Capitolo 8

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Nei due giorni successivi Strange mi mette a dura prova ma riesco a vedere qualche risultato, seppure minimo.
Finalmente gli altri sono tornati, la missione è andata a buon fine e sembra non esserci più traccia di mostri alieni...almeno per ora.
Quando scendono dal jet li aspetto insieme a Nick all'entrata e li saluto sorridendo.
"Ehi piccolina, come stai?" Chiede Sam premuroso. Gli rispondo con un semplice "meglio", salutando anche gli altri.
Ovviamente la mia attenzione è tutta su Steve che scende per ultimo. Quella uniforme gli sta divinamente. Per un attimo ricordo che tra poco più di dieci giorni potrei non essere più me stessa, quindi voglio sfruttarli per conoscere tutti meglio. Nonostante le divergenze iniziali, non mi sembrano male come squadra.
"Ehi!" Gli rispondo abbracciandolo.
"Ehi! Come ti senti?" Ricambia l'abbraccio stringendomi tra le sue forti e muscolose braccia.
"Bene! Sono pronta a stenderti di nuovo." Rido allegramente.
"Mmm, non ci conterei signorina. Potrei stenderti anche io." La sua voce è maliziosa al punto giusto.
Veniamo interrotti da qualcuno che tossisce alle nostre spalle. È il Doctor Strange.
"Devo andare, ci vediamo dopo, va bene?" Dico a Steve cercando di rassicurarlo.
"Dove vai?" Chiede curioso.
"Il Doctor Strange mi sta aiutando nella ripresa." Dico incamminandomi con il dottore e lasciando Steve più indietro.
"Non glielo hai detto?" Sussurra il dottore.
"No, non lo deve sapere nessuno." Dico fermamente.
***
Dopo due ore di strazio con il Doctor Strange, decido di voler andare da Steve.
Busso alla sua porta e mi ritrovo davanti uno Steve a petto nudo, appena uscito dalla doccia con solo un'asciugamano in vita.
"Oh posso passare un'altra volta." Dico leggermente imbarazzata alla vista del suo fisico perfetto.
"Tranquilla, se aspetti metto qualcosa addosso!" Annuisco leggermente con l'idea di volergli strappare qualsiasi cosa lui voglia indossare. Chiude la porta davanti a me e dopo 5 minuti mi riapre con addosso una t-shirt bianca aderente e un pantalone di tuta. Mi fa spazio per entrare nella sua stanza.
"Come stai?" Gli chiedo guardandolo.
"Bene e tu?" Mi sorride leggermente.
"Bene." Mento, a fin di bene però.
Mi avvicino piano e lo bacio con passione. Ricambia subito prendendomi in braccio delicatamente e poggiandomi sulla scrivania lì vicino. Si posiziona tra le mie gambe che avvolgo intorno al suo bacino per avvicinarlo di più a me. Spero di non dimenticare questi momenti così intensi e così intimi.
Gli sfilo la maglietta. Lo avevo detto che non c'era bisogno che si rivestisse. Mi slaccia piano la camicetta facendomi impazzire. Mi bacia il collo e poi il petto. Non è affatto rude, è così delicato, gentile..perfetto direi.
Mi prende di nuovo in braccio e mi poggia delicatamente sul letto sdraiandosi su di me.
"Alla fine ti ho messo a terra!" È ironico. Le sue parole mi fanno ridere. Guardandolo intensamente negli occhi gli slaccio i pantaloni che lui frettolosamente toglie, restando solo in boxer. Vista niente male da qui. Fa lo stesso con i miei pantaloni e la stessa fine fa il mio intimo e anche i suoi boxer. Entra in me piano, dolcemente. Man mano prende un ritmo regolare. Non si stacca mai dalle mie labbra e io lo attiro quanto più posso a me, mettendo le mie mani dietro la sua nuca e tirando leggermente i suoi capelli biondi.
Raggiungiamo insieme il culmine e per qualche secondo lui mi guarda. Mi lascia un ultimo bacio caldo sulle labbra per poi sdraiarsi al mio fianco.
Stende le coperte su di noi e restiamo abbracciati per un po'. Ho la testa poggiata sul suo petto e sento il suo cuore battere. Lui mi accarezza piano la schiena.
"La ferita mi sembra guarita." Chiede curioso.
Cavolo, ed ora cosa mi invento?
"Si, il Doctor Strange fa miracoli." Dico, sperando che lui non faccia altre domande o non si insospettisca.
"Va bene." Risponde semplicemente. Di sicuro sospetta qualcosa, Steve non è uno sciocco.
Così con lui a letto mi sento così rilassata, vorrei restare così per sempre.
"Sei perfetto." Gli dico tracciando dei cerchi sul suo petto.
"Merito del siero direi. Prima ero un ragazzo mingherlino, basso. Mi pestavano continuamente." Noto una vena di amarezza nel suo tono.
"Non intendevo fisicamente...almeno non solo." Ridacchio maliziosamente. Penso non ne avrò mai abbastanza di lui.
Gli bacio il petto poi il collo e poi le labbra.
Mi metto a cavalcioni su di lui, baciandolo con foga. Con le sue mani forti mi solleva per i fianchi per farmi scivolare di nuovo sulla sua lunghezza, facendomi ansimare, fino a raggiungere di nuovo il culmine insieme.
"Sei fantastica." Mi sussurra prima di lasciarmi un bacio dolce e veloce sulle labbra. Mi stendo di nuovo al suo fianco e ci guardiamo in silenzio negli occhi.
"Quando ti ho visto la prima volta ho pensato: "che bella ragazza". Poi quando hai iniziato a darci del filo da torcere in quella palestra, ho pensato che se ci avessi provato con te, mi avresti pestato di brutto." Ridacchia, facendo ridere anche me.
"Io vi conoscevo già, solo che ho preferito essere invisibile agli occhi del mondo. Ho passato un brutto periodo della mia vita e volevo solo la normalità. Studiare, trovare un lavoro..cose del genere. Ad essere sincera, però, questa vita non mi dispiace. È da egoisti non aiutare il mondo quando ne hai la possibilità." Gli accarezzo la guancia e lui bacia il palmo della mia mano.
"Sono contento di averti qui con noi...con me." Mi dà un leggero bacio sulle labbra e mi abbraccia.
Ci addormentiamo così, abbracciati e nudi; con il cuore pieno di amore, forse.

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