Cap. 4

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Claudia Pov
Uscii dalla doccia e mi avvolsi in un asciugamano, tornai in camera e facendo il meno rumore possibile, presi i vestiti e tornai in bagno.
Infilai l'intimo nero, misi una camicia a scacchi bianca e nera, dei leggins neri e delle scarpe con tacco nere.
Mi specchiai, mi truccai con un filo di eye-liner e un rossetto rosso fuoco. Mossi la frangetta per metterla in ordine e finalmente uscii dal bagno.
Vidi Justin seduto sul letto con la schiena nuda, e quei tatuaggi che avevo sempre amato, che si portava indietro i capelli e si strofinava gli occhi.
-buongiorno - dissi, lui si girò dalla mia parte e fece una faccia sorpresa vedendomi già in piedi, lavata e vestita, ma cosa ci posso fare, devo lavorare.
-buongiorno anche a te - disse venendomi in contro.
Anche con i tacchi ero comunque più bassa di lui, questa cosa lo fece ridacchiare.
-non mi dai un bacio?-chiese sporgendo le labbra verso di me.
-no, uno ti sei appena svegliato, due ti lascierei il colore sulle labbra e tre non ho tempo per rimetterlo perchè devo scappare-dissi mettendogli le mani sul petto. Mi prese per i fianchi e si avvicinò al mio collo lasciandoci sopra soffici baci.
-il mio alito non ti ha mai dato problemi - era vero ma volevo prenderlo un po in giro, gli tappai la bocca facendo una faccia strana.
-quando ti l'avrai i denti ne riparleremo - dissi accarezzandogli i capelli per poi sorpassato e prendere la borsa.
Lui si mise una mano davanti alla bocca e ci soffio sopra per sentire se effettivamente il suo alito puzzava, ma non era ovviamente così, il suo alito sapeva sempre di menta e io non avevo la più minima idea di come facesse.
-Justin sto scherzando, non prenderla troppo sul serio - gli dissi facendogli un sorriso, lui venne verso di me con un ghigno in faccia, arrivato difronte a me si abbassò e in meno di due secondi la mia faccia entrò in contatto con il suo bellissimo fondo schiena.
Mi buttò sul letto e iniziò a farmi il solletico.
-basta, basta mi arrendo - dissi bloccandogli le braccia, con scarsi risultati.
Ci ritrovammo a due centimetri di distanza e lui alternava lo sguardo tra i miei occhi e le mie labbra, cosa che stavo facendo anche io con lui.
Si abbassò maggiormente su di me e finalmente le sue labbra toccarono le mie.
Misi le mani tra i suoi capelli e lo portai più vicino a me, lui mi prese per i fianchi, amavo sentirlo così vicino a me, amo lui e nessunaltro.
Infilò le mani sotto la camicia, ma lo fermai, tutta colpa del lavoro.
-Jus devo andare a lavorare - dissi dandogli un ultimo bacio per poi con il dito pulire il rossetto che gli era restato sulle labbra.
-allora lo tieni tu JJ?-gli chiesi alzandomi del letto e mettendomi a posto la maglia.
-si, oggi giornata padre figlio - disse alzandosi anche lui, venne verso di me e mi baciò la guancia.
-non stancarti troppo a lavoro - disse e poi entrò in bagno.
-ok - dissi e poi scesi le scale, uscii di casa e andai a lavoro.
Pov Justin
Uscii dal bagnio vestito e profumato, era ora di svegliare JJ e di passare una giornata padre figlio.
Andai verso la sua camera e lentamente aprii la porta, stava dormendo con la coperta finsotto il mento.
Mi avvicinai e iniziai a lasciargli piccoli baci su tutta la faccia, bisbigliando qualcosa si girò dall'altra parte.
Iniziai a fargli il solletico e finalmente aprì quei piccoli occhietti che mi avevano colpito dal primo momento che li avevo visti.
-buongiorno - dissi lasciandogli un bacio sul naso.
Attaccò le piccole braccia attorno al mio collo e mi trascinò vicino a lui sul letto, si mise con la testa sul mio petto e si accoccolò a me.
Lo abbracciai anche io e gli lascia un bacio tra i capelli.
-la mamma?-chiese con la vocina ancora assonnata.
-è a lavoro, ma tornerà presto - dissi accarezzandogli la piccola guancia.
-allora, ti va di passare una giornata solo io e te?-dissi prendendolo in braccio, lo portai in bagno e iniziai a far scorrere l'acqua della vasca.
-siii!!!-iniziò a battere le mani.
Appena l'acqua raggiunse la giusta temperatura, spogliai JJ e lo immersi nell'acqua.
Non avevo mai lavato un bambino, se non per quelle volte che facevo il bagno a Jazzy o Jackson, ero alle prime armi. Mi chiedevo come Claudia avesse fatto a crescerlo così bene, anche essendo anche lei alle prime armi, senza nessuno accanto che l'aiutasse. Questo mi faceva capire quanto fosse forte quella ragazza, ormai una donna, e a quanto la amassi incondizionatamente.
-voglio la paperella-disse indicando la piccola paperella in gomma sul lavandino, la presi e gliela passai.
Iniziò a giocare e schizzare acqua dappertutto, non sapevo descrivere la bellezza di mio figlio, era qualcosa di unico.
Ovvio che uno direbbe "ovviamente, perchè é tuo figlio"
E si forse era così, ma se non fossi stato suo padre sarebbe stato comunque un bellissimo bambino, un bambino nato dal nostro amore e non potrei mai pentirmene perchè io lo amo da morire e se dovessero allontanarsi ancora da me, io non so cosa farei, ma di sicuro so che senza di loro la mia vita farebbe uno schifo.
-ok, sei stato troppo tempo in acqua, è ora di uscire - lo presi e lo avvolsi un un asciugamano che era tre volte più grande di lui, lo portai sul letto e iniziai ad asciugarlo. Finito di asciugarlo, lo vestitii con una tuta e poi tornammo in bagno per asciugare i capelli.
Io ero un mago con i capelli, con un po di gel glieli tirai su ed ora era effettivamente la mia copia identica.
-andiamo a fare colazione al Mac Donald - gli dissi prendendolo in braccio e poi insieme uscimmo di casa dopo avere preso le chiavi e aver chiuso tutto, ci dirigemmo verso la macchina, salimmo e andammo al Mc Donald.
Dopo aver ordinato ci sedemmo in tavolo vicino ai giochi così appena finito di mangiare JJ andò a giocare e io mi rilassati a guardarlo ridere con altri bambini.
-come sono belli i bimbi da piccoli eh?-disse una voce alle mie spalle, mi girai e una donna sorrideva come me a guardare il proprio bambino giocare.
-si, molto - dissi tornando ad osservare JJ.
-è molto carino che tu passi un po di tempo con tuo fratello-disse sedendosi di fianco a me.
-bhè in realtà è mio figlio - dissi, lei fece una faccia stupita.
-scusami, ma sembri così giovane - disse in sua discolpa.
-ho 21 anni, sono giovane, ma amo lo stesso mio figlio - dissi dei sorrise annuendo.
-Certo, non ne dubito-disse
Guardai l'ora e vidi che erano già le 10 così chiamai JJ e insieme andammo al parco.
Subito corse verso le altalene e io lo seguii e lo aiuta a salire sull'altalena.
Iniziai a spingere l'altalena e ogni volta che la facevo andare leggermente più in alto lui rideva.
-più in alto papà! - disse e lo mandai più in alto.
Poi facemmo lo scivolò insieme, lo slalom e tanti altri giochi insieme.
Tornati a casa cucina qualcosa di semplice per JJ e poi guardammo un po di tv.
Ringraziamo dio che mio figlio non guardasse cartoni dementi, ma almeno leggermente decenti.
Alla fine finimmo per guardare tutti i film del Re Leone, il mio cartone preferito da bambino.
Finito il film andammo in cortile e notai che c'era un campo da bascket, aveva proprio pensato a tutto la mia piccola.
-ti va di fare una partita a bascket?-dissi prendendo la palla sul fondo del campo, la feci roteare sul dito dito e lui mi guardò stupito.
-come fai?! Anche il no voglio imparare - disse tirandomi la maglietta, mi abbassai al suo livello e gli scompigliai i capelli.
-imparerai con il tempo - gli dissi e poi iniziai a fare qualche palleggio.
-che cosa si vince?-prese la palla dalle mie mani.
-un bacio dalla mamma quando torna. Ci stai?-gli porsi la mano che lui strinse poco dopo.
-ok-
Iniziammo a giocare e ad ogni canestro lo sollevato per farlo tirare e devo dire che il ragazzo aveva una buona mira, gli avrei insegnato tante cose.
Sentimmo il rumore di un motore spegnersi e poi la portiera sbattere, ci scambiamo uno sguardo e corremmo in casa.
-sono a casa - Claudia entrò e posò la borsa e le chiavi sul tavolo, ci buttammo addosso a lei che sorpresa quasi cadde, ma poi scoppiò a ridere.
-non pensavo vi mancasse così tanto - disse prendendo in braccio JJ, poi mi abbracciò e mi lasciò un piccolo bacio a fior di labbra, a me questo non bastava.
Dopo che posò a terra JJ la presi per i fianchi e iniziai a baciarla intensamente, mi era mancato quel sapore che nessuno aveva sulle labbra, se non lei.
Quando ci staccammo mi guardò negli occhi era mi accarezzò una guancia, mi lasciai andare sotto il suo tocco, come mi era mancata lei non mi sarebbe potuto mancare nient'altro.
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Ciao, vi prego non uccidentemi.
Lo so, sto aggiornando dopo un mese con questo schifo di capitolo è lo so che ora voi mi starete odiando, ma ultimamente sono molto impegnata sia a scuola che con gli altri impegni che ho, poi dovete considerare che sto scrivendo anche un'altra fanfic quindi....
Vi è piaciuto il capitolo? È abbastanza lungo? Vi piace il Justin tenerone e padre modello?
Il mio amore è a Roma a girare il video di Where are ü now e sta girando anche per una parte in Zoolander 2 il film, io venerdì vado a Roma solo per vederlo chi viene con me? Io ci vado davvero.
P.s. scusate se ci sono errori non ho ricontrollato.


love me again Where stories live. Discover now