Cap. 5

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[In questo capitolo ci saranno tematiche sessuali, se non piacciono, attendere al prossimo capitolo o direttamente saltare la parte]

Eravamo tutti seduti sul divano a guardare per l'ennesima volta Lilo e Stich. JJ era appoggiato sulla spalla di Justin che lo teneva stretto.
Sapeva quasi tutte le battute di quel film a memoria, ma non si stancava mai di guardarlo.
Appena il cartone finì, spensi la tv e lui si accoccolò ancora dipiù a Justin.
Guardai l'ora sul display del cellulare, ormai quasi completamente scarico e vidi che erano le 23:30 passate.
-JJ è ora di andare a letto, è tardi, sei stanco e anche papà lo è- lo presi in braccio e lo portai di sopra, nella sua stanza.
Fortunatamente si addormentava molto facilmente, non ha mai dato problemi riguardo a questo neanche quando era molto piccolo.
Lo misi sotto le coperte e gliele rimboccai, gli diedi un bacio sulla fronte e non appena vidi che si fosse addormentato, spensi la luce e tornai giù da Justin.
-andiamo a letto?-mi sorrise e mi seguì su per le scale fino ad arrivare alla mia camera.
Ci sdraiammo sul comodo materasso e mi appoggiai al suo petto.
-non sei stanco? Sei stato tutto il giorno con JJ - lo guardai, era sempre bellissimo.
-no, ci siamo divertiti- mi accarezzò il braccio.
Agganciai le braccia al suo collo e mi misi sopra di lui.
Mi accarezzò dolcemente la guancia e mi baciò sensualmente il collo.
Mi lasciai sfuggire un gemito.
Le sue mani scorrevano libere sulla mia schiena, alzò il bordo della maglia e passò ad accarezzarmi i fianchi.
Mi lascia trasportare da quella sensazione che solo lui poteva farmi provare, in un attimo mi faceva scordare di tutto, scordavo persino il mio nome quando stavo con lui.
-voglio fare l'amore con te - disse sussurrando al mio orecchio per poi baciarlo subito dopo.
Una scarica di desiderio mi invase dalla testa ai piedi. Nascosi la testa nel suo collo e lasciai una scia di baci lungo di esso per fargli capire quanto anche io lo volessi.
-anche io Justin, ma c'è JJ che dorme nell'altra stanza - lo guardai negli occhi e lui sorrise.
-e noi faremo meno rumore possibile-mi baciò la guancia.
Le sue labbra toccarono le mie e finalmente potei assaggiare ancora una volta il loro buonissimo sapore, adoravo le sue labbra erano una droga per me come i suoi occhi del resto.
Lui era una droga per me e sinceramente non avrei mai voluto disintossicarmi da una droga così buona.
Mise dinuovo le mani sull'orlo della maglia e la sfilò dalla mia testa.
Baciò ogni parte di pelle che gli era possibile, baciò la parte scoperta del seno e fece riunire dinuovo le nostre labbra.
Presi la situazione in mano e portando le mani sul colletto della sua maglia bianca, gliela sfilai esponendo ai miei occhi il corpo più bello che avessi mai visto.
I suoi bellissimi tatuaggi, mi erano sempre piaciuti, avevo sempre avuto un debole per loro.
Il colore della sua pelle era bellissimo sotto la luce fioca che proveniva dalla piccola lampada sul comodino.
In un attimo le posizioni furono ribaltate, io ero sul materasso e lui era sopra di me che si reggeva con le possenti braccia paletrate.
Stusciò la sua parte intima con la mia, ancora coperte, e un gemito involontario uscì dalla mia bocca, come un lamento, una supplica.
I miei occhi erano lucidi per il piacere che stavo provando.
-j..Justin-ansimai contro il suo orecchio.
Il rigonfiamento all'interno dei pantaloni, si sentiva e si vedeva pienamente, avevo paura che i jeans si fossero strappati da un momento all'altro.
Gemendo si abbassò per togliermi anche i pantaloni, con così tanta forza che l'elastico si ruppe.
Iniziò a baciarmi le cosce spingendosi fino all'interno di esse, lasciando un bacio anche sul pube ancora coperto dalle mutande.
Gli tirai i capelli, quando spostò il tessuto e fece entrare lentamente un dito dentro di me.
Con movimenti lenti entrava e usciva da me, quando una calda sensazione si fece spazio nel mio basso ventre.
-ju..Justin...oddio sto per ve..venire - dissi ansimando per il forte orgasmo in arrivo.
Tolse le dita dal mio interno, lasciandomi vuota, non mi aveva fatta venire.
Il più in fretta possibile si tolse i pantaloni e contemporaneamente anche i boxer, tolse anche le mie mutande e li lanciò in una parte imprecisa della stanza.
Si abbassò su di me e fece combaciare perfettamente i nostri corpi.
Con una lentezza assurda entrò dentro di me.
-dio mio-sussurrai non appena fù completamente dentro di me.
-mi sei mancata tanto - ansimò contro il mio viso.
Poggiò la fronte sulla mia e iniziò a dare spinte all'inizio leggere per farmi abituare e poi sempre più forti.
Evitai di urlare il più possibile, ricordandomi che nell'altra stanza ci fosse nostro figlio che dormiva.
-si sta così bene dentro di te - mi accarezzò I capelli e mi baciò, tutto senza fermarsi.
Dall'ultima volta, era diventato più forte e le sue spinte erano notevolmente maggiori di intensità della nostra prima volta, aveva fatto palestra e i suoi muscoli erano cresciuti ancora dipiù di come lo erano prima.
Spostai i capelli che si erano appiccicati sulla fronte, per colpa del sudore e lo baciai passando una mano sui suoi addominali.
All'improvviso uno strano colore al basso ventre, mi fece inarcare la schiena volendone dipiù.
Assecondai i suoi movimenti e cercai di tenere il suo ritmo sfrenato, quasi impossibile da controllare.
-oh dio, justin-ansimai.
Mise una mano dietro la mia schiena e ci ritrovammo seduti, io sopra di lui.
Si fermò un attimo per farmi abituare alla sensazione di averlo completamente dentro di me, poi presi a muovermi con movimenti circolari, era una sensazione strana, mai provato prima.
-amore - ansimando, appoggiò la testa sulla mia spalla, mentre io continuavo a muovermi e lui corrispondeva ai miei movimenti.
Tornammo alla posizione di prima e dopo non molto tempo sentii che ero pronta.
-j..Justin, sto per venire - iniziai a tremare.
-vieni per me amore - sussurrò al mio orecchio e dopo ne baciò il lobo.
Dopo quelle parole, mi lasciai andare e poco dopo anche lui.
Uscì lentamente da me.
Respirado pesantemente si accasciò contro il materasso e dopo aver appoggiato la testa al cuscino chiuse gli occhi, rilassandosi.
Presi le coperte e le misi sopra i nostri corpi sudati poi mi appoggiai al suo petto e lui iniziò ad accarezzarmi i capelli.
-ti amo da morire - sussurrò contro i miei capelli, gli baciai il petto.
-anche io ti amo Justin - lentamente, dopo essermi rilassata, sprofondai in un sonno profondo.
Sentii delle calde labbra accarezzare la pelle del collo e quella dalla schiena, scoperta parzialmente dalle coperte che durante la notte erano scese leggermente.
-mmh-mugugnai con uno strano verso.
-che ore sono?-chiesi con voce impastata dal sonno.
-è ora che tu mi dia un bacio e che apra quei meravigliosi occhi - sfregò il naso contro la mia schiena.
Ridacchiai per la sua tenerezza e dopo aver sistemato la coperta sopra il seno mi girai dandogli un tenero bacio.
-buongiorno - gli lasciai un buffetto sul naso.
-buongiorno piccola - mi baciò con intensità e poi lasciò un bacio anche sopra il collo.
-dormito bene?-continuò poi.
-dormito si fa per dire, ma si ho dormito benissimo con te qui vicino a me- allacciai le braccia intorno al suo collo.
-ne sono felice - mi baciò e poi si alzò e vidi che lui aveva già i boxer addosso.
-dove vai?-chiesi mettendomi seduta e appoggiandomi con la schiena alla tastiera del letto.
-a prendere la colazione che ho già preparato - mi mandò un bacio e uscì dalla porta.
Mi girai e controllai l'ora sulla sveglia sul comodino.
Le 9 e 20 di una bellissima domenica mattina.
Sentii il chiudersi dalla porta e dopo essermi girata verso di lui, lo vidi con una vassoio in mano e dopo avermelo appoggiato davanti riconobbi i vari cibi che c'erano sopra.
Due bicchieri con della spremuta d'arancia, due cornetti, due piatti con delle uova e del bacon.
Iniziammo a mangiare in silenzio.
-avevo pensato di chiamare tua madre - gli dissi.
-perchè?-mi guardò incuriosito.
-dovrà pur conoscere suo nipote - mi giustificai.
-in realtà non l'ho ancora detto a mia madre-mi guardò dispiaciuto.
-è successo tutto così in fretta e tutto il tempo l'ho passato con te e JJ, mi è passato di mente - continuò poi giustificandosi.
-allora le faremo una sorpresa - gli presi le guance e lo avvicinai a me per baciarlo.
-pensi sia ora di svegliare JJ?-chiesi appoggiandomi a lui.
-si, penso sia ora-mi baciò e si alzò dal letto.
Alzandomi anche io, andai verso l'armadio e presi un intimo pulito e i primi vestiti che mi capitarono, li infilai velocemente e insieme a Justin andammo in camera di JJ.
Lo trovammo già sveglio che giocava con il suo fidato orsacchiotto.
-ehy campione - Justin lo prese in braccio e gli baciò la guancia.
-papà-lo afferrò per il collo e lo portò ancora più vicino a sé.
-ci sono anche io - sbattei il piede a terra per avere un po di attenzione, facendo la finta offesa
-mammina - mi prese per mano, mi tirò vicino a loro e ridendo ci abbracciammo come si vede nei film, ah ero così fortunata ad avere una famiglia così bella.
-ok, ok, ora mi state soffocando - cercai di staccarmi e finalmente, dopo qualche minuto ci riuscii.
-allora...ora noi andiamo a fare un bel bagnetto - lo presi in braccio e mi diressi in bagno con lui.
-ma io volevo papà-brontolò, incrociando le braccia e facendo il broncio.
-papà deve fare una cosa, appena finisce verrà anche lui-
Sì rilassò e si lasciò lavare tranquillamente.
Pov Justin
Scesi le scale e andai in soggiorno per prendere il cellulare che avevo lasciato la sera prima sul divano.
Lo sbloccai, entrai nella rubrica e dopo aver trovato il numero di mia madre, ci cliccai sopra e la chiamata partì.
"Buongiorno tesoro, dimmi tutto" la voce soave di mia mamma risuonò dall'altra parte della cornetta.
"Buongiorno anche a te mamma, come va lì a casa? Tu come stai?" Ci sentivamo quasi tutti i giorni, ma a casa c'era sempre qualche novità.
"Qui è tutto ok, io sto bene grazie e tu? Come sta andando il lavoro?"
"Sto molto bene mamma e a lavoro sta andando tutto alla grande" mia mamma mi aveva spronato a fare qualche provino come modello, diceva che avevo un fisico da mozzare il fiato e che era uno spreco se anche gli altri non lo vedevano.
"A cosa devo quel molto bene?" Chiese curiosa.
"Oh, niente..." risposi vago, sapevo quanto questo la facesse arrabbiare.
" Justin Drew Bieber, non mentire a tua madre"
"Ok, allora..ho rincontrato Claudia e.." non mi lasciò finire.
"Justin..sai quanto hai sofferto per quella ragazza.." questa volta fui io a non lasciarla finire.
"no non è come pensi mamma, ci siamo ravvicinati e ci siamo rimessi insieme"
"Ma è fantastico amore, sono felice per voi" sorrisi, sapendo che lei non poteva vedermi.
"Anche io lo sono" mi dondolai sui talloni.
"Avrei da chiederti una cosa.." aspettai la sua risposta.
"Dimmi tutto amore" dopo un respiro profondo parlai.
"Ti andrebbe di venire qui uno di questi giorni? Potresti portare anche papà, Jazzy e jaxon"
"Lo faremmo molto volentieri, ora scusa amore ma Jaxon ne ha combinata una delle sue, ci sentiamo presto. Ti voglio bene"
Dopo questo la chiamata si chiuse e dopo aver appoggiato il cellulare sul tavolino difronte il divano, andai al piano di sopra.
La mia vita non poteva andare meglio.
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Eccomi qui, dopo tre, o quasi, mesi d'assenza.
Scusatemi ma ci sono stati tanti problemi poi con altre due storie da mandare avanti è difficile fare tutto, poi c'era la scuola e tra due giorni iniziano gli esami...
Scusatemi, a voi non ve ne fregherà niente e avete ragione, vi sto solo annoiando, scusatemi.
Spero il capitolo vi sia piaciuto.
Perdonatemi per il ritardo, vi amo, al prossimo capitolo.

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