Capitolo 26

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Han quella sera aveva retto, stranamente, abbastanza bene l’alcool rimanendo così sufficientemente lucido.

“Minho non posso venire da te, te l’ho detto: domani devo stare in ufficio per le 11”
“E io ti ho detto che non c’è nessun problema. Sono pieno di smoking a casa”
“Minho” il biondo provò a richiamare nuovamente l’attenzione del fidanzato con un tono autoritario.
“Allora andiamo da te”
“Ah ti odio. Prosegui dritto poi gira a destra, la terza casa sulla sinistra è la mia” Han alzò gli occhi al cielo dando tutte le informazioni per raggiungere casa sua.
“Pff.. secondo te io non so dove abiti?”
Han girò lo sguardo, abbastanza scioccato dall’affermazione appena sentita.
“Minho!” gli tirò un leggero schiaffo sulla mano che aveva poggiato in precedenza sulla sua coscia facendo così scoppiare il ragazzo in una sonora risata.

Entrarono così in casa e si diressero nella camera del minore.
“Tu puoi mettere questi” gli lanciò un paio di pantaloni della tuta e una felpa nera “sta grande a me quindi dovresti entrarci”
“E chi ti dice che io mi voglia vestire” Han si ritrovò il fiato caldo di Minho sul collo.
Buttò la testa indietro, sulla sua spalla.
“L’ho dato per scontato” sussurrò socchiudendo gli occhi.
Pessima mossa

Han si ritrovò sul letto, steso sotto il maggiore e ricoperto da baci umidi, in una frazione di secondo. Gli sfilò la camicia, rompendo anche qualche bottone, poi i pantaloni insieme ai boxer.
Scopami” fu l’unica parola che uscì dalle labbra di Jisung e Minho lo trovò tremendamente sexy. Lasciò allora che le dita di Minho lo preparassero e non riuscì a non gemere a quella sensazione, così calda e bella, stringendo la spalla del maggiore con una mano.
“Ti prego Minho, di più”
E quando sentì spingere in lui il punto più sensibile dell’altro inarcò la schiena gemendo ad alta voce. Teneva le mani strette dietro il collo del ragazzo davanti a lui e il viso sepolto
nell’incavo del suo collo. Pregò di andare più forte e Minho sorrise nel sentire il suo ragazzo supplicare. Aumentando di ritmo prese anche a masturbare il biondo sotto di lui, che non durò molto. Venne premendo le sue unghie a fondo nel bicipite del maggiore, mentre quest’ultimo
continuò a spingere in lui finché non raggiunse il culmine.

Minho passò una mano fra i capelli sudati del biondo lasciandogli un bacio sulle labbra.
Cazzo” sussurrò poi uscendo da lui e buttandosi sul letto al suo fianco “ti amo”.

Play With Fire - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora