Quarantuno

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"Zucca." Tae alzò lo sguardo dal suo libro da colorare verso l'uomo che lo aveva chiamato.

"Daddy!" Il piccolo si alzò in fretta e saltò tra le braccia dell'uomo, tenendolo stretto.

"Ciao, zucca. Com'è andata la giornata oggi?"

"Il bambino ha pianto, ma Noona l'ha fato sentile melio."

"Va bene, va bene." Jin accarezzò il ragazzo sulla testa e lo accompagnò verso la sua camera da letto, per cambiarlo per la notte. Tutti erano stati praticamente fuori tutto il giorno per lavoro, e al momento erano le otto di sera e Jin era il primo a casa.

Era raro che tutti gli uomini fossero fuori di questi giorni, dato che di solito si assicuravano di lasciare almeno uno di loro a casa per vegliare su tutti, ma oggi le cose si erano fatte frenetiche.  Un enorme carico di droga era scomparso e non avevano la più pallida idea di chi fosse stato a prenderla.

Ne parlavano solo a casa loro, nemmeno negli uffici che avevano, quindi erano iniziate le indagini per dei traditori e tutti gli uomini erano stati coinvolti.

Jin mise Taehyung sul letto e andò al suo comò, tirando fuori una delle sue più comode camicie da letto. Si voltò di nuovo verso il suo bambino e gli tolse i vestiti, mettendogli invece la maglietta e poi tornando al comò per prendere i suoi vestiti.

Il suo armadio era riservato all'abbigliamento professionale per il lavoro, ed entrava per mettere le scarpe sempre prima di infilarsi nel letto con il piccolo, tirandolo nel suo abbraccio. 

"H-hyung?."

"Sì, Taehyung?" Chiese Jin, allontanandosi leggermente per guardare il ragazzo, che era uscito dal suo spazio mentale. Taehyung stava guardando con fermezza il petto di Jin, non volendo incontrare gli occhi dell'uomo. "Zucca?"

"Hyung ho paura."

"Perché hai paura, zucca?" Taehyung si mosse un po', rannicchiandosi ulteriormente nel petto dell'uomo, sentendosi leggermente confortato dal suo calore.

"Io..." Taehyung si interruppe, spaventato anche solo di sollevare l'argomento.

"Puoi dirmelo, zucca, va tutto bene, non mi arrabbierò."

"Ho paura... c-cosa succederà q-quando ho finito?"

"Quando hai finito cosa?" Taehyung annuì.

"D-dopo che ti ho dato t-tutto quello che v-volevi..."

Jin alzò lo sguardo.

Oh.

Era stato qualcosa di cui avevano discusso tutti prima, ma non erano mai arrivati ​​a una soluzione o una risposta definita.

Una volta che Taehyung avrebbe dato a tutti loro un erede, che scopo aveva con loro? Beh, molto, e gli uomini ne avevano parlato e si erano accordati sul fatto che sarebbe rimasto, ma per cosa?

Ma quella conversazione era stata mesi prima, non avevano avuto i rapporti che avevano con lui ora.

Taehyung doveva essere spaventato.

Era cresciuto molto, da quando era arrivato qui. Era maturato incredibilmente bene, ed era cresciuto in tutti i loro cuori fino a essere qualcuno di importante per loro.

Ma erano uomini che gestivano una mafia. Uomini dal cuore freddo e spietati, e non sempre riuscivano a esprimere le proprie emozioni come le altre persone, e Taehyung aveva paura che dopo aver dato loro quello che volevano, sarebbe stato gettato per strada e lasciato a se stesso con nessun posto dove andare e nessuno che lo aiutasse.

"Zucca..." Jin passò una mano tra i capelli del ragazzo, confortandolo mentre le sue spalle cominciavano a tremare un po'.

"M-mi dispiace, so che siete s-stati tutti c-così gentili e p-pazienti con m-me e m-mi avete dato t-tutto quello che v-volevo, e io s-so solo e-essere u-un ingrato-"

"Non sei ingrato." Disse Jin. "E non sono arrabbiato. Anzi, mi dispiace, semmai."  Jin guidò Taehyung a guardarlo, asciugandogli le lacrime che si accumulavano nei suoi occhi con i pollici. "Grazie per avermelo chiesto, zucca. So che devi pensare che ti cacceremo fuori, ma ti assicuro che non lo faremo."

Taehyung tirò su col naso, annuendo, cercando di evitare un ulteriore contatto visivo, ma Jin lo costrinse a continuare a guardarlo negli occhi. "Ci teniamo a te, zucca. Tu sei la madre del figlio di Yoongi, e sarai la madre di tutti i nostri figli. Non ti cacceremo fuori, mai. Rimarrai qui."

Taehyung colse l'occasione.

Si mosse verso l'alto e collegò le sue labbra a quelle di Jin in un dolce e amorevole bacio.

Jin era sorpreso, a dir poco, che fosse raro e lontano nel mezzo che Taehyung iniziasse l'intimità. Ma gli è piaciuto comunque.

"Mi dispiace... ti sei trattenuto per m-me e-"

"Va bene avere dubbi ed essere spaventati, Taehyung. Non ti metteremo fretta in ogni caso. Okay?"

"O-ok..." Ci fu un momento di silenzio, Taehyung finalmente ruppe il contatto visivo.

Il suo viso divenne di una brillante sfumatura di rosso e Jin inclinò la testa, curioso di sapere a cosa stesse pensando per imbarazzarlo e innervosirlo così.

"I-io... p-penso di essere pronto a p-provare..."

"Zucca?"

"P-per favore sii g-gentile..." Taehyung alzò timidamente lo sguardo e Jin capì cosa voleva.

Sorrise gentilmente, chinandosi e premendo la sua mano su quella di Taehyung. "Non preoccuparti, dolcezza." Sussurrò. "Sarò il più gentile possibile."

December (VxBTS) Traduzione italianaWhere stories live. Discover now