Una storia nata dalla mente di una ragazza che ogni mattina per tre mesi, sul pullman che la stava portando a scuola, ha deciso di regalarsi del tempo per mettere per iscritto un sogno che ormai da tempo le riempiva la mente.
Non so se è vero, ma di...
Mi trovavo in uno stand di fianco al circuito ad intrattenere un gruppo di bambini insegnandoli ad usare un simulatore di guida. Era bellissimo stare lì in mezzo a quei piccoli pazzerelli che impazzivano ad ogni cosa gli facessi toccare o vedere. Notavo in loro una luce particolare: quella della passione. Anche dai miei occhi un tempo sgorgava la luce della passione e la sete del sapere ancora di più riguardo a questo sport, ma poi, quando mi hanno detto che non potevo più tornare su una vettura, (o meglio non in gara) per via della mia malattia e che sarei stata un pericolo non solo per me stessa, ma anche per gli altri piloti; è come se tutto mi fosse crollato addosso. Vedere il sogno di una vita abbandonarti così all'improvviso è un trauma che non penso mi lascerò mai alle spalle. Finito il corso per i bambini andai sulla pit lane e da lì osservai l'andamento del Q1. "Hope!" Mi salutò mio padre scompigliandomi i capelli "Ciao pa! Come procedono le qualifiche?" "Molto bene per Carlos, Lando invece non so...sembra distratto. Sai cosa gli sta succedendo? Avete fatto pace no?" "Certo...però in effetti ultimamente è diverso. Si perde a fissare il vuoto e non sorride quasi più. Gli parlerò più tardi." Mio padre annuì e tornò a fissare i monitor parlando talvolta con i piloti tramite le grandi cuffie."
Dopo le qualifiche: "Hey Lando! Aspetta posso parlarti?" Si tolse il casco, si slaccio la tuta fino in vita e solo dopo mi rivolse lo sguardo. Aveva il viso pieno di goccioline di sudore e i capelli tutti per aria, ed era così bello che non potevo credere che avesse scelto proprio me, tra tutte le ragazze possibili lui voleva me. I suoi occhi non erano più quelli di un tempo; non quelli della prima volta che ho incrociato il suo sguardo. Ora erano spenti e avevano una sfumatura di malinconia che non gli si addiceva "Come stai?" Gli sussurrai accarezzandogli il viso ignorando il sudore "Bene." Rispose freddo, dopodiché prese la borraccia e iniziò a bere cercando di sistemarsi il ciuffo così afferrai la sua mano e lo trascinai fino a bordo pista dove si intravedeva il tramonto. "So perchè ti senti così ma credimi se ti dico che così sto ancora più male. Tu sei un ragazzo solare e vederti in questo stati mi devasta." "Allora come dovrei stare? Cosa dovrei fare? Ridere sapendo che la ragazza che amo sta per..." "Sta per, cosa Lando? Dai avanti dillo. Dillo cazzo così capirai che devi arrenderti a questa situazione" "Io non c'è la faccio. Tutti pensano che sia sempre sorridente ma la verità è che mi affeziono molto alle persone e la mia paura più grande è perderle." "Concentrati sul presente Lando, altrimenti quando tutto questo sarà finito non avrai nessun ricordo bello, ma solo il rimorso di non aver passato gli ultimi mesi nel modo giusto con la persona che ami. Sai che cosa dico sempre? È meglio avere rimpianti che rimorsi." Detto ciò mi prese il viso tra le mani e diede il via ad un lunghissimo bacio. Quel bacio che non dimentichi per il resto della tua vita perchè avviene nel momento e nel luogo esatto dove ti vorresti proprio trovare. Tornati in Holtel mi cambiai per la serata: volevo divertirmi e non pensare al quel fottutissimo futuro che mi attende.
Hope story:
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Arrivammo in un locale abbastanza grande ma dove comunque un sacco di gente continuava a bloccare sia me ma soprattutto Lando, Charles, Carlos e le rispettive fidanzate a chiederci selfie. Non bevvi molto, ma fu una di quelle serate che non dimentichi; ed era proprio quello di cui avevo bisogno. A rendere il tutto molto più indimenticabile furono Carlos Lando e Charles che decisero di mettersi a ballare in mezzo alla pista come dei perfetti imbecilli: ubriachi, con le camicie sbottonate e un sorriso che arrivava da una parte all'altra del viso. Vi lascio immaginare lo spettacolo Verso l'1:00 decidemmo di tornare in Hotel perchè il giorno dopo ci sarebbero state ancora le qualifiche e io dovevo completare il corso allo stand della McLaren. "Lando dai andiamo" "No...no aspettami un secondo ok?" "Dai Lando sono stanca" Inutile dire che non mi ascoltò, anzi si diresse verso il palco dove stava il dj che improvvisamente mise una canzone in sottofondo abbastanza malinconica neanche avesse fatto apposta, e poi Lando iniziò a parlare tramite un microfono e mi lasciò del tutto senza parole. "So cosa stai pensando, che sono ubriaco e sono scemo dalla testa ai piedi ma sai cosa? Okay forse avrò bevuto, forse sarò immaturo e anche un po' coglione a volte, ma io non ti perderò mai. Tutto quello che mi hai insegnato con un solo sguardo lo terrò sempre qui" e si indicò il cuore. "Non ho paura di quello che accadrà, voglio solo che prima che questo periodo di libertà che precede i momenti bui che affronteremo finisca, ecco io desidero che tu sappia quanti ti amo e quanto continuerò ad amarti." Poi buttò il microfono a terra e corse da me e io lo abbracciai "Cosa ne pensi?" Mi chiese lui "Che sei totalmente ubriaco, pazzo ma,...ti amo anche io Lando." "Menomale che ha funzionato, ora devo trovare un pass per la gara da dare al dj..." "No non ci credo, l'hai corrotto così?" Scoppiammo a ridere e dopo molto tempo mi riconobbi; riconobbi quella ragazza che rideva per qualsiasi cosa. Forse non doveva cambiare il mondo per farmi stare bene, dovevo solo conoscere questo benedetto ragazzo immaturo e completamente folle ma che mi aveva completamente rubato il cuore. <3
Hii :) Non ho nulla da dire in realtà. Solo fatemi sapere cosa ne pensate di questi capitoli perchè a me non convincono tanto ma ok...comunque anche io ho solo bisogno di un Landino nella mia vita 😩 Vabè non io che ogni volta dico: i prossimi capitoli non saranno tutti così sad 🤡 Vado, mi smaterializzo ciao🤍 P.s= pensavo di allegare le canzoni che mi hanno ispirato a scrivere i capitoli all'inizio così se volete potete accompagnare la lettura a delle songs :)
