Capitolo 9

8.8K 602 323
                                    

La biblioteca di Hogwarts era da sempre stata la sala preferita da Lily Evans. I libri millenari e impolverati che riempivano gli scaffali, l'avevano attirata dal primo giorno di scuola. Riteneva magnifico che quegli scritti racchiudessero storie del passato, del presente e, in qualche angolo della Sezione Proibita, probabilmente, anche del futuro. Amava aggirarsi tra quei corridoi, sfiorando le pagine ingiallite, immergendosi nelle parole. In sei anni quello era l'unico posto in cui poteva stare tranquilla, in assoluto silenzio. Eppure, in quella giornata autunnale, quel silenzio le stava stretto. Era sicura che i pensieri che rimbombavano nella sua testa potessero essere uditi anche a chilometri di distanza. Era anche certa che, se qualcuno le avesse realmente aperto la testa in due per studiarne i pensieri, avrebbe riso di lei. O le avrebbe urlato un sonoro te l'avevo detto. Perché, da un po di tempo, ormai, la sua mente aveva un unico protagonista. La povera Lily Evans, gente, aveva ceduto al suo fascino, alla fine. Come predetto da tutti, in fondo. Voltò l'angolo, passando la mano sui libri di Pozioni, cercando quello giusto. Afferò un grosso manuale rosso, sistemandosi poi su un tavolo libero. Lumacorno aveva assegnato una descrizione dettagliata di due pergamene su come creare l'Amortensia. Ovviamente lei sapeva benissimo ogni parte del procedimento, ma per scrupolosità aveva deciso di fare una piccola ricerca in biblioteca. Lasciò vagare le dita sulla pagina ingiallita, studiando le parole. Amava Pozioni, la considerava un'arte straordinaria. Poteva creare l'amore, la fortuna, la verità, perfino la morte. Era un po come avere le redini del mondo in una mano. Era stata una giornata pesante, non aveva visto neppure James. Aveva pranzato con Alice ed Emmeline, lanciando uno sguardo sconsolato al lato che solitamente era occupato dai malandrini. Chissà dove si trovavano. Girò la pagina, tossendo quando una nube di polvere si alzò. Trascrisse nella pergamena le parti finali, concludendo il compito. Quando stava per rialzarsi, si sentì avvolgere da delle braccia forti, e sorrise, inconsciamente riconoscendo il profumo del vento.

-Dove sei stato, Potter?-

-In infermeria, per Remus..-

Lily notò il tono preoccupato di James. La notte precedente c'era stata la luna piena.

-Va tutto bene?- domandò, voltandosi.

-Potrebbe andare meglio.- commentò lui, con un sorriso freddo.

-Saltate le lezioni per fare compagnia a Remus, in infermeria?- chiese la rossa, scettica.

-Qualcosa del genere- rispose James -e tu che facevi qui?-

-Ho finito il compito di Lumacorno.-

Il moro alzò gli occhi al cielo e la strinse. Lily si lasciò abbracciare, sorridendo.

-Hai cenato, Evans?-

-No, e tu?-
Sentì James sorridere e uscire dalla tasca un tovagliolo, contenente delle biglie. Lily alzò un sopracciglio, in attesa. Il moro allora agitò la bacchetta e le biglie si trasfigurarono in due sandwich.

-Dove li hai presi?-

-Nelle cucine, ovviamente!-

-Potter, é proibito andare..- lui la zittì, premendo le labbra sulle sue, in un bacio veloce. Poi porse il panino alla ragazza che lo addentò, imbarazzata. Finirono la cena -sandwich e succo di zucca- molto rapidamente.

-Possiamo cominciare la ronda, che ne dici?-

Lei annuì, tirandolo per un braccio. Controllarono tutto il castello, non trovando nessuno. Arrivati al terzo piano aprirono la porta e colsero due ragazzi nel bel mezzo di un bacio appassionato. Lei gli era avvinghiata e lui muoveva le mani sotto la sua camicia. In quel buio pesto Lily non riusciva a distinguere i visi, ma riconobbe immediatamente quella zazzera di capelli scuri, avendo conferma anche dal ghigno di James.

Solemnly SwearKde žijí příběhy. Začni objevovat