Separato

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Greta POV:

Perché se n'era andato così?? E lo sguardo nei suoi occhi... che cosa voleva dire??

Continuai a rimanere seduta sul bancone, pensando a cosa poteva esserci di sbagliato in Brahms.

Che cos'è quest'odore??

Alzai il braccio e mi annusai le ascelle.

No, non sono io... allora cosa potrebbe essere...

Saltai giù dal bancone e cominciai a pulire, annoiata di stare seduta lì da sola. Cominciai dai piatti. Canticchiai tra me e me mentre lavavo e sciacquavo i piatti sporchi che stavano nel lavandino.

Finii i piatti in fretta.

Cosa potevo fare...

Andai nell'armadio e presi la scopa. Iniziai a canticchiare una canzone allegra mentre cominciai a spazzare il pavimento della cucina.

Cominciai a ballare e cantare con il manico della scopa mentre mi muovevo per la stanza per semi-pulirla.

Questo è divertente... Brahms e io dovremmo fare una festa da ballo insieme!!

Aspetta... cosa sto pensando... mi sto mettendo troppo a mio agio... quando ho smesso di pensare a una fuga... non c'è motivo di restare... ha già ucciso Malcolm... ha ucciso Malcolm. .. come ho potuto dimenticare che è un mostro

Brahms POV:

Entrai nelle mura. Mi appoggiai al muro e lo abbatt.

Voglio solo mostrarle quanto la amo, ma so che non è pronta...

sospirai tra me e me.

Come posso farglielo capire...?

Cominciai a pensare ma vengo
vuoto. Mi alzai con rabbia.

Io non so cosa fare...

I miei pensieri iniziarono a muoversi ad un miglio al minuto prima che le mie orecchie avvertirono un leggero mormorio provenire dalla cucina.

Andai in uno dei miei posti segreti e sbirciai attraverso un ritratto. Guardai Greta e la vidi lavare i piatti, canticchiando dolcemente tra sé.

Lei è perfetta...

Continuai a guardarla. Ridacchiai mentre iniziò a ballare in cucina al suo ritmo.

È troppo carina... la amo

La vidi fermare i suoi movimenti e uno sguardo serio lampeggiò sui suoi lineamenti.

Cosa c'è che non va con lei??

Uscii subito dalle mura e mi precipitai da Greta.

"Stai bene?" chiesi piano. Lei non rispose.

Continuò a fissare il tavolo della cucina con un'espressione inorridita sul viso. Mi avvicinai ripetendo la mia domanda.

"Fermo" disse così piano che quasi non la sentii.

"Greta, cosa c'è che non va?" chiesi mentre feci un altro passo verso di lei.

"Fermo" disse questa volta più forte e più ferma. Interruppi immediatamente le mie azioni. La fissai confuso.

Aprii la bocca per parlare, ma lei mi picchiò.

"Cosa mi hai fatto??" Mi chiese in tono accusatorio. La guardai confuso.

"Ho-" iniziai a dire ma venni interrotto quando Greta mi spinse con rabbia.

"Hai messo qualcosa nel mio cibo?!" Mi urlò in faccia.

"Di cosa stai parlando Greta?" Chiesi così confuso, sapendo di cosa mi stasse parlando.

"Volevo stare qui con te... volevo divertirmi con te..." disse dolcemente mentre abbassava lo sguardo quasi imbarazzata.

"Vuoi restare!!?" chiesi eccitato.

"Volevo... passato" disse freddamente.

La mia spalla crollò tristemente prima di arrabbiarmi anch'io.

"Volevo eh" asserii amaramente. "Cosa ti ha fatto cambiare idea??" Chiesi.

"L'hai fatto tu. Le tue azioni. Hai ucciso Malcolm!!! Sei un mostro!!" Lei mi urlò in faccia.

Rimansi lì senza emozioni.

Non sono un mostro... la mamma ha detto che non lo ero quindi non lo sono... giusto?

"No, non lo sono" dissi con fermezza mentre mi avvicinai a Greta.

Si spaventò subito.

"Stai lontano!!" Urlò mentre prese un bicchiere e lo lanciò nella mia direzione. Lo sentii frantumarsi dietro di me, ma lo ignorai mentre mi avvicinavo a lei. La vidi voltarsi per scappare e io agii rapidamente.

Feci due passi da gigante verso di lei e le avvolsi le braccia intorno alla vita. La presi in braccio e la portai scalciando e urlando su per le scale fino alla nostra camera da letto. La fissai sul letto. Continuò a urlare mentre mi prendeva a pugni il petto. Le immobilizzai le braccia con una mano mentre mi misi a cavalcioni sulla sua vita premendo il mio peso verso il basso per tenerla ferma. Alzai la mia mano libera per coprirle la bocca per fermare le sue urla.

"Ferma Greta" dissi severo. "Non costringermi a farti del male."

I suoi movimenti si fermarono rapidamente dopo che pronunciai quelle parole minacciose.

"Grazie" dissi mentre la guardai profondamente negli occhi.

In questa posizione...

"In questa posizione Greta... sei tutta immobilizzata e indifesa... potrei fare qualsiasi cosa in questo momento..." dissi piano mentre mi chinavo e le baciavo leggermente il collo.

Lei urlò contro il mio palmo.

"Scusa, non ho capito bene" dissi scherzosamente mentre tolsi la mano dalla sua bocca. "Potresti ripeterlo??"

"...fermati" disse piano mentre i suoi occhi iniziarono a lacrimare.

Sospirai.

Non avevo intenzione di fare nulla, so che non è pronta...

La lasciai libera dalla mia presa mentre mi misi accanto a lei. Ascoltai i suoi rapidi respiri spaventati.

Pensava davvero che mi sarei approfittato di lei...

Pensai tristemente mentre mi allontanai da lei.

"Scusa Greta... non volevo spaventarti... solo non voglio perderti... ti amo tanto Greta e non sopporto il pensiero di una vita senza di te..." dissi sinceramente.

Lei non rispose. Sospirai tristemente mentre mi voltai per affrontarla, ma trovai un posto vuoto...

"Greta!!?!?!" urlai freneticamente mentre saltai giù dal letto.

"Greta!!! Dove sei?!?!" urlai ad alta voce mentre corsi giù per le scale e cominciai a cercarla.

Dove potrebbe essere andata?!? Non posso perderla... la troverò... è mia...

The BoyWhere stories live. Discover now