Capitolo 2

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«Sei agitata?» è già da qualche ora che Valentina mi pone la stessa domanda e sto iniziando ad innervosirmi. Già c'è l'ansia che fa da sfondo e mi accompagna in qualsiasi cosa che io faccia, si mette anche lei e siamo apposto.

«No ma ti pare, è tutta impressione.» la guardo mentre mettiamo piede nell'enorme struttura.
«Vale, April! Finalmente siete qui!» Sam si avvicina a noi e manda Valentina negli spogliatoi per poi prendermi a braccetto e trasportarmi fino all'ingresso dei campetti maschili.
«Sam! L'hai portata! Sono Andrea piacere.» il coach allunga la mano che stringo accennando un sorriso.

«Bene, presentazione fatte, adesso posso lasciarla nelle tue mani.» afferma Samantha ed Andrea annuisce salutandola e intimando me di seguirlo.
Faccio ciò che mi dice con le gambe che continuano a tremare. Lo vedrò sicuramente, forse mi allenerò nel suo stesso campo, probabilmente non mi calcolerà.

Smetto di farmi mille problemi quando intravedo alcuni compagni di Daniel entrare negli spogliatoi.
«Bene April, qui puoi cambiarti tu, fai con comodo e poi raggiungi me e la squadra in campo.» annuisco alle sue parole e lo vedo scomparire. Mi guardo intorno e appoggio il borsone su una panchina osservando lo spogliatoio.

È bianco e triste a differenza di quello femminile che è dipinto di rosa e ci sono adesivi con il pallone da calcio sui muri.
Sospiro e mi cambio velocemente mandando un messaggio a Valentina che non risponde. Sicuramente sarà già in campo. Esco e molto lentamente raggiungo il mister che si trova già con il resto della squadra. Lo vedo, finalmente vedo il suo meraviglioso viso, i suoi bellissimi lineamenti mentre sorride con un suo compagno.

«Ragazzi, lei è April. Oggi si allenerà con noi! Ho chiesto a Sam di permetterle un giorno d'allenamento diverso dato che è la migliore del suo gruppo.» dichiara e solo adesso capisco il reale motivo di questo temporaneo trasferimento. Tutti, o meglio quasi tutti, mi salutano tranne Daniel. Mi guarda e non riesco a decifrare il suo sguardo, sembra quasi sia disturbato ad avermi qui.

Iniziamo a riscaldarci eseguendo tre giri completi attorno al campo. Faccio da apri fila e tutti i ragazzi mi seguono. «Daniel, mostri tu a April ciò che deve fare?» non appena il mister pronuncia quella frase, sia i miei che gli occhi di Daniel si incrociano. Sorride sghembo per un attimo e si concentra di nuovo su Andrea annuendo.

«Molto bene, Dylan, tu vieni con me.» indica un ragazzo moro che fa l'occhiolino a Daniel e si allontana con Andrea.
«Allora iniziamo?» è la prima volta che mi rivolge parola e sto per sentirmi realmente male. Annuisco incapace di dire o fare altro e prende un pallone per iniziare con un allenamento alquanto pesante rispetto a ciò che sono abituata a fare.
Passa l'ora e mezza e tutti quanti torniamo negli spogliatoi per lavarci e cambiarci. Il tempo di uscire dalla doccia, bussano alla porta.

«Abby sono io» sussurrano dietro il legno bianco e capisco, sia dal mio vero nome, sia riconoscendo la voce, che si tratta di Valentina.
Le permetto di entrare e lei segue ciò che le dico richiudendo la porta alle sue spalle.

«Daniel? Che mi dici di lui! Che ti ha detto?» domanda tutta eccitata e inizio a raccontarle tutto.
«Quindi mi stai dicendo che si è comportato da stronzo?» mi guarda cercando una risposta nel mio sguardo.

«No, proprio da stronzo no ma guardava i suoi compagni e ridacchiava. Sembrava
quasi mi stesse prendendo in giro.» rivelo mantenendo un tono di voce bassissimo. La mia amica mi guarda e mentre mi cambio inizia a sistemare la mia borsa con tutti gli oggetti che ho sparpagliato nello spogliatoio e che mi sono serviti per lavarmi.
Una volta pronta, la seguo e ci dirigiamo nei parcheggi pronte per tornare a casa.

«April!» una voce urla il mio nome così mi giro e ritrovo gli occhi chiari di Daniel che mi scrutano. Alzo la mano per salutarlo e continua a guardare fisso i miei occhi.

«Sei stata molto brava oggi, volevo congratularmi.» porge la mano che osservo con insicurezza. Ricevo una spallata da parte della mia amica così mi concentro nuovamente su di lui e gliela stringo.
«Grazie, comunque non ho fatto nulla di così eclatante.» mi giustifico semplicemente con la mano ancora stretta nella sua.

«Lo so ma volevo comunque farti i miei più sinceri complimenti. Ci si vede in giro.» e dopo avermi salutata e aver fatto un cenno a Valentina corre verso i suoi compagni.

«Ritorni tra noi?» scuoto la testa e annuisco alle parole di Vale per poi salire in macchina.
«Quanto è bello?» sussurro e nella mia mente le immagini di Daniel a rallentatore fanno da sfondo.
«Si ok andiamo a casa ora!» mette in moto e partiamo verso casa mia.

Arriviamo in poco tempo e la mia amica mi lascia davanti al cancello.
«Non entri?» le domando prendendo la borsa e guardandola scuotere la testa.
«Ci sentiamo questa sera, mamma mi ha mandato un messaggio e vuole che torni subito.» la saluto e mi dirigo alla porta.

«Famiglia sono a casa.» urlo non ricevendo alcuna risposta, così mi precipito in camera mia, poso il borsone nell'armadio e mi siedo al piano che, stranamente, ancora sta qui. Suono qualcosina e accompagno quelle dolci note con la mia voce.

«Sei bravissima tesoro.» la voce di mia madre mi fa scattare in piedi facendo cadere il portapenne per terra.
«Diamine.» raccolgo tutte le cose e noto mamma che si è già accomodata sul letto pronta a dirmi qualcosa. Mi guarda con i suoi occhioni blu e sta attenta ad ogni mio movimento.

«Dobbiamo parlare Abby» annuisco e la invito ad iniziare.
«Vedi, c'è una co....» purtroppo non riesce a concludere la frase che mio padre fa irruzione nella mia camera.

«Rosa! Cosa stavi facendo?» guarda mia madre con gli occhi spalancati e mi acciglio non capendo il comportamento di papà.
«Riccardo, lei deve saperlo.» continuano a parlare tra di loro mentre io non ci capisco più nulla.

«Qualcuno mi spiega cosa dovrei sapere?» domando mantenendo la calma e restando seduta alla scrivania.
I miei genitori si guardano e papà fa una smorfia alla mamma che abbassa gli occhi sconfitta.
«Stavamo pensando di organizzare una festa. Tutta per te tesoro.» sorride in modo forzato papà mentre mamma esce dalla mia camera. C'è qualcosa che certamente non quadra ma ho intenzione di tacere per il momento e scoprire qualcosa in più da sola. Se mi stanno nascondendo qualcosa di certo lo scoprirò.

🤍S. A.🖤
Buonasera lettori!
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento. Presto annuncerò una sorpresa, nel frattempo godetevi Daniel ed Abby❤️

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