Capitolo 1

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Il sole era rovente, per essere il primo settembre. Sembrava più una giornata tipicamente estiva, con il cielo limpido e l'aria tiepida. La gente camminava, stancamente, tra le strade affollate di Londra, sventolandosi con un giornale o una cartolina e parlando con il vicino. C'era chi si affrettava verso gli uffici, chi si piazzava davanti ai climatizzatori per rinfrescarsi, chi vagava tra i negozi stracolmi e chi si avviava verso la stazione per prendere il treno. Quella mattina, King's Cross era colma di gente, come tutti gli anni. Ragazzi di tutte le età, trascinavano i loro bauli tra la folla. Qualcuno aveva anche delle gabbie con civette schiamazzanti, che attiravano le occhiate dubbiose dei passanti. Gli studenti della millenaria scuola di magia e stregoneria di Hogwarts stavano per partire, pronti ad affrontare un nuovo anno. L'orologio segnava le 11 meno due minuti e tutti, sull'Espresso, erano impazienti e felici. Tutti, tranne due ragazzi in uno scompartimento altrimenti vuoto. Uno di loro aveva il naso attaccato alla finestra, in attesa. L'altro, invece, si teneva la testa fra le mani e parlava debolmente.

-Manca un minuto.-

Remus Lupin si passò le dita tra i folti capelli color caramello, sbuffando esasperato a quell'affermazione. Aveva gli occhi grigi puntati sul vetro della finestra e scuoteva impercettibilmente il capo.

-Lo so, Peter.-

Quest'ultimo si era alzato e percorreva a grandi passi lo scompartimento, torturando i capelli castani.

-Stavolta lo perdono, Lunastorta!- disse, lasciandosi cadere sul pavimento.

-Stavolta li uccido!- inveì lui, cercando di dare un pugno alla porta, nello stesso istante in cui si spalancò e, per poco, non colpì il naso di un ragazzo che stava entrando, con il fiatone. Aveva il volto stravolto, ma con un sorriso luminoso. I capelli scuri gli incorniciavano il bel viso, mettendo in risalto gli occhi argentati.

-Sirius! Oh sia benedetto Godric Grifondoro!- esultò Peter, ancora disteso a terra. Remus invece sembrava ancora preoccupato.

-Dov'è James?-

Per tutta risposta una furia dai capelli neri entrò, trascinandoli a terra.

-Ce l'abbiamo fatta!- disse, disteso su Remus e Peter, sistemandosi gli occhiali sul naso. Si rimise in piedi, con un balzo e si passò la mano nei capelli disordinati, ottenendo un effetto ancora più confusionario. Saltava da un piede all'altro, eccitato, sotto gli sguardi seri di Remus.

-Andiamo Lunastorta, perché mi guardi così?- chiese, appoggiandosi alla finestra.

-Perché sei un incosciente!- urlò lui in risposta, per poi indicare Sirius, disteso a terra. -E tu! Brutto cane pulcioso! Sei ancora più incosciente! Stavate per perdere l'Espresso! È il nostro ultimo anno, maledizione! Dovreste essere più responsabili!-. Ci fu un attimo di silenzio, rotto dalle risate di James, Sirius e Peter, che fecero esasperare ancora di più il povero Remus, ma che alla fine si unì al coro. Stavano ridendo da qualche minuto, quando la porta dello scompartimento si aprì di nuovo. Un tipo alto e muscoloso si affacciò, tenendo una mano nei capelli castani. Passò gli occhi azzurri sui malandrini, ancora intenti a ridere.

-Salve, compagni di avventure!- esordì.

-Ehi, Frank!- lo salutò Sirius.

-Le urla di Remus si sentono in tutto il treno.-

Frank Paciock prese posto nello scompartimento. Era un Grifondoro del loro anno, nonché Portiere della squadra capitanata da James.

-Paciock, non dargli pretesti per sgridarci ancora.- lo riprese Sirius, fingendosi serio.

-Ai suoi ordini, Black! Allora ragazzi, io vado da Alice, mi starà cercando.-

-Alice?- domandò James, bloccando Frank sulla porta.

Solemnly SwearWo Geschichten leben. Entdecke jetzt