Capitolo 13

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-Manda i miei saluti a Bellatrix Black.-

James sentì la voce di Raven qualche metro  davanti a lui. Era lì da un pò, quindi aveva assistito a tutta la discussione tra lei e Mocciosus. Era rimasto allibito da ciò che aveva sentito, non riusciva a credere che la ragazza fosse una simile traditrice. Sentì dei passi nella sua direzione, si sporse in avanti e mise una mano sulla bocca di Raven, trascinandola indietro.

-Dimmi che quello che ho sentito non è vero.- disse, con tono minaccioso.

Raven sgranò gli occhi, liberandosi dalla presa. -Da quanto tempo sei qui?-

-Abbastanza.-

-James, non è come credi. Davvero.- sussurrò.

-Spiegami allora!-

-Voldemort ha ucciso i miei genitori.- dichiarò.

-L'ho sentito. Ma hai detto che l'avresti fatto tu.-

Lei fece di no con la testa. -Mio padre era un Purosangue e mia madre una Mezzosangue.- le si inumidirono gli occhi. -All'inizio mio padre era un mangiamorte. Gli ordinarono di uccidere mia madre, ma lui si innamorò di lei. Quando Voldemort lo venne a sapere mandò Bellatrix..- un singhiozzo la fece fermare un attimo -..e lei li uccise entrambi.-

James rabbrividì. -Cerchi vendetta.- Lei annuì. -Voglio fermare questo massacro.-

-Hai intenzione di farli entrare nel castello?- domandò lui.

-Sì, ma se fossimo pronti, potremmo tendere un'imboscata. Possiamo vincere.-

-Raven, è rischioso.-

-È la nostra ultima possibilità. Se non li faccio entrare io lo farà qualcun altro.-

-Ma perchè proprio tu?-

Raven sorrise, fredda. -Per punire ancora mio padre.-

James la avvolse con le braccia, stringendola a se. -Devi parlare con Silente.- Sentì Raven annuire, nell'abbraccio. Notò che quella pietra fredda nello stomaco, fatta di delusione e rabbia, si andava alleggerendo. Slegò i suoi capelli, facendoli ricadere sulle spalle. Abbracciare Raven era diverso da abbracciare Lily. La rossa lo travolgeva, gli riempiva l'anima e il cuore. Raven invece cercava di sparire tra le sue braccia. James si maledì, rendendosi conto di paragonare tutto alla Evans. Tra loro era finita.  Lo specchio era stato chiaro, e anche lei. Non voglio vederlo mai più. Non potrò mai amarlo. Quelle parole l'avevano colpito come un pugnale, ferendolo. Istintivamente nascose la testa sulla spalla di Raven, lasciandosi sostenere.

-Non voglio essere una delle tante che usi al posto di Lily.- sussurrò lei. James analizzò le sue parole. Lei non era una delle tante. Certo, non era la sua Lily. Ma era Raven. Non era un'altra ragazza da aggiungere alla lista. Non avrebbe dimenticato il suo nome. Le alzò il volto, poggiando delicatamente la bocca sulla sua. Le sue labbra si aprirono automaticamente. Le assaggiò con determinazione, sentendo il peso del mondo farsi improvvisamente leggero. Le sfiorò il viso, spingendola contro il muro.

Basta Lily. Basta fuoco. Basta rosso e basta verde. Basta Evans.

***

-Aspettate, ragazzi.- Albus Silente parlò, dal tavolo degli insegnanti.

Lily, con un calice di succo di zucca in mano, si voltò curiosa. La Sala Grande era parzialmente vuota, i Serpeverde erano stati congedati qualche attimo prima. E anche il resto dei ragazzi si stava dirigendo  verso l'uscita.

-Ho ricevuto una notizia, non molto piacevole.- La rossa vide James voltarsi preoccupato verso il tavolo dei Tassorosso.

-La persona che mi ha informato, è stata molto coraggiosa.-

Solemnly SwearWhere stories live. Discover now