CAPITOLO 73

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Sentii un pizzichio vicino alla guancia e all'inizio non ci feci caso ma notando che si fece persistente aprii gli occhi e mi toccai la guancia parlottando qualcosa

"non volevo svegliarti" la voce di Draco fu la prima cosa che il mio udito percepí
"che stavi facendo?" ancora con la voce assonata mi girai verso di lui
"ti accarezzavo la guancia, non ti piace?"

"si, mi ero solo impressionata. Non ricordo che fossi rimasto a dormire qui"
"infatti sono arrivato qualche minuto fa, mi mancavi"

Quando diceva queste cose così dolci non lo riconoscevo quasi

"la prossima volta svegliami così ho più tempo per questo" lo baciai lentamente appoggiando le mie mani sulla sua faccia

"credimi... Lo farò"

Dopo varie coccole, con malavoglia ci alzammo.

Anche se volevamo restare a letto tutto il giorno non potevamo permettercelo.
Tra pochi giorni ci sarebbero stati i G.U.F.O e non ero mai stata in ansia per degli esami come questi .

Ma non ero solo io, ma tutti i ragazzi stavano studiando di piú e Theo era riuscito a recuperare molto grazie al nostro aiuto.

Qualche giorno dopo la festa nella mia camera, raccontai loro quanto successo quest'estate.
Erano sconvolti e molto tristi per me. Mi confortarono tanto però chiesi loro di non farmene più parlare o ricordare troppo di quell'evento e così fecero.
Ormai era passato quasi un anno ma il ricordo era presente ancora vivido nella mia mente e quando facevo incubi su questo, c'era Draco a rassicurarmi.

Anche se era stato difficile, mi sentivo molto neglio dopo aver detto la verità.
Non ci dovevano essere segreti tra noi.

Ritornando alla scuola facevamo meno lezioni del solito ma il tempo libero lo passavo per ripetere.

I miei genitori si aspettavano tutti eccellenti e avrei fatto di tutto per accontentarli.

Le prime lezioni passarono molto lentamente e solo in due di esse potei sedermi vicino al mio ragazzo.

Era teso e come me cercava di accontentare i suoi genitori.

Andammo a mangiare in Sala grande e questa volta mi sedetti al mio tavolo. La Umbridge da quando era diventata preside esigeva comportamenti piú dignitosi, o come diceva lei, e per questo non potevo sedermi al tavolo di un'altra Casa.

Quella donna era il male puro.
Ero venuta a sapere cosa stava facendo ai membri del club di Potter e non potevo credere che il Ministero permettesse una cosa simile, sempre che lo sappia.

Ero in biblioteca per cercare un po di pace quando un bambino, immagino del primo anno, attirò la mia attenzione
"scusi lei è Scarlet Burke?" mi domandò
"Si sono io, dimmi" gli dissi dolcemente
"Dra-Draco Malfoy la-la cerca nella sua stanza" balbettò un po' impaurito

Draco non ci sapeva fare con i bambini e non usava sempre modi docili con loro.

"grazie mille.... Ma calmati non ti farò del male " gli sorrisi io e dopo averlo visto calmarsi andai dal biondo.

Come il bambino mi aveva detto lo trovai nella mia stanza

"mi è arrivata una lettere e credo anche a te" esclamò preoccupato iniziando a girare per la stanza

"Draco stai bene?" gli chiesi ma non ottenni risposta.

Andai verso la scrivania e trovai la lettera.
Era da parte di mia madre. Non ci sentivamo da mesi e non credo fosse una coincidenza che fosse arrivata anche a Draco.

ɢɪᴠᴇ ᴍᴇ ʏᴏᴜʀ ʜᴀɴᴅ //𝕯𝖗𝖆𝖈𝖔 𝕸𝖆𝖑𝖋𝖔𝖞Where stories live. Discover now