Not today

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Ed eccoci qui, seduti comodamente sui sedili dell'aereo mentre ci avviciniamo sempre maggiormente al Canada. Come mi manca il freddo, la neve, i paesaggi imbiancati e candidi..
JJ non ha la più pallida idea di cosa sia la neve, certo in California è raro che cada qualche fiocco di neve, anche se a volte è capitato, ma mai all'altezza del Canada.
Justin aveva la testa appoggiata sulla mia spalla sinistra, gli occhi chiusi e il respiro leggero. Era riuscito ad addormentarsi quasi subito dopo aver trovato il nostro posto a sedere. JJ stava guardando fuori e spesso lo sentivo parlare tra se e se in quanto secondo lui le nuvole assumevano una forma diversa in pochissimo tempo. Prima di partire avevo detto Jason che li avremmo re incontrato nonna Pattie con Jaxon, Jazzy e nonno Jeremy; era entusiasta all'idea e insieme siamo andati a comprare dei regali per tutta la famiglia divertendoci da matti.

Un leggero movimento dell'aereo mi fece capire che stavamo per atterrare, mentre JJ indicava felice fuori dal finestrino continuando a dire terra, terra.
Contro voglia dovetti svegliare Justin, quando aprì gli occhi sembrava leggermente spaesato, ma quando mise a fuoco un bellissimo sorriso si fece spazio sul suo volto.

"Siamo arrivati, amore." Gli baciai la guancia dolcemente e dopo un lungo respiro, mi alzai e a mio seguito Justin e JJ.

Aperti i portelloni, mi precipitai giù dalle scalette e dopo aver toccato finalmente terra potei finalmente dire di essere viva per una seconda volta, il Canada mi era mancato come l'ossigeno.
Guardai verso l'alto e vidi che Justin stava cercando di abbottonare il più possibile la giacca di Jason, quasi a soffocarlo poverino; scesero mano nella mano, a passi lenti e precisi, ogni scalino e credo che Justin stesse insegnando a JJ come si contava.

L'aria natalizia era tra noi, tutte le strade della città erano illuminate con alberi natalizi e addobbi, i bambini correvano buttandosi palle di neve enormi sulle spalle o in faccia ed era tutto così diverso dalla California. Il fruscio dei giacconi pesanti, lo sfregare delle mani coperte dai guanti di lana, il rumore ovattato della neve che veniva schiacciata dagli scarponi, mi facevano venire la pelle d'oca, ero a casa.

"Mamma, la neve!" Jason iniziò a correre intorno a me e Justin con un pugnetto di neve tra le mani. Era divertente il modo in cui la guardava sorridente ed era altrettanto divertente vederlo lottare con il freddo senza scampo dell'inverno canadese tra le sue mani, spostava la neve da una mano all'altra continuando a gridare che era fredda, freddissima.

"Amore, devi usare i guanti. Ecco, tieni i miei." Gli diedi i miei guanti e dopo esserseli infilati, tornò a giocare sereno.

"Ah non posso credere di essere di nuovo a casa." Il braccio di Justin si posò sulle mie spalle cingendomi completamente e avvicinandomi al suo petto, mi diede un leggero bacio sulla fronte e poi lasciò la testa rivolta verso l'alto così la neve gli si posò sul viso.

"Sei ancora un bambino." Lo presi in giro, ridacchiando. Gli avvolsi maggiormente la sciarpa al collo e gli diedi un piccolo bacio a stampo.

"Non sono un bambino, mi è solo mancato molto questo posto." Mise le mani ai lati del mio viso e mi osservò, sorrisi, lo fece anche lui.

"Anche a me è mancato molto." Mi misi in punta di piedi per bacialo ancora, ma questa volta si scansò.

"Ehi!" Gli colpii il petto con un pugno scherzoso.

"Niente vischio, niente bacio." Mi fece la linguaccia e corse verso JJ.
Eravamo in un parco, una piccola fermata prima di andare a casa di Pattie e vedere Justin e JJ giocare mi ricordò quella volta in cui pensai ad un eventuale lieto fine con lui e a quanto pare si era avverato. Accarezzai inconsciamente la pancia, senza farmi vedere da Justin.

"Farai parte del nostro lieto fine." Sussurrai al piccolo che portavo dentro, l'amore non è mai abbastanza.

"Ciao cara." Un caldo e familiare abbraccio di Pattie mi scaldò fino a dentro le ossa. Le sorrisi.

"Ciao mamma." Mi aveva praticamente obbligato a iniziare a chiamarla così, io non volevo di certo darle un dispiacere e poi non era poi così male avere una mamma buona come lei.

"Justin, tesoro mio!" Dopo essersi buttata su suo figlio a braccia aperte, lo riempì di baci e lo stritolò come se non ci fosse stato un domani.

"Mi sei mancato moltissimo." Continuò poi dopo essersi staccata e ricomposta.

"Anche tu mi sei mancata moltissimo, mamma." Justin la strinse nuovamente in un abbraccio, poi la lasciò andare.

"E il mio bellissimo nipotino, dov'è? Dove lo avete nascosto?" Fece finta di cercarlo, quando sapeva benissimo che JJ si trovava dietro la gamba di Justin, con un sorriso sul volto e una mano davanti alla bocca per evitare di farsi scoprire.

"Dove lo avete lasciato il mio nipotino preferito?" Fece finta di prendersela con noi e poi..

"Ah eccolo qui, il mio bimbo preferito!" JJ venne allo scoperto e Pattie lo prese subito in braccio riempiendolo di baci, poi si avviarono entrambi verso la cucina.

"Ti va di preparare i biscottini con la nonnina?" JJ battè le mani insieme e annuì sicuro.

"Entrate ragazzi! Non vorrete mica stare fuori tutto il giorno spero!" Urlò Pattie dalla cucina.

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⏰ Last updated: Jan 23, 2019 ⏰

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