Change Your Ticket

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-Zayn-

Ero un coglione, lo ero davvero.

Un grandissimo emerito coglione.

Forse avevo esagerato, anzi sicuramente, ma credo fosse per lo più colpa di ciò che stava succedendo in quei giorni.

Ricordi che tornavano a galla e mi tenevano sveglio da ormai due giorni.

Provavo a dormire e rivivevo i momenti più brutti della mia vita.

Tutto era cominciato dopo aver cantato Little Things a Karen e io ne stavo uscendo pazzo.

Non ne avevo parlato con nessuno, anche se avrei dovuto per liberarmi e farmi aiutare. Ma ora dovevo risolvere quest'altro casino che avevo combinato. 

Vedendo la mia ragazza allontanarsi con la sua valigia mi risvegliai e feci per seguirla, prima però mi fermai davanti al biondo.

«Io, scusami davvero non so che mi è preso. Di solito non reagisco così è solo che tengo davvero a lei che in questo momento è l'unica cosa bella nella mia vita!»

Poi gli tesi la mano che lui non esitò ad afferrare e stringere.

«Malik ti tengo d'occhio, una sola cazzata e giuro vengo a cercarti a costo di girare tutta l'America!»

Sorrisi e dopo avergli lasciato una pacca sulla spalla raggiunsi Karen.

«Piccola.» Dissi afferrando le sue spalle e girandola verso di me.

«Scusa davvero ma io non sapevo che lui fosse gay! Si insomma mi sento davvero un idiota.»

Giuro che stava sorridendo.

«Okay, senti facciamo finta che non sia successo ma solo perché vi ho visti e soprattutto ti ho visto mentre ti scusavi con lui.

È stato carino da parte tua, sei dolce.»

Poi si alzò sulle punte e mi lasciò un bacio sulla guancia.

«Io non sono dolce!»

Eravamo sul jet di Liam, avevamo praticamente obbligato sua sorella a venire con noi anche se aveva provato a opporre resistenza.

Alla fine con qualche parola dolce di uno e qualche bacio da parte mia la avevamo distratta e la avevo caricata sulla mia spalla per poi appoggiarla sul divanetto di pelle morbido una volta a bordo.

Anche se eravamo in volo da ormai tre ore lei faceva ancora la finta arrabbiata perché a detta sua voleva prendere l'aereo normale e non voleva dover cambiare il suo biglietto.

E ora parlava solo con Liam che ogni tanto mi lanciava qualche occhiata dispiaciuta.

Me la stava chiaramente facendo pagare per la questione in aeroporto, mi era sembrato troppo semplice il modo in cui mi aveva perdonato senza nemmeno darmi un po' di filo da torcere.

L'unica cosa che potevo fare era rimanere calmo, le sarebbe passata o per lo meno lo speravo.

Passò ancora mezz'ora e quando alzai gli occhi dal mio telefono vidi Karen che dormiva appoggiata a Liam anche lui con gli occhi chiusi.

Lui non stava dormendo, lo conoscevo meglio di chiunque altro e sapevo per certo che Liam aveva una paura fottuta dell'aereo anche se non lo dava a vedere e quindi era sempre vigile. 

Infatti non appena gli appoggiai una mano sulla spalla lui aprì gli occhi.

«Posso stare un po' io qui con lei?» non ero sicuro avrebbe detto di si "se prometti che proverai a scusarti per bene si, lei non è arrabbiata comunque, solo è una ragazza dalle il tempo di sbollire" detto ciò sposto delicatamente la testa di Karen e mi lasciò il posto accanto a lei. Non appena mi sedetti lei istintivamente si strinse a me continuando a tenere gli occhi chiusi, io presi ad accarezzarle i capelli e lasciarle qualche leggero bacio sulla testa, non volevo svegliarla, sembrava un angioletto mentre dormiva, sarei stato fermo a guardarla per tutta la vita se avessi potuto, a studiare i suoi lineamenti e pensare che anche se stavamo insieme da poco ero davvero fortunato. Quel mese e mezzo era stato fantastico, ci eravamo visti quasi tutti i giorni, qualche volta dormito insieme, anche se dormito si fa per dire, e tutto questo senza che nessun paparazzo o fan ci scoprisse.

A un certo punto si strinse di più a me come se stesse sognando qualcosa di brutto, la visi strizzare gli occhi e poi d'improvviso aprirli. "Ehi stellina" quando si rese conto che non c'era più suo fratello accanto a lei ma il suo stupendo ragazzo si alzò un attimo dal mio petto, si guardò in torno e poi si strinse di nuovo a me tronando a dormire come se nulla fosse successo. Okay Liam aveva ragione le ragazze erano strane a volte. Almeno non ti ha urlato contro pensai, il che era positivo. 

"Zayn" sentii una voce dolce arrivare alle mie orecchie, poi le labbra di Karen si posarono sulle mie facendomi così aprire gli occhi. "Ben svegliato, siamo quasi arrivati, mancano soltanto tre ore" disse lei mentre si sistemava meglio sul divanetto, "da quanto sei sveglia?" lei sbadigliò, segno che aveva appena aperto gli occhi, lo faceva spesso la mattina assumendo ogni volta un aria tenerissima. "Dieci minuti credo, forse meno" appunto, "stavi sognando qualcosa prima... ma da come ti sei stretta a me non sembrava qualcosa di bello" ecco che subito cambiò espressione "se è per quello che è successo prima..." "non è per quello, sono solo preoccupata per i risultati dei test, non c'è l'ho con te, tranquillo Zee" odiavo quando mi chiamava così, mi sembrava che stesse chiamando una zebra, ma ogni volta che lo diceva le si illuminavano gli occhi come a un bambino e io diventavo la persona più felice del mondo, quindi andava bene così.

All for you  ||Z.M|| (Wattys 2022)Where stories live. Discover now