Golden

1.7K 71 128
                                    




New York 24 marzo 2016 4:00

Erano le quattro del mattino,quando i due ragazzi arrivarono all'abitazione degli Styles. Harry sapeva bene che suo padre e i ragazzi,sarebbero rimasti fino a tarda mattinata, suo padre prendeva seriamente il suo lavoro non c'era né verso né direzione, che potesse smuoverlo.

cercarono di fare il minor rumore possibile, quando spensero l'auto scesero quasi in punta di piedi sul vialetto, molto da deficienti,in quanto il rumore dell'auto si sarebbe sentito lo stesso, annunciando il loro rientro. Fu allora che ad Harry, venne un'idea geniale.

«Niall,tra sette minuti ci sono gli irrigatori, ma a parer mio mio padre sarà troppo stanco per ricordarsene» gli lanciò uno sguardo d'intesa

«assolutamente si! Voglio farlo. Vediamo se Liam e Louis sono svegli—sporse il capo—cazzo sono svegli!»
«e quindi? Sti gran cazzi! Hai la pallina di gomma? Voglio lanciargliela in fronte» disse ridendo

Ed era questo il rapporto tra Harry e suo padre, fatto di scherzi,giochi,consigli,ma anche di litigate, momenti bui e momenti di solitudine,di tristezza, contornati da ricordi felici.

Niall arrivò da dietro,mentre Harry cercò di essere più scaltro possibile e non farsi notare.
Quando Louis lo vide, fece una faccia sorpresa ma allo stesso tempo sconvolta e divertita, Niall gli intimò di fare silenzio, con il gesto del dito, che portò al naso e mimò un shh

Louis rispose, sempre in maniera scaltra, alzando le mani in segno di complicità.

«ma che ore sono?» chiese Louis
Des guardò l'orologio «le quattro. E quegli sciagurati ancora devono tornare!»
«dai Des! Ma sono ragazzi» gli disse Liam

«alla carica!» urlò Niall azionando gli irrigatori
Harry iniziò a correre per tutto il prato mentre lanciava la pallina di gomma sulla testa del padre, essa rimbalzò e lui cercò di afferrarla, ma Niall fu più veloce e la prese, passandola a Harry

«Harry Styles!» urlò zuppo dalla testa ai piedi e Harry non potè che ridere
«Niall James Horan! Mi aspettavo di meglio»

«papà ti ho risparmiato la doccia a prima mattina. Ora devi solo asciugarti» Des lo fulminò
«ah si? Niall passami un po' questa pompa»
«non oseresti» gli urlò Harry

Des iniziò ad aprire la valvola dell'acqua gelata, e Harry capì le intenzioni del padre e iniziò a correre come un maratoneta in fuga, suo padre lo rincorreva ridendo, sotto gli occhi divertiti di tutti. In particolare di Louis, il riccio iniziò a correre attorno al tavolo, dove erano seduti Liam e Louis.

«Louis! Bloccalo»
«scordatelo! Non sei leale papà»

Louis lo afferrò da dietro, e Harry sussultò per la sorpresa, non si aspettava che il maggiore lo facesse sul serio. Lo afferrò per il busto, lo girò e la differenza di altezza era evidente, il volto di Louis terminava sui pettorali di Harry, e quest'ultimo poteva vederlo dall'alto, e ammirare quella fastidiosa, ma dolce creatura della natura.

I loro volti erano,non a centimetri di distanza, bensì a millimetri. Louis sospirò pesantemente, mentre Harry trattenne il fiato per quella vicinanza, in quel momento ad Harry non vennero in mente che, solo cose sconce da fare. Come afferrare Louis di peso e portare le sue gambe in vita, così da farlo risultare più alto. Baciare quelle labbra sottili, che lo invitavano ad assaporarle.

tu non lo sopporti! Non ricordi cosa ti ha fatto? Svegliati

I suoi sogni erotici continuarono quando Louis gli prese i polsi, e lo fece girare, in un attimo si trovò bloccato,con il suo culo che premeva sul membro di Louis, e il più piccolo giurò di aver sentito qualcosa di vivo lì. Harry lo fece risultare come un gesto accidentale, ma si spinse di più su Louis, e il maggiore capì che il riccio aveva notato la sua protuberanza.

Edward's voice Where stories live. Discover now