Unreleased

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Era passato all'incirca un mese da quella notte a casa mia in Italia.

Le cose tra me e il moro andavano alla grande se non per qualche litigata per che film guardare o per chi dovesse chiamare la pizzeria.

Ogni volta finivamo allo stesso modo, io sul divano e le sue mani ovunque sul mio corpo a farmi il solletico.

Liam c'è la aveva ancora con me per la mia strana idea sul fatto di voler aiutare il moro a risolvere con il suo amico ma non me la faceva pesare più di tanto.

Io non mi ero certo dimenticata della promessa che mi ero fatta e infatti avevo chiamato Lea e in quel esatto momento mi stavo dirigendo nel nostro bar preferito pronta a parlarle.

Appena arrivai la vidi seduta in un tavolo sulla terrazza, eravamo quasi a Maggio e il clima era sempre più piacevole nella grande mela.

Fece un cenno con il capo nella mia direzione e io mi tolsi gli occhiali da sole sedendomi di fronte a lei.

Era una ragazza molto alta, i suoi capelli bruni le ricadevano sulle spalle ed era sempre sorridente. Faceva la modella, avevamo lavorato insieme diverse volte ma ancora non avevo chiaro il motivo di intimità tra lei e il ragazzo per cui ero lì.

Nonostante questo non mi ero mai permessa di chiederle nulla e mi ero sempre solo limitata a scorrere le notizie del web.

«Ciao! Scusa il ritardo ho trovato traffico.»

Lei sorrise comprensiva, probabilmente abituata al trambusto delle strade newyorkesi.

«Non ti preoccupare ti capisco, cosa prendi?» Dopo aver ordinato due caffè al cameriere iniziammo a parlare come due normali amiche, e non accennai nulla in un primo momento.

«Così ora stai con Zayn Malik, adoro le sue canzoni! Un mio amico le ascolta in continuazione, strano però che non abbia visto nessuna foto o notizia su di voi.»

Le mie labbra si piegarono istintivamente in un sorriso al sentire il nome del moro

«Già ormai da un paio di mesi, ma preferiamo tenerci alla larga dai riflettori per il momento. Aspetta come hai detto?»

Fu solo in quel momento ripensando alle sue parole che mi resi conto di ciò che aveva detto.

«Cosa? Delle foto?» Scossi prontamente la testa così lei capì.

«Oh, del mio amico che le ascolta in continuazione...forse non avrei dovuto dirlo, a lui non piace parlare di questa parte del suo passato. Fa tanto l'orgoglioso ma lo vedo chiaramente che gli manca il suo migliore amico.»

Bene avevamo due idioti che si mancavano a vicenda e piuttosto di ammetterlo preferivano soffrire.

«Come lo conosci?» Non riuscii più a tenermela dentro quella domanda, la vidi arrossire e poi scuotere la testa.

«Lui, è complicato ecco. Non stiamo insieme però, se è quello che vuoi sapere. Viviamo nello stesso palazzo, i nostri appartamenti sono sullo stesso piano diciamo che siamo migliori amici.

Gli sono stata vicino quando stava crollando, anche se ho sempre saputo che io non bastavo.»

Una lacrima sfuggì al suo controllo. Se la asciugò velocemente e tornò a guardarmi.

Capii che era arrivato il momento di cucire le ferite, bisognava mettere insieme i pezzi e non ero la sola a pensarla così.

"Volevo parlarti di questo, della loro amicizia.

Zayn sta male come lui, ma recentemente è crollato. È stato orribile vederlo in quello stato, la prima volta è stata in Italia e poi quando siamo tornati qui le notti in cui restavo da lui lo sentivo svegliarsi nel sonno e urlare il suo nome.»

All for you  ||Z.M|| (Wattys 2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora