New York 25 maggio 2016La situazione fra Harry e Louis piano piano portava svolte positive, i due quando Harry tornò,parlarono a lungo e si scusarono a vicenda. In una relazione bisogna avere dialogo e Harry questo non lo permise proprio quando chiuse la chiamata quel giorno.
Louis non gli diede mai la colpa di questo gesto, poiché si rese conto della pesantezza delle sue parole. All'ombra di un mese dal loro appuntamento ancora non avevano messo in chiaro la loro situazione e cosa che la peggiorava fu il fatto che Simon gli stesse col fiato sul collo.
«Louis mando a puttane il contratto se ti ritrovo in atteggiamenti intimi, col figlio di styles per le strade» gli urlò Simon dal cellulare
«ma se stavamo solo camminando!» sbraitò«Louis,» ringhiò «non dire puttanate. Giuro su Dio che se non la smetti di fare il frocio, prendo io provvedimenti. E avrai una relazione stunt»
«non oseresti!» urlò
«allora smettila. Vuoi andare in un fottuto parco?! Bene fallo! Ma non dovete guardarvi in quel modo, Louis sono ancora a capo dell'azienda styles-»
«Des ha il 40% delle quote e tu lo sai. E hai paura perché è dalla mia parte»«io e ben lo compariamo Louis. Non fare cazzate» gli staccò il telefono in faccia, di tutta risposta Louis lanciò il telefono contro un muro
«Harry!,» urlò Phoebe «che bella questa camicia»
«grazie tesoro, tuo fratello?»
«Mhh,» si mordicchiò il labbro «è di la, sta urlando da questa mattina al cellulare»
«ho capito,» sospirò «facciamo così, dopo rimarrò un po' con voi. Che dici?»
«si! Mi aiuti in matematica? Louis non è esattamente bravo» ridacchiò, Harry annuìSi incamminò verso la camera di Louis, bussò. Era una porta nera di legno, scorrevole. La stanza di Louis, era bellissima, se vi si entrava si capiva che si trattava di lui. Aveva un letto matrimoniale enorme, con la testiera nera in legno, le pareti bianche, non erano semplici pareti bianche.
Vi erano dei disegni su una parete in specifico, una notte quando dormirono insieme Louis gli spiegò che, quando una delle sue sorelle compiva 10 anni lui le faceva imprimere qualcosa a loro scelta sul suo muro. Così da avere un loro ricordo, lo faceva molto spesso anche quando era a Doncaster, imprimeva qualcosa sui muri e in particolare sul muro della sua camera,vi erano i segni della sua crescita di altezza durante gli anni e dovette ammettere che per molti anni era sempre lo stesso segnetto.
«lou,» sussurrò vedendolo con le mani tra i capelli, seduto sull'orlo del suo letto «che hai tesoro?»
«Simon, rappresenta la reincarnazione dei problemi» confessò«lou, mi dispiace. Cos'ha detto ora?»
«che non dobbiamo guardaci,» mimò le virgolette «in quel modo» Harry aggrottò le sopracciglia
«in che modo?,» chiese «non dirmi che c'è ancora in tendenza Larry stylinson»«c'è ed è più forte di tutti gli altri giorni, dovrei leggerti quello che scrivono. Simon dice che non lo accetterebbero mai, ma haz loro ci supportano»
«leggi lou, solleviamoci il morale» si sedette al suo fianco, e gli pose la mano sulla sua spalla
Prese un grosso respiro
«come fate a dire che sono semplici amici? Cioè voi lo guardate in questo modo un vostro amico? O un vostro fratello. Sono innamorati, e quando vorranno dircelo staremo qui»«questo è da sophia stilan, poi c'è ne uno con una nostra foto. Di larryisreal» ridacchiò per il nome
Larryisreal:
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Edward's voice
FanfictionLe canzoni di Louis si erano posizionate al primo posto in ogni classifica, tanto da vincere i Brit awards. Tutto cambia quando da un anno a quella parte, un cantante sconosciuto gli stava rubando la scena. Nessuno sapeva chi fosse e quale fosse i...