CAPITOLO 88

136 13 0
                                    

Come le giornate alla villa, anche qui a scuola avevemo creato una routine giornaliera: sveglia, lezioni, armadio finché riuscivamo a tenere gli occhi aperti e compiti quando ci riuscivamo.

Ci distaccammo quasi completamente da Blaise, Pansy e Theo, notavo la delusione nei loro occhi ogni volta che rifiutavamo un loro invito.
Ero triste ma cercavo di non farlo a vedere, sia ai professori, che agli altri studenti.
Ora che si sapeva che sia mio padre e Lucius erano mangiamorte, avrebbe creato solo dubbi.
E quando la gente ha dubbi, cerca la verità in qualunque modo possibile. Ma non potevo permettere che questa venisse a galla.

L'unica persona a cui non riuscivo mentire era lui.
Notava che ogni giorno mi rattristivo e ero sempre piú agitata. Cercava di calmarmi e rassicurarmi dicendo che ogni cosa sarebbe andata bene e anche se era difficile, gli credevo, dovevo farlo.

Ormai l'inverno era arrivato e la neve imbiancava il territorio circostante. Faceva piú freddo del solito o forse era una mia impressione, forse perché tra poco avremo fatto la nostra prima mossa.

Piton ci aveva consegnato una scatola proveniente da Narcissa e anche se non sapeva di cosa si trattava, noi eravamo al corrente.

Avremo dato la collana maledetta a una persona che l'avrebbe poi consegnata a Silente.
Questo però includeva l'uso della maledizione imperious, la maledizione che ti permette di controllare le persone, gli animali, qualunque essere vivente.

Puoi farlo suicidare o uccidere, hai la sua intera vita in mano.

Non avevamo ancora deciso chi l'avrebbe lanciata però sapevamo che sarebbe stato sicuro e che al ministero non le avrebbero intercettate.

Il primo passo era quello di arrivare a Hogsmade e piú precisamente ai tre manici di scopa.
Lí c'era molto movimento e nessuno avrebbe notato le nostre azioni. Nessuno avrebbe notato noi.
______________________________________

Ci sedemmo a un tavolo e cercammo la nostra vittima.
Guardammo intorno a noi e da un lato c'era Ginny Weasley con Dean Thomas, entrambi troppo svegli, soprattutto la Weasley. Avrebbe capito l'inganno.
Da un altro lato si trovavano Ron, Hermione e Harry. Anche loro non erano un opzione.

Mentre continuavamo a guardare le possibili pedine si avvicinò a noi il professor Lumacorno molto sorridente

"ragazzi che vi porta ai manici di scopa?"
"prendiamo una burrobirra " risposi cercando di non dare nell'occhio e quindi con tono calmo e sorridente anche se dentro stavo morendo di paura.
"bene bene... volevo dirvi che organizzerò delle cene intime per degli studenti selezionati e voi siete invitati. Se volete ovviamente"

"aspetteremo un suo invito... le faremo sapere " risposi sempre io dato che Draco continuava a guardare in giro.
"mi fa piacere. Ora se non vi dispiace me ne vado" e con questa frase se ne andò lasciandoci di nuovo soli.

Entrarono nel locale due ragazze, entrambe Grifondoro. Lo potevo notare dal colore delle loro sciarpe.
Si sedettero a un tavolo non troppo distante dal nostro e ordinarono qualcosa quasi subito.

"quella a sinistra è perfetta" Draco si appoggiò allo schienale del divanetto.
"Katie Bell è abbastanza ingenua. E poi è una Grifondoro, darebbero mai la colpa a loro?" mi informò il ragazzo girando la testa verso di me.
Annuii prima più esitate e poi decisa. "bene... appena andrà in bagno la seguirò "
Mi era venuta un'idea azzardata e poteva funzionare.

"aspetta. Perché tu?"chiese con tono severo.
"è piú probabile che una ragazza vada in bagno e poi non darò sospetti" risposi decisa.
"sei sicura? Noi possiamo trovare un-"
"Si Draco sono sicura... infondo meglio questo che l'altro modo"
Lui si limitò ad annuire capendo a cosa mi riferissi.

La mia mano tremava, la mia gamba si muoveva sotto il tavolo mentre aspettavo il momento giusto.
Draco mi calmò posando le sue mani sulle mie e lasciandomi sguardi di fiducia e coraggio.

La ragazza, come programmato, non tardò ad andare in bagno e io poco dopo la seguii in seguito a delle avvertenze da parte del ragazzo.

Arrivai e la aspettai fuori alla porta in modo che non mi vedesse.

Mi ero esercitata con Bellatrix anche con questa maledizione, usavamo poveri animali come cavie mentre per imparare a respingere questo incantesimi la cavia ero io. Naturalmente imparai abbastanza velocemente ma non pensavo che mi sarebbe mai servita, eppure eccomi qui.

Non pensavo che mai tutto questo potesse succedere, che io potessi fare una cosa del genere.

Katie aprí la porta e prima che uscisse dal bagno le lanciai l'incantesimo

"imperio"

Subito si bloccò e capii che ci ero riuscita.
Le sistemai la scatola in mezzo alle mani e poi le diedi gli ordini

"dovrai dare questa scatola al Professor Silente una volta che sarai ad Hogwarts. Non dovrai parlarne con nessuno e non farti vedere mentre la sistemi. Quando uscirai dal suo ufficio non ti ricorderai niente e penserai che sia stato solo un sogno. Ricordati devi darla solo a Silente"

La ragazza sotto incantesimo annuí e io uscii dal bagno andando verso Draco che mi stava aspettando agitatamente.

"andiamo" dissi e dopo aver lasciato i soldi sul tavolo, uscimmo insieme dal negozio notando lo sguardo di Potter spostarsi verso di noi.

Prendemmo la strada piú lunga per tornare a scuola, piú isolata e non parlai finché non fu Draco a pormi una domanda.

"come stai?" mi poggiò il braccio sulla mia spalla.
Io deglutii non riuscendo a trovare la voce per rispondere "bene... spero solo che funzioni "
"funzionerà. Cosa può andare storto?"

Io annuii debolmente abbassando lo sguardo ma lui mi prese il mento con le dita e lo ha alzato per far incontrare i nostri occhi come due calamite .

Le sue labbra si sono permute sulle mie che in quel momento tanto freddo, mi riscaldarono.
Anche con il ghiaccio le sue labbra erano morbide a avevano lo stesso sapore di menta. Era un bacio così sensuale e dolce, uno dei più belli.

Era piú di un bacio per tranquillizzarmi, era per farci capire che c'era speranza

"come ti sei sentita? Se ne vuoi parlare" mi domandò vedendomi molto silenziosa durante il viaggio di ritorno.
"non lo so...mi sentivo strana. Una cosa è farlo con degli animali e una cosa è con gli umani.
Sai per un momento non sono stata in me ed è come se quel potere avesse preso il sopravvento. Fortunatamente non è successo ed è grazie a tua zia se mi so controllare con questi incantesimi " gli risposi sempre con voce bassa e tenendo il mio sguardo ai miei piedi che lasciavano impronte sulla neve.

"va bene. L'importante è che tu stia meglio però non chiamarla mia zia... mi da fastidio "
"hai ragione, scusami. In fondo neanche io dovrei chiamare piú Marie mamma" ripensai alle sue parole di quest'estate.
"ancora non avete risolto? "
"no e poi lei dovrebbe scusarsi con me. Non il contrario. Ha offeso me e ha offeso te nessuno offende il mio ragazzo" dissi accenando un briciolo di rabbia all'ultima frase.

"amo il tuo lato cattivo "
"solo quello? " chiesi con un sorriso furbo e in attimo mi ritrovai attaccata a un albero.
"amo tutti i tuoi lati... vuoi che te li faccia vedere o toccare? " mi sussurrò all'orecchio con un tono sensuale e pervertito.

"mi piacerebbe tantissimo" lo stuzzicai e corremmo dentro
Hogwarts fino alla mia stanza chiudendoci lí dentro per un bel po, ignari di quello che stava succedendo là fuori.

ɢɪᴠᴇ ᴍᴇ ʏᴏᴜʀ ʜᴀɴᴅ //𝕯𝖗𝖆𝖈𝖔 𝕸𝖆𝖑𝖋𝖔𝖞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora