Strano

499 15 0
                                    

Greta POV:

Mi svegliai e mi sentii strana.

Mi sdraiai sulla schiena e girai la testa per guardare l'uomo addormentato accanto a me.

Studiai i suoi lineamenti lentamente iniziando dai suoi capelli e scendendo fino al petto.

"Ti ho preso" sentii dire da una voce roca.

Accidenti, la sua voce mattutina era attraente.

"Greta?" Chiese.

Saltai e immediatamente alzai lo sguardo per incontrare i suoi occhi. Arrossii sotto il suo sguardo intenso e abbassai lo sguardo. Avvertii il suo sguardo su di me e per 10 minuti interi rimanemmo lì sdraiati con me che guardavo nervosamente in basso e lui che mi studiava.

Sbuffai e mi spostai velocemente per sedermi.

"Brahms..." dissi esasperato.

"Ci ho pensato molto e..." feci una pausa chiedendomi se volevo davvero farlo.

"Ti perdono"

Alla fine lo dissi.

Brahms era scioccato.

Pochi secondi dopo si riscosse dal suo stato di shock e balzò verso di me. Mi catturò in un abbraccio emotivo. Lo restituì a malincuore.

Non riuscivo a togliermi i pensieri dalla testa.

Immediatamente dopo aver pronunciato quelle tre parole ero pieno di tristezza e disperazione. La mia mente continuò a oscillare tra l'immagine del cadavere di Cole disteso sul pavimento e un Malcolm privo di sensi.

Loro sono morti

Brahms li ha uccisi

Questi pensieri giravano intorno alla mia mente, echeggiavano e diventavano più vicini e più forti.

Si erano avvicinati così tanto che sembrava che qualcuno me li stesse sussurrando all'orecchio.

Mi allontanai subito da Brahms. Mi guardò confuso dalle mie azioni. Mi limitai a sorridere e poi mi alzai dal letto e mi avviai verso la porta.

Sentii il letto cigolare e poi dei passi veloci che si avvicinavano alle mie spalle.

"Greta, dove vai??" Lui mi chiese.

Ingoiai e poi risposi. "in cucina per fare colazione."

"Ti aiuterò" disse entusiasta.

"No, tu non-" iniziai, ma fui interrotto da Brahms che mi mise un dito sulle labbra. Di sicuro ama farlo con me.

"Voglio aiutarti" disse severamente.

Sapevo che non c'era spazio per la discussione, quindi annuii in silenzio, mi voltai verso la porta e uscii.

Brahms mi seguii stando vicino. Nessuno di noi parlò durante la discesa.

Una volta in cucina iniziai a lavorare. Raccolsi tutti gli ingredienti necessari per i pancake. Incominciai a farli mentre Brahms sedeva e mi guardava.

Dopo 10 minuti di preparazione dei deliziosi cuscini rotondi, sentii la farina scendere sulla mia maglietta.

Urlai e mi girai velocemente. Brahms mi sorrise. Feci il broncio con Brahms. Presi di nascosto un uovo e me lo nascosi dietro la schiena. Mi avvicinai lentamente a lui ancora imbronciata. Mi fermai davanti a lui e alzai lentamente le braccia per abbracciarlo.

Mi abbracciò di rimando. Ci guardammo negli occhi.

Brahms iniziò ad avvicinarsi e quando si avvicinò, andai ad ucciderlo. Sollevai l'uovo sopra la sua testa e...

Mi afferrò la mano prima che potesse entrare in contatto con la sua testa. Misi il broncio per davvero questa volta.

"Non è giusto" piagnucolai.

Lui ridacchiò e mi fece cadere l'uovo sul pavimento.

Sempre imbronciata, mi voltai dall'altra parte e iniziai a finire i pancakes dando a Brahms il trattamento del silenzio.

Dopo migliaia di piagnucolii da parte mio, finalmente mi voltai a guardarlo.

"Ecco" disse porgendomi un uovo.

Mentre andavo ad afferrarlo con la mano destra, portai la mia mano sinistra, che era piena di farina, fino ad incontrare il suo viso.

Scoppiai a ridere. Stavo ridendo così forte che sono finita sul pavimento a creare angeli di neve nella farina.

Brahms mi guardò con uno sguardo felice sul viso. Una volta finalmente mi consolai ed ero stata in grado di sopportare adeguatamente Brahms e ci ero riuscita. Passammo la giornata a scherzare con mini lotte per il cibo qua e là e a parlammo.

Era stato bello, ma continuai a ripensare a tutto il male che aveva fatto, anche se l'avevo perdonato per averli commessi.

Con un sospiro mi resi conto che la mia vita sarebbe diventata più difficile da qui.

The BoyWhere stories live. Discover now