Dibattito

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Mi svegliai presto, la mattina dopo senza che Brahms vide. Il mio peso cambiò mentre cercai di sedermi.

Il punto in cui Brahms era rimasto la notte prima, ora era freddo.

Tutto ciò che restava per dimostrare che era effettivamente stato lì, erano le pieghe sulle lenzuola.

La mia mano si allungò automaticamente per appiattire le lenzuola prima di forzare il mio corpo ad alzarsi dal letto.

Uscii in punta di piedi dalla stanza e scesi le scale terrorizzata di imbattermi improvvisamente in Brahms, dopo come mi ero comportata la scorsa notte.

Come ho potuto farlo entrare così facilmente?

Scossi velocemente la testa mentre cercai di ignorare gli eventi della scorsa notte.

"Stai bene?" Mi chiese la sua voce dalla porta della cucina.

Lo guardai scioccata e poi girai per la stanza confusa su come fossi arrivata lì così in fretta.

Mi scrollai di dosso quella confusione e risposi con un sottile cenno del capo.

Brahms aggrottò la fronte alla mia reazione, ma non disse nulla al riguardo.

Lo guardai allontanarsi da me e tornare a... cucinare?

"Stai... cucinando?" Domandai stupefatta.

"Sì, sembra che sia così." Lui rispose con una risatina.

" come...?"

"Ti guardo cucinare da quando sei qui e ho appreso alcune cose" Si girò e mi affrontò con un leggero sorriso stampato in faccia.

"Ecco, provalo." Disse con un cucchiaio pieno di maccheroni e formaggio in mano prima di spingerlo verso la mia bocca.

I miei occhi vagarono dal cibo fumante alla faccia di Brahms.

Sembra così eccitato.. non posso semplicemente rifiutarlo...

Quindi sporsi la testa in avanti e mangiai dal cucchiaio.

Appena le mie labbra avvolsero l'utensile, io e Brahms avemmo un breve contatto visivo che Brahms rompette distogliendo lo sguardo e arrossendo.

Dio, Greta, non rimanere con al testa fra le nuvole...

"Buono?" Mi chiese un po' esitante.

Presi un attimo per assaggiare e gustare davvero i maccheroni, e sorprendentemente scoprii che erano buoni, quindi annuii con la testa e gli feci un dolce sorriso.

Mangiammo in silenzio finché Brahms non mise la sua mano sulla mia coscia. Il tocco improvviso mi fece saltare sulla sedia. Guardai Brahms con gli occhi sbarrati.

"Greta, riguardo a ieri sera.."

"No"

"Cosa?"

"No. Non parliamo di ieri sera"

Detto questo mi alzai dal mio posto e andai in camera mia. Una volta nella mia stanza, mi sdraiai sul letto e sospirai.

Avrebbe potuto essere brutto...

Infilai la faccia nel cuscino e gemetti.

"Greta, s-scusami"

La mia testa sobbalzò al suono della sua voce, ma non mi girai a guardarlo.

"Va tutto bene"

Chiusi gli occhi mentre sentii i suoi passi avvicinarsi al mio letto.

"N-non solo per quello che è successo al piano di sotto proprio ora. Mi... mi dispiace riguardo alla scorsa notte... e riguardo al ehm f-fatto che ti ha legato al letto e che ho ucciso Malcolm e-e che ti ha tenuto qui contro la tua volontà. Mi dispiace così tanto, Greta.."

Lo guardai e i miei occhi pieni di lacrime, scrutarono il suo viso rigato dalle lacrime.

"... Brahms-"

"Ma non posso lasciarti andare..." disse piano interrompendo il contatto visivo con me

"Scusa?"

"Non posso lasciarti andare, Greta"

"Hai detto tutto questo solo per farmi sperare e poi ributtarmi tutto in faccia?!?"

"No, no, no! L'ho detto per aiutarti a capire-"

"Capire cosa Brahms?? Che sei uno psicopatico?? Perché credimi che lo sapevo già"

Guardai la sua espressione rattristata e mi allontanai sottilmente da lui sentendomi improvvisamente in colpa.

"Greta... Ti amo e mi dispiace che tu non ti senta a tuo agio con questa cosa. E mi dispiace per tutto quello che ho fatto per farmi odiare. Davvero, lo sono, ma non posso cambiare il passato. Per favore, cerca di perdonarmi anche solo un po'."

Con questo si alzò e si allontanò da me. Mentre si allontanava sentii le lacrime che iniziarono a farsi conoscere. Il mio petto iniziò a stringersi e il mio cuore battè mentre guardavo la sua figura andarsene.

"Ti amo anch'io"

The BoyWhere stories live. Discover now