16. Speranza

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Due settimana dopo:
Ormai Lando sapeva tutto. Tutto quanto.
Ma non ci sentivamo da circa due settimane e il solo pensiero che domani lo avrei rivisto per il gran premio, mi mandava in paranoia; avevo paura che il discorso sul mio stato salutare ci avrebbe fatto litigare o allontanare.
La scuderia McLaren prese un nuovo ingegnere di pista perchè anche se ero stata molto brava e mi tocca ammetterlo, non facevano per me i calcoli: io volevo stare su quelle monoposto a rischiare la vita se necessario.
Mi capireste se i vostri giorni fossero contati.
Così me ne stavo nel prato dove i tifosi gridavano, ridevano, piangevano, esultavano durante i gran premi; a fissare il circuito. Per ore intere.
"Hey Hopy!"
"Ciao papà." Risposi soltanto io
"Mamma mia che felicità. Senti ma sei sicura di non voler chiamare Lando? Magari vi sentite per andare a mangiare qualcosa...anche agli allenamenti non era più lo stesso...mi spieghi cosa è successo?"
Rimasi in silenzio e poi Zak ricominciò a parlare
"Okay ho capito non ne vuoi parlare. So solo che ora dobbiamo andare all'ospedale a fare la visita e dopo partiremo per il Gran Premio del Bahrein così ti distrarrai un po' va bene?"
Acconsentì senza dire nulla però

~~~

Arrivati in ospedale trovai Jonathan che mi visitò: mi fecero una tac con il liquido di contrasto e quando finimmo tutto lo vidi avvicinarsi a noi con un aria un po' preoccupata.
"Dovrei parlarvi riguardo alla....ehm....operazione" disse poi
"Operazione? Quale operazione mi scusi?" Disse poi mio padre spaventato
"Oh...Hope non glielo hai ancora detto?"
"Detto cosa?" Insistì Zak
"Pa, ascolta. Sono grande abbastanza per venire qui da sola, ormai ho diciotto anni..." non mi lasciò finire la frase che subito sbraitó: "non mi importa Hope Brown di quanti anni tu abbia, perchè tenendo me e tua madre all'oscuro di tutto ne hai dimostrati cinque!" Non mi chiamava mai per nome, questo voleva dire che era parecchio incazzato.
"Non è colpa mia se non mi chiedete mai come vanno le visite!" Cercai di difendermi io
"Cosa?? Non ti chiediamo mai come vanno le visite? Hope ma se ogni volta che te lo chiediamo ti arrabbi perchè dovremmo 'lasciarti in pace!!!' "
"Vi lascio soli.." sussurrò Jonathan, gli sorrisi dopodiché si allontanò
"Hope..." il tono di mio padre non sembrava più arrabbiato, ma piuttosto triste e preoccupato. "Non voglio litigare con te in un periodo così...difficile ecco." Lo abbracciai stretto a me e avvicinandomi gli sussurrai all'orecchio: "neanche io voglio litigare con te pa!"
"Promettimi però che non mi terrai all'oscuro di quello che ti sta succedendo." Si staccò leggermente da me e guardandomi negli occhi aggiunse: "come ai vecchi tempi in cui ci raccontavamo tutto. Non voglio perdere la mia Hopy sempre felice." Una lacrima mi scorse lungo il viso ma quando vidi tornare Jonathan, in fretta me la asciugai.
"Allora, la situazione è che io sono disposto ad operare una seconda volta la nostra Hope. Questa volta però l'operazione richiederà più tempo siccome è leggermente più complessa." Queste parole mi colpirono, come coltellate al mio cuore
"Se può salvare nostra figlia, la prego Jonathan, salvi Hope. È un eccellente medico e, parlo a nome anche della mia famiglia, noi riponiamo tutta la nostra fiducia in lei."
"Grazie mille mr. Brown. Non le posso promettere nulla ma io per Hope farei di tutto."
Mi appoggiò una mano sulla spalla e mi sorrise amaramente: in fondo sapeva anche lui che le probabilità di farcele erano minime.

~~~

"Hey Hopeeee!" Sentii gridare mio padre dal piano di sotto
"Cosa c'è?"
"Sei pronta? Dobbiamo partire!"
"Arrivooo!"
Ero in camera mia da due ore a cercare di fare la valigia, eppure c'era qualcosa di strano; ora che sapevo che ero in una posizione critica con la mia malattia non volevo lasciare casa mia. Forse avevo paura che un altra crisi non mi avrebbe più permesso di vedere questo luogo a cui tengo molto.
Chiusi la valigia con un movimento meccanico e mi fiondai giù da basso dove mi aspettavano i miei genitori e i miei fratelli.
Dopo averli salutati tutti salì sulla macchina di mio padre dirigendoci verso l'aeroporto.
"Allora che ne pensi del nostro nuovo jet?"
"Beh non è niente male" dissi salendo sul nuovo jet di mio padre e guardandomi tutto intorno
"Hey Zak!" Sentì poi all'improvviso. Non volevo crederci..."Norris..." sussurrai
Era appena salito sul nostro jet e vedendomi mi salutò un po' imbarazzato: "Ciao anche a te Hop"
Lo salutai con un cenno del capo per poi sedermi su un sedile totalmente a caso e mai mi sarei aspettata che si sarebbe venuto a sedere proprio nel sedile di fianco al mio.
Ma io dico, ci sono tanti sedili perchè devi venire qui?
"Tuo padre mi ha detto che oggi siete andati all'ospedale..."
Annuii continuando a guardare fuori dal finestrino e solo dopo una lunga pausa decisi di parlargli: "senti,...io non so quanto mi resta. Cioè, detto così so che può sembrare una cazzata ma il mio medico ha deciso di operarmi ma sta a me scegliere: o aspetto che il mio cervello vada a puttane col tempo, ma non sarei più la Hope che conoscete, oppure mi faccio operare. Un operazione tanto pericolosa quanto ottimale se va a buon fine. Mi capisci? Io non volevo allontanarmi da te Lando...non l'ho mai voluto ma è meglio se non ti affezioni a me."
"È troppo tardi. Io sono ossessionato da te Hope Brown." Detto ciò appoggiò la sua testa sulla mia spalla e le nostre mani, come calamite, si cercarono fondendosi l'una con l'altra e poi lo sentii sussurrare: "Hope...tu sei speranza, ricordatelo."

Salve.
So che questi capitoli sono un po' sad ma ho in mente un finale che vi lascerà TOTALMENTE a bocca aperta :0 e quindi ho bisogno di un po' di drama.
Byee🤍

La speranza dei sogni ~Lando Norris~Where stories live. Discover now