Prologo

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Era quasi divertente il fatto che piovesse, sembrava quasi lo stereotipo di un funerale.
Gli ombrelli erano tutti scuri, qualcuno a fantasia scozzese, altri uniformi, poi c'era il suo: rosso acceso.
Poteva sembrare non adeguato alle circostanze, ma era stato il suo ultimo regalo per lei.
"In questa città piove sempre, quindi ecco a te l'oggetto più conteso dell'intero quartiere."
Aveva tirato fuori un ombrello nuovo fiammeggiante da un sacchetto del negozio all'angolo, quello del colombiano Ernesto, un quarantenne che faceva il filo a qualsiasi essere vagina-munito.
Però era un buon negozietto per comprare cianfrusaglie e cose varie che non si trovavano negli altri negozi.
Ringraziò sua madre per il pensiero mentre i becchini calavano la bara nella fossa umida e piena di fango.
Il sacerdote stava leggendo qualcosa dal suo libretto che fino a poco fa teneva sottobraccio, ma lei non sentiva nulla.
Era tutto ovattato, come le voci delle persone che le stavano facendo le condoglianze, avrebbe voluto solo poter aprire quella bara un'ultima volta, controllare che fosse veramente morta.
Però in cuor suo lo sapeva che sarebbe stato tutto inutile: sua madre ormai era due metri sotto terra, vestita con quell'abito blu che tanto le piaceva e la sua migliore collana d'oro ad adornarle il collo.
Al momento non le faceva tanto male, aveva già pianto per tre giorni di fila, ma una sua amica le aveva detto che il peggio sarebbe arrivato dopo: realizzare che sua madre era morta.
Sembrava una cosa scontata ma non capì il significato di quelle parole per altre due settimane.
Quando pensava di aver superato il lutto o di averlo accettato, il viso di sua madre tornava a farle visita in quel secondo prima del sonno.
Sorrideva e andava avanti, ma il vuoto le rimaneva, un vuoto che né suo padre né il suo ragazzo potevano riempire.
Come se non bastasse sarebbe iniziata la scuola, il suo ultimo anno prima di entrare al college, finalmente era una "senior", avrebbe fatto gli esami finali e...
E poi non lo sapeva.
Voleva andare al college, ma non sapeva che studi intraprendere.
L'anno precedente il suo tutor, il professore di Inglese, l'aveva aiutata molto, ma era andato in pensione lo scorso maggio, quindi avrebbe avuto un professore sconosciuto, che non la conosceva, come tutor.
La sera prima dell'inizio del nuovo anno scolastico uscì a cena con il Duncan, il suo ragazzo, che la portò a passeggio per la città cercando di farla svagare un po'.
Duncan la trattava sempre bene, era attento al suo umore, ai piccoli dettagli e lei l'amava con tutto il cuore.
Amava i suoi occhi color miele, i suoi capelli castano scuro e la sua fossetta sul mento.
Stavano insieme da quasi due anni, erano stati entrambi la prima volta di tutto dell'altro.
Primo appuntamento, primo bacio, prima volta a letto...
Si sentivano innamorati ed invincibili.
Ma dopo quella sera sarebbe cambiato tutto, perché nella vita di Nora Persephone Page entrò Robert Downey Jr in una calda mattinata di fine agosto.


Redamancy -R.D.J.-Where stories live. Discover now