New York 4 giugno 2017 ore 01:00New York era il sogno di tutte le persone che non avevano mai varcato le sue soglie. Non avevano messo in conto lo smog, o l'acidità di molte persone, o magari non hanno messo in conto il troppo movimento, che non lasciava spazio alla solitudine.
"Tutti gli americani sanno dirmi che odiano
New York. Città che più d'ogni altra nega e annulla la natura. Che dire? Hanno ragione, New York è così, e essere così è male. Però non vedo l'ora di tornarci"Quanta verità risiedeva nelle parole di Italo Calvino, Harry odiava New York, eppure anche quando era lontano la pensava in continuazione. Anche se gli aveva fatto male, continuava a ritornarci, per un motivo o per un altro. Si ritrovava li.
La notte, la notte è il momento che tutti aspettano per abbandonarsi alle braccia di Morfeo, per altri è il momento adatto per combattere o arrendersi alle lacrime e ai sensi di colpa.
Harry era lì steso sulla poltrona in legno finto, mentre componeva senza sosta. Era pieno di idee, pieno di melodie, e soprattutto pervaso da emozioni, anche se contrastanti, però c'erano. La parte più bella del suo lavoro, era poter dare voce a chi non poteva, a chi voleva urlare e non poteva, e Harry urlava, urlava per loro, nei suoi acuti.
«Just stop your crying ,it's a sign of the times» canticchiò
«We gotta get away from here» doveva andarsene
«We gotta get away from here» canticchiò di nuovo
Era completamente perso nella sua scrittura, cosa che incredibilmente avvenne anche per Louis. La notte era un momento ideale, pieno di pace e freschezza, poteva comporre senza intrusioni, senza essere disturbato. Gettò un occhio sui suoi vecchi spartiti, sorrise quando vide walking in the wind, avevano composto solamente una strofa, assieme.
"And you will find me yeah, you will find me"
«tu mi porti a casa lou»
"In places that we've never been, for reasons we don't understand"
«Walking in the wind» disse
Sorrise istintivamente, anche quando vide la figura del più piccolo, che era concentrato sulla sua musica. Era così bello, così gentile e Louis si perse, si perse a guardarlo, come muoveva distrattamente gli anelli, e i ciuffi dei suoi capelli.
Come il suo corpo fosse cambiato, non aveva più l'aspetto da ragazzino, stava diventando un uomo. Per un attimo Louis dimenticò tutto, e ricordò solo il loro primo bacio, il loro primo appuntamento, il loro primo ti amo, la loro prima pioggia, la loro prima discussione. All'improvviso un fulmine squarciò il cielo.
Louis amava Harry
Must have been a deadly kiss
Only love can hurt like this
Say I wouldn't care if you walked away
But every time you're there I'm begging you to stay
When you come close I just tremble
Louis tremava, al solo pensiero di Harry. Nessun amore e nessuna sensazione del mondo lo aveva distrutto così tanto. Louis amava Harry, lo amava, e lo amava così tanto, da perdonarlo. Non avrebbe permesso più che di punto in bianco se ne fosse andato, non poteva lasciarlo di nuovo, e lui doveva scegliere. Lui o Harry.
«dove vai, sta diluviando?» sussurrò Lucas
«che ci fai qui? Non sei andato a casa?» scosse il capo «stavo andando ora. Mi sono appisolato.»
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Edward's voice
FanfictionLe canzoni di Louis si erano posizionate al primo posto in ogni classifica, tanto da vincere i Brit awards. Tutto cambia quando da un anno a quella parte, un cantante sconosciuto gli stava rubando la scena. Nessuno sapeva chi fosse e quale fosse i...