Capitolo 9

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I giorni passano in fretta, man mano io riesco ad avere sempre un maggiore controllo della mia mente. Nick mi ha chiesto di tenermi impegnata, allenandomi con tutti gli altri Avengers, per loro sarà una grande opportunità.
Ho legato parecchio con le ragazze del gruppo: Wanda, Natasha, Gamora e Nebula. In loro mi rispecchio molto e la cosa mi rende molto felice.
Entro in palestra e ci sono solo Natasha, Clint e Tony Stark.
"Buongiorno, allora siete pronti a farvi fare il culo anche oggi?" Dico sarcasticamente.
I tre mi guardano sorridendo.
"Prima o poi riuscirò a far cadere a terra quel bel culetto che ti porti dietro." Anche Tony è sarcastico e lui mi fa ridere. Il nostro rapporto all'inizio era piuttosto complicato, ma conoscendolo, mi sono ricreduta. È una brava persona, nonostante abbia un ego smisurato.
"Ehi, attento che Steve è geloso." Dice Natasha maliziosa.
"Nah, non sono cose da Steve. Steve è tipo la bontà fatta persona." Afferma Clint. In fondo ha ragione, non ho mai conosciuto una persona con una così grande bontà d'animo.
"Allora, basta con i giochetti. Siete pronti?" Dico seriamente, togliendo la felpa. Indosso solo una canotta e un pantalone di tuta.
"Ah, direi prontissimi." Afferma Stark ironicamente.
***
"Forza, colpiscimi." Consiglio a Clint per renderlo più forte.
"Lo sto facendo!!" Urla sfinito.
"Non abbastanza bene!" Lo rimprovero. Clint è in un bagno di sudore, io sembro essermi appena svegliata, fresca come una rosa.
"Okay, ora tocca a me." Natasha è corsa in suo aiuto. Lei forse è una dei pochi qui che riesce a darmi del filo da torcere.
"Bene." Sorrido maliziosamente alla mia nuova amica.
"Fatti sotto, stronzetta." Mi prende in giro la rossa. Con lei posso anche andarci giù pesante, è una tosta. Per un attimo mi mette a terra ma mi teletrasporto alle sue spalle e le tiro un calcio alla schiena, facendola cadere non molto delicatamente.
"Uno a zero per me!" Dico soddisfatta.
"Sei una macchina da guerra tu!" Afferma Clint ancora con il fiatone.
"Probabile! Sono stata addestrata per questo." Dico non più sorridendo, per un attimo ricordo quei due anni in quel seminterrato. Mi lasciavano senza mangiare per giorni se non obbedivo e non raggiungevo la perfezione. Riguardo ai miei poteri, loro mi hanno imprigionata proprio per questo. Volevano capire da dove venissero, ma alla fine io sono nata così. Sono sempre stati una parte di me, per questo Nick ha insistito per aiutarmi a fortificarli insieme al Doctor Strange e Wang.
"Ora tocca a me." Sento dire alle mie spalle da uno Steve in canotta e pantaloni di tuta. È così sexy quando dà gli ordini, quando è così serio. Mi toglie il fiato solo a guardarlo.
"Fatti sotto, Capitano. Non sarai risparmiato." Dico maliziosamente. Ricordando il fatto che in questi giorni passati non abbiamo fatto altro che sesso, in qualsiasi occasione possibile ma soprattutto ovunque, persino nel bosco dove andiamo a correre ogni mattina. È come se fossimo due poli opposti che si attraggono così fortemente da non riuscirsi più a separare. Qui al complesso tutti hanno notato il nostro feeling, ho accennato qualcosa alle ragazze che mi prendono continuamente in giro.
Sotto gli occhi dei tre io e Steve combattiamo senza stancarci, in fondo lui è un super soldato.
Ci alleniamo spesso insieme, ma non gli ho detto tutte le mie mosse segrete, altrimenti potrebbe battermi ad occhi chiusi. Riesco a schivare i suoi colpi e lui fa lo stesso con i miei. All'improvviso prendo una rincorsa, salto avvolgendo le mie gambe intorno al suo collo e con un movimento di schiena capovolgo entrambi, facendo ritrovare Steve proprio sotto di me. Sorrido soddisfatta dopo averlo sconfitto per l'ennesima volta. Veniamo però distratti da un cielo che all'improvviso diventa nero. Corriamo alla finestra per vedere cosa sta succedendo, è la navicella di mia madre. Migliaia di alieni scendono da quella navicella. Non c'è tempo, dobbiamo fermarli.
***
Ce la caviamo piuttosto bene, io cerco di fare il possibile per aiutare tutti. Solo quando vedo mia madre farsi spazio la raggiungo arrabbiata.
La colpisco con tutta la forza che ho in corpo ma sembra non essere abbastanza, perché mi prende per la gola e mi solleva.
"LASCIALA STARE!" Urla Steve impegnato a combattere con un mostro.
"Oh tesoro, ti sei fatto il fidanzatino." Dice con tanta cattiveria.
"JULIET! NON SEI PRONTA!" Sento dire da Strange, cavolo avevo dimenticato per un attimo il veleno che ho in circolo.
"Dovresti sapere che loro ti temono, più di qualsiasi altra cosa. Hanno paura di te! Il soldatino ti ha avvicinata solo per avere informazioni e per tenerti a bada!" Pronuncia queste parole piene di cattiveria e di rabbia.
"Non è vero!" Riesco a dire con un filo di voce, perché la sua stretta sulla mia gola diventa sempre più forte.
"Povera illusa. Ora vedrai!" Dice chiudendo gli occhi e facendo entrare delle immagini nella mia testa.

Steve, Stark, Natasha, Wanda, Thor e gli altri sono in cucina al complesso.
"Dobbiamo tenerla a bada. È pericolosa." Dice Natasha seriamente.
"Posso provare ad entrarle nella mente per capire che intenzioni ha!" Propone Wanda.
"Ottima idea! Non dobbiamo scatenare altri casini con lei, potrebbe chiamare mammina e distruggerci come insetti." Dice Stark gesticolando.
"Non sarà facile, lei è molto potente." Dice Steve, con le braccia incrociate.
"Oh, hai notato che lei ti fa gli occhi dolci?" Stark lo prende in giro.
"Già, è pazza di te fratello! Secondo me dovresti provarci!" Gli consiglia Thor ridendo divertito.
"Non le farò mai una cosa del genere." Steve è serio.
"Infatti non farai niente. Lei farà tutto il lavoro per te!" Afferma Natasha maliziosamente, poi continua: "a quel punto, la avremo in pugno."

Poi all'improvviso lo scenario cambia, vedo Steve baciare una bionda molto appassionatamente. Sento una fitta al cuore molto forte, non doveva farmi questo!

All'improvviso ritorno alla realtà, mia madre mi sorride compiaciuta tenendomi ancora sollevata e stringendo le sue dita alla mia esile gola.
"Resta con me, questo è il tuo posto." Dice guardandomi fissa negli occhi, io non riesco a non guardarla. All'improvviso la mia vista si offusca. L'ultima cosa che sento è Nick che urla un "NOOO!" e poi è come se ci fosse un BLACK OUT nel mio cervello.

Mi lascia andare e io mi inginocchio davanti a lei. Sento una forza maggiore e mi sento un'altra persona. I miei occhi si sono tinti di un blu scuro spaventoso.
"Alzati, figliola e ammira il tuo popolo!" Dice. Faccio ciò che mi comanda e mi alzo lentamente, girandomi verso il resto del pubblico che ci sta circondando: alieni, soldati zombie e un gruppo di piccoli uomini insignificanti che hanno saputo solo prendermi in giro.
Affianco mia madre soddisfatta, mentre il nostro esercito si inchina a noi, o meglio a me. Sento nelle mie vene un potere smisurato.
All'improvviso un uomo con un mantello rosso mi si piazza davanti.
"Juliet, cerca di opporti." Appena mi tocca lo faccio volare via da me, facendolo schiantare al suolo. Il mio ultimo sguardo è rivolto ad una persona che pensavo mi amasse, o almeno mi capisse. Lui mi guarda terrorizzato. Mia madre aveva ragione.
"Vieni figliola, torniamo a casa." Mette il suo braccio intorno alla mia schiena.
"Si, madre." Dico prima di voltarmi e di seguirla sulla navicella.
Da ora è guerra miei cari Avengers.

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