Capitolo 15

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Gli allenamenti con l'Ordine della Fenice si susseguirono nelle settimane, affrontando gli Incatesimi di Disarmo e di Occultamento. La tensione era palpabile, tuttavia i ragazzi continuavano ad addestrarsi, più determinati che mai. Febbraio era giunto alle porte, portando con se la neve. In quella domenica mattina, James era pigramente seduto su una sedia, davanti al camino di Hagrid. Quest'ultimo si agitava indaffarato, cercando l'occorrente per preparare un the. Thor stava disteso davanti la porta, aspettando, attento, eventuali ospiti indesiderati. Hagrid levò la teiera dal fuoco, versando il liquido bollente in due tazze. Rovistò in un barattolo, tirando fuori una manciata di biscotti. Ne dispose alcuni davanti a James, mettendo il resto nella ciotola di Thor, il quale si alzò contento della merenda.

-Ecco qua! Non c'è niente di meglio di un buon the la sera!- concluse il mezzogigante. James sorrise, avvicinando la tazza alle labbra. Il the, giunto alla gola, cominciò a fare il suo dovere: ben presto il ragazzo si sentì caldo e rilassato. Afferrò un biscotto, addentandolo, senza riflettere sui tradizionali biscotti-pietra di Hagrid. Dopo aver tentato il primo morso, si arrese, regalando il pasticcino a Thor.

-Allora, ho sentito che vi state allenando.-

James, diventato improvvisamente serio, lo guardò. -Esatto.-

-Ma non è pericoloso? Come fate a sapere che qualcuno di voi ragazzi non vi tradisce?- domandò Hagrid, allarmato.

Il moro sembrò riflettere sulla domanda, poi alzò le spalle. -Non lo sappiamo.-

L'altro lo guardò, con gli occhi socchiusi. -Siete ancora giovani per combattere.-

-Anche i babbani che sono morti erano giovani.-

L'uomo restò in silenzio, bevendo dalla tazza e lasciando cadere l'argomento. -Lily come sta?-

Il the gli andò di traverso e James prese a tossire. -Perché lo chiedi a me?-

Hagrid sgranò gli occhi, stupito da quella reazione. -Non vi vedo litigare da un po.- James continuò a bere, ignorando le sue supposizioni. Quando qualcuno bussò alla porta, Thor prese ad abbaiare e James ringraziò Merlino per quella distrazione. Un ragazzo incappucciato e coperto di neve corse verso il fuoco, cercando evidentemente di scongelarsi.

-Sirius!- fece Hagrid, allegramente. Il diretto interessato si liberò del cappotto e si scolò una tazza di the bollente in un sorso.

-Ben trovati, amici!- esordì Sirius Black.

-Dov'è Remus?- domandò James. Felpato fece una smorfia, fingendosi offeso.

-Ho attraversato una bufera per venirti a trovare, e tu mi chiedi di quel vecchio lupo?-

Ramoso roteò gli occhi. -Non sei venuto per me. Volevi i biscotti, cane!- Sirius, che stava, miracolosamente, mangiando i pasticcini dal piatto dell'amico, si bloccò, alzando le spalle con noncuranza. James rise, alzando la tazza e facendo cin cin con Felpato.

-Oggi andate ad Hogsmade?- domandò Hagrid.

James lanciò uno sguardo alla finestra: fuori era tutto bianco. La neve era esattamente l'atmosfera perfetta per una gita nel villaggio. - Ovvio!- lo anticipò Sirius.

-Allora è meglio che andate. Gazza sta per chiudere i cancelli!-

I ragazzi si sporsero, allarmati, fuori dalla porta. Videro un uomo basso e scheletrico che spingeva gli ultimi studenti fuori dal parco. Guardando bene, si resero conto che uno degli studenti aveva i capelli color caramello e l'altro, decisamente più basso, si agitava nervoso attorno al bidello: Remus e Peter stavano cercando di rallentare Gazza. Sirius salutò velocemente Hagrid, afferrando qualche biscotto di riserva e trascinando James fuori. I due sfrecciarono accanto al bidello, seguiti da Lunastorta e Codaliscia.

Solemnly SwearDonde viven las historias. Descúbrelo ahora