Cap. 3

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-papà non te ne andare più - disse JJ.
Justin lo prese in braccio e gli baciò la guancia.
-non ti libererai facilmente di me piccoletto - e iniziò a fargli il solletico.
JJ rideva come non aveva mai fatto prima, era contento, i suoi occhi brillavano.
Guardavo questa scena, con gli occhi lucidi, non avevo mai visto JJ così felice.
POV JUSTIN
All'inizio ero sconvolto, ma poi guardando in quei piccoli occhi, tento simili ai miei, capii tutto.
Il giorno in cui se ne andò dovevamo incontrarci e lei doveva dirmi una cosa importante.
Ora ero padre, lo avevo sempre desiderato, avevo sempre desiderato una famiglia.
Avrei dovuto accorgermene anche dai suoi atteggiamenti, dai suoi cambi di umore continui, vomitava e sveniva, tipici sintomi di una gravidanza.
Quel bambino era una versione più piccola di me, mi era uguale in tutto e per tutto.
-papà non te ne andare più - disse portando la testa nell ' incavo del mio collo. Essere chiamati papà era la cosa più bella del mondo, sentire la sua piccola voce pronunciarlo, mi faceva sciogliere il cuore.
-non ti libererai tanto facilmente di me piccoletto- dissi e poi iniziai a fargli il solletico. Adoravo la sua risata, era pura, pulita, genuina.
Se io e Claudia ci eravamo lasciati due anni fa, lui ora aveva due anni.
Un bellissimo maschietto che già amavo più di qualunque cosa al mondo.
Ora ero più maturo, avevo 21 anni e la vita non ti perdona tutto, arriva un momento nella vita deve gli altri non aspettano altro che vederti cadere, ma tu devi restare forte. Ora avevo anche un motivo per restare forte.
Smisi di fargli il solletico e guardai l'ora, erano le 2 di notte.
-piccolo adesso a nanna che è tardi e domani niente asilo - dissi e lui iniziò a saltellare contento.
-cosa?! No assolutamente, io devo lavorare Justin - disse Claudia allarmata.
-infatti io non ho detto che devi restare a casa tu, ma lui - dissi prendendo in braccio JJ e andando verso le scale.
-non preoccuparti resterò io con lui - le dissi e poi mi avviai al piano di sopra.
-qual'è la tua stanza, piccolo?-gli chiesi e lui sbadigliando la indicò.
Lo misi sotto le coperte e gli accarezzai i capelli biondi che gli cadevano sulla fronte.
-non te ne andare papà - disse guardandomi con gli occhi semi chiusi.
Non avrei mai abbandonato mio figlio, lo amavo troppo e nessuno sarebbe riuscito a portarmelo via.
-resto qui con te, te lo prometto. Per sempre - dissi baciandogli la guancia.
-per sempre - poi si addormentò, gli lasciai un altro bacio, rimboccai le coperte e dopo avergli lasciato un ultimo bacio, scesi le scale.
La vidi, era in cucina a sistemare alcune cose in disordine, appena si voltò mi sorrise e mi corse incontro.
La abbracciai e la strinsi forte a me, avevo bisogno di lei.
POV CLAUDIA
Lo abbracciai, stringendolo forte a me, mi era mancato tantissimo e se se ne fosse andato dinuovo non avrei resistito ancora.
Sentii la mia maglia bagnarsi così alzai lo sguardo e vidi le lacrime rigargli il viso.
Poggiai entrambe le mie mani sulle sue guance e asciugai con i pollici le lacrime che continuavano a scorrere sul suo bellissimo viso. Gli sorrisi e lui si appoggiò sulla mia spalla sospirando e annusando la mia pelle.
Intracciai le mie mani tra i suoi capelli e mi lasciai scappare un singhiozzo.
-mi sei mancata tantissimo - disse cercando di completare la frase senza sighiozzare.
-morirei se te ne andassi dinuovo - continuò e io continuai a piangere.
Mi prese il volto tra le sue mani, mi guardò negli occhi. Mi erano mancati i suoi occhi, riuscivo a capire tutto da loro. Capivo se era stanco, stressato, arrabbiato, felice, innamorato e in questo momento vedevo solo amore nei suoi occhi.
Si avvicinò lentamente alle mie labbra facendole sfiorare con le sue, come mi erano mancate le sue labbra!
Mi avvicinai ancora dipiù a lui facendo combaciare le nostre labbra come un puzzle. Eravamo come due tesserine di un puzzle senza una il puzzle non può essere completato e lui era la mia tesserina mancante.
Lo amavo e il mio amore per lui, cresceva ogni giorno, ogni attimo, ogni secondo sempre dipiù.
Portai le mani alla base del suo collo tirando le punte dei capelli facendolo gemere.
Mise le mani sui miei fianchi stringendoli.
Passò la lingua sul mio labbro inferiore per chiedere l'accesso e in pochi secondi la mia lingua si scontrò con la sua, iniziando a giocare insieme.
Nel mio corpo c'erano troppe emozioni, non riuscivo a decifrare, non pensavo a niente, solo a godermi quell'attimo di amore e di possessione l'uno dell'altro.
Ci staccammo per riprendere fiato e appoggiai la fronte sulla sua.
Lo guardavo negli occhi e lui guardava i miei, sorrisi e nascosi la testa nell'incavo del suo collo.
Respirai il suo profumo, un profumo che mi era mancato troppo.
-non lasciarmi mai più, morirei senza di te - disse accarezzandomi i capelli.
-non potrei vivere senza di te - dissi tornando a guardarlo negli occhi.
-ti amo - dissi e dopo lo baciai, intensifica il bacio.
-ti amo amore mio, non ho mai smesso di farlo - si fece scappare una lacrima che io baciai.
-non piangere o altrimenti piango anche io- ridacchiò e si abbassò per lasciarmi un piccolo bacio sul naso.
Lo presi per mano e mi avviai verso le scale.
-dove andiamo?-chiese confuso
-a dormire - gli risposi, vedevo che era molto stanco.
Si lasciò trascinare da me e appena entrati in camera si tolse la maglia.
Arrosii, mi voltai verso l'armadio per prendere il pigiama e sentii due braccia fin troppo familiari abbracciarmi da dietro.
-ti faccio ancora questo effetto?-chiese baciandomi il collo, gemetti per il piacere.
-me lo hai sempre fatto, non è cambiato niente - dissi, poi mi Staccai svogliatamente da lui e mi diressi in bagno.
Lavai i denti, feci una coda alta, misi il pigiama e tornai in camera.
Justin stava osservando le foto di JJ e sorrideva, poi mi vide e venne verso di me.
-abbiamo un bellissimo bimbo - disse baciandomi.
Mi godei il bacio.
-bhè con un papà come te - dissi spostando le coperte per poi infilandomici dentro.
-e una mamma come te - disse abbracciandomi, dopo essersi messo sotto le coperte anche lui.
-avrei voluto esserci - disse con tono triste.
-io ti avrei voluto vicino a me - dissi.
-ma ormai è passato e tu ora sei qui con me e non te ne andrai, vero?-chiesi voltandomi verso di lui.
-non me ne andrei mai, ti amo troppo per farlo - disse baciandomi la fronte, sorrisi e mi girai con la schiena rivolta verso di lui.
Mi abbracciò e io sorridendo chiusi gli occhi, rilassandomi.
-Buona notte amore - disse baciandomi la spalla scoperta.
-notte amore mio - dissi per poi addormentarmi tra quelle braccia che avevo sempre amato e che mi facevano sentire protetta.

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