Rivendicazione

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Greta POV:

"Ho dovuto Greta... non avresti imparato in un altro modo"

"Stronzate!" urlai mentre girai il mio corpo per affrontarlo. Il mio respiro aumentò e sentii il mio viso riscaldarsi.

Rabbia.

Questo era tutto ciò che provai nei suoi confronti. Non ci fu perdono né cura. Tutti i miei precedenti sentimenti per lui furono gettati in uno scarico.

"Ti odio, Brahms..." sputai con tanta malizia.

"Sei egoista e crudele e io ti odio..."

"Greta, non intendi veramente questo" fece un passo verso di me, allungando un braccio per afferrarmi la mano. Mi allontanai dal suo tentativo di mostrare affetto.

"No, non meriti il ​​mio tocco o affetto... e io non li meritavo"

dissi piano, indicando i tagli mentre lacrime silenziose e rabbiose iniziarono a sfilare sulle mie guance rosee.

"Greta, ti prego di capire... dovevo farlo"

"No! Non dovevi fare niente, Brahms. Volevi fare questo, ammettilo."

"Io-io" si interruppe.

"E' quello che pensavo" dissi prima di strappargli l'asciugamano dalle mani. Lo avvolsi intorno a me e poi procedetti ad entrare nella mia stanza.

Sentii i suoi passi esitanti seguirmi.

"Gre-"

"No" dissi severamente mentre cominciai a rovistare nel cassetto del mio comò alla ricerca di vestiti.

Rimase in silenzio mentre mi misi la biancheria intima, i pantaloni della tuta e la camicia bianca larga. Lo ignorai mentre tornai in bagno.

Mi seguì come un cucciolo smarrito. Sentii i suoi occhi bruciare in me mentre mi lavai i capelli e i denti.

"Cosa?!?" Gli urlai mentre mi girai per affrontarlo. Rimase in silenzio mentre lo guardai.

Sbuffai dolcemente perché non ricevetti risposta. Il mio sguardo si intensificò man mano che la mia irritazione cresce.

"Dì qualunque cosa" affermai.

Feci per aggirare il suo corpo che stava bloccando la porta, ma la sua mano mi strinse il polso impedendomi di andarmene.

"Greta..."

"No. Ho detto di no."

"Hai detto qualsiasi cosa"

Mi girai a guardarlo con un'occhiataccia.

"Ti devo spiegare una cosa"

Ci fu una pausa mentre aspettai che continuasse, visto che non riuscii a liberarmi dalla sua presa e andarmene.

"Sto aspettando" esordii impaziente.

Brahms mi guardò con aria assente prima di aggrottare la fronte e accigliarsi.

Lo guardai confusa.

"Io-" iniziò tremante prima di interrompersi. Si fermò e prese fiato.

"Fanculo" disse prima di afferrarmi la faccia. Mi inchiodò contro il muro e mi fissò intensamente negli occhi.

"Brahms, cosa?"

"Zitta"

Il suo sguardo fu così intenso. Dopo un minuto di silenzio, si avvicinò così tanto che potetti sentire il suo respiro caldo sventagliarmi sul viso.

"Brahms..."

"Sssh..."

Continuò a piegarsi finché la sua faccia non venne premuta comodamente nell'incavo del mio collo. Lo sentii sorridere contro la mia pelle mentre inalava lentamente il mio profumo.

Mi spostai goffamente mentre cercavo di ottenere una certa distanza tra i nostri corpi. Era così vicino che mi sentii soffocare da lui. Il suo profumo mi circondò ed era tutto ciò che vedevo e sentivo.

Il mio respiro accelerò mentre mi sentii consumata.

Alzò la testa al suono dei miei soffici sussulti.

"Greta..." sussurrò.

Lo guardai negli occhi ancora ansimante.

"Calmati, Greta."

Ci provai... ma non ci riuscii, non con lui così vicino a me.

Brahms mi fissò e notò che non mi calmavo.

Sospirò dolcemente e abbassò lo sguardo. Guardai oltre lui e mi guardai allo specchio.

Alzò lo sguardo e pronunciò il mio nome, ma non riconobbi la sua richiesta di attenzione. Continuai a fissare il mio riflesso nello specchio finché non mi afferrò saldamente il mento in modo che i miei occhi incontrassero il suo sguardo.

"Cosa vuoi?" Chiesi. C'era molta tensione nella mia voce a tal punto che le mie parole uscissero roche.

Non mi rispose, invece si avvicinò e mi baciò.

Il bacio iniziò dolcemente, ma quando non risposi, diventò aggressivo. Mordicchiò e morse il mio labbro, spingendo la sua lingua nella mia bocca ed esplorando ogni centimetro prima di allontanarsi.

"Ti voglio" disse dolcemente.

"Solo te. Tu sei mia e io sono tuo. Ecco perché ho segnato te e me."

Non gli prestai attenzione fino all'ultima parte.

"Che cosa?" chiesi confusa.

"Non pensavi che avessi marchiato solo te, giusto? Io sono tuo tanto quanto tu sei mia, quindi è giusto che siamo all'altezza." Esordì alzando la maglietta per mostrare le mie iniziali incise sul fianco.

Sussultai dolcemente.

"P-perché avresti dovuto..." mi interruppi, le parole mi si bloccarono in gola.

Brahms mi lanciò uno sguardo incredulo.

"Greta, pensavo che avresti imparato."

Sospirò come se lo avessi deluso. Lo guardai mentre scuoteva la testa, ridacchiando leggermente.

"Greta tutto quello che ti faccio, lo faccio perché ti amo... amore. Ecco perché ti ho tenuto qui e ti ho marchiata e mi sono preso cura di te"

"Ti sei preso cura di me?!? No!! Ti sbagli...non è amore!!!"

"Sì lo è.." disse dolcemente mentre mi strofinava il pollice sulla guancia. Allontanai la sua mano dal mio viso e lo fissai profondamente negli occhi.

"No, la tua è ossessione."

The BoyOù les histoires vivent. Découvrez maintenant