piaceva che il suo viso fosse illuminato dagli ultimi bagliori solari, mentre tutto intorno a lui sembrava diventare magico. Amava la sensazione di calore che la sua epidermide provava ogni volta che veniva immersa nei colori aranciati del tramonto, così come adorava osservare come tali tonalità si amalgamassero perfettamente tra loro e si riflettessero su ogni superficie tersa che trovavano.

Ricordava, infatti, tutte le giornate che da bambino trascorreva in compagnia del padre e della madre in riva al mare, con i piedi immersi nell'acqua e lo sguardo fisso sull'orizzonte. Quando il sole calava, si distraeva nell'osservare come quest'ultimo si intingesse tra le onde spumeggianti e riverberasse i suoi colori sulle loro creste biancastre. In lontananza, fin dove si perdeva l'occhio, il mare e il cielo si fondevano e creavano un unico sfondo omogeneo, diventando un quadro che rasentava la perfezione.

Il tramonto era veramente in grado di far dimenticare tutte le cose brutte che erano accadute nell'arco della giornata, le quali venivano rimpiazzate da ricordi ancora più remoti e piacevoli. Taehyung se ne accorse solamente quando l'ennesimo tintinnio della giornata lo riportò alla realtà, alla sua vita mondana da misero cassiere.

𝐀𝐍𝐃𝐑𝐎𝐌𝐄𝐃𝐀Where stories live. Discover now