Capitolo 3

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«Quindi mi stai dicendo che ieri i tuoi erano strani e che tuo padre se n'è uscito con la storia della festa?» Vale mi guarda ricapitolando, per la centesima volta, tutto ciò che già le ho detto.

«Si Vale si, non riesco proprio a capire il loro comportamento. Mia madre voleva dirmi qualcosa d'importante, glielo si leggeva in faccia ma papà l'ha bloccata prima che potesse terminare.» scuoto la testa mettendo entrambe le mani nei capelli.

A volte i miei genitori non riesco a comprenderli, un giorno sembra che tutto vada bene, l'altro invece tutto va a rotoli e mia madre soprattutto sembra strana. Spesso mi domando cosa ci sia che non va, se il problema principale sono io, se per loro è stato un peso crescermi, se magari c'è qualcosa che non so, vorrei capire tutto ciò ma nello stesso tempo ho timore nel chiedere.

«Il tuo silenzio non mi piace, c'è qualcosa che frulla nella tua testa.» Vale si siede al mio fianco e sospiro capendo che è inutile mentire, capisce sempre tutto e anche se provo a sorvolare lei ritorna sull'argomento fino a quando dalla mia bocca non esce ciò che desidera sentire.

«Tutto questo Vale, nient'altro.» la guardo sperando mi creda.
In realtà nella mia testa, oltre ai miei genitori, c'è lui, lui con i suoi sguardi, lui con il suo carisma, lui con i suoi modi altalenanti, insomma lui in tutte le sue forme.

«Daniel, so che pensi a lui amica mia è inutile.» abbasso gli occhi sulle mie mani, gioco con i bracciali che ho sui polsi e soprattutto con il ciondolo che mi regalarono i miei anni fa, ovvero le scarpette da calcio. Entrambi appoggiavano questa mia passione e volevano che esordissi nelle squadre italiane femminili più forti. Diciamo che ci sto lavorando, mi alleno tanto, do tutta me stessa e quando non sto in campo, mi dedico allo studio.

Vorrei diventare un medico. Salvare vite, quelle vite che magari rischiano di cadere a causa di incidenti stradali così come capitò ai miei tanti anni fa. Vorrei fare entrambe le cose, spero di riuscirci perché è una cosa a cui tengo moltissimo.

«Andiamo ad allenarci?» accarezza la mia schiena e poso la mia testa sulla sua spalla sospirando rumorosamente.

«Sam ci aspetta e se non ci sbrighiamo finiremo nei guai.» continua ridacchiando e fa sorridere anche me, così mi alzo e seguita dalla mia amica ci dirigiamo nei campetti. La prima cosa che cercano i miei occhi è la figura slanciata di Daniel, ma non riescono a trovarlo così mi concentro sulla mia allenatrice e sulle mie compagne. Alla fine delle due ore Sam mi si avvicina parlando al telefono.

La guardo e mi fa segno di attendere un attimo che vuole parlarmi. Una volta che riattacca impreca contro lo schermo e finalmente mi rivolge parola.
«Hai notato che Daniel è assente?» rivolgo lo sguardo all'altro lato del campo facendo finta di non essermene accorta.

«No sinceramente no...» mento e lei annuisce.
«Bene, te lo dico io, ha avuto un leggero infortunio al braccio, nulla che c'entri con il calcio ma non riesce a muoverlo così ha chiesto qualche giorno di riposo. Conoscendolo non si allenerà per niente e sabato i ragazzi avranno una partita importante che non potranno assolutamente perdere...» non riesco a capire dove vuole arrivare.

«Il punto è questo, dovresti andar da lui e farlo alzare dal letto. Insomma dovreste allenarvi insieme. Potresti farlo?» resto imbambolata rimuginando sulle ultime frasi. Vuole che io vada a casa di Daniel per allenarlo?
E come diavolo mi presento da lui? Che gli dico?
«April è semplice, prendi questo c'è scritto il suo indirizzo. Vacci ora, subito, fallo alzare dal letto o dal divano e parti con l'allenamento.» mi porge un foglietto e corre via lasciandomi imbambolata in mezzo al campo.

Valentina in lontananza mi vede e si precipita da me.
«Che voleva Sam?» le porgo il biglietto con su scritta la via e le confesso che si tratta dell'indirizzo di Daniel.
«Cavolo ragazza! Vacci subito. Prendi le tue cose e muovi il culo. Ti accompagno io.» è felicissima, molto più di me che invece me ne sto ancora con gli occhi sul bigliettino incredula di ciò che è appena successo. In poco tempo, senza rendermene conto, saliamo in macchina e Vale imposta il navigatore con la via di Daniel.

«Sono nervosa, e se mi manda via?» mordo una pellicina nel pollice e mi rendo conto effettivamente di quanto sia in ansia.
«Ma che ti manda via, vuoi calmarti Abby?» presta un attimo attenzione a me per poi rivolgere gli occhi alla strada e concentrarsi.
Annuisco anche se non può vedermi e cerco di sconnettere il cervello per qualche minuto.

Chiudo gli occhi concentrandomi solo ed esclusivamente sulla musica reggaeton che trasmette una delle varie stazioni locali.
«Abby, siamo arrivate! Dovrebbe essere questa la casa.» la mia amica mi scuote e riapro le palpebre trovando di fronte una villetta blu e bianca. Prendo nuovamente il bigliettino ed il numero segnato corrisponde perfettamente a quello affisso vicino al cancello.

«Si è questa.» sussurro, prendo un grosso sospiro e mi convinco a scendere dall'auto. «Buona fortuna!» urla e la ringrazio con il capo mentre la vedo fare retromarcia e scomparire. Pian piano mi dirigo al citofono e dopo mille ripensamenti, mi convinco a suonare. Il cancello automatico si apre e non riesco a capire se Daniel sia stato informato del mio arrivo oppure se abbia delle telecamere attorno alla casa e quindi sappia già tutto.

Mentre continuo a tormentarmi di domande, attraverso il vialetto di pietra circondato da alcune aiuole ben curate e finalmente arrivo al portone bianco. Busso con la mano che trema e sospiro un'ultima volta prima che la figura di una donna di mezz'età mi apre.
«Buonasera, lei è?» domanda la donna prendendo un taccuino dalla tasca per annotare non so cosa.

«Ab...April, una compagna di squadra di Daniel. Mi ha chiesto Sam di venire per aiutarlo a recuperare, è infortunato a quanto mi è stato riferito.» spiego e lei sgrana gli occhi mettendo via carta e penna. Chissà chi aspettava per prendere addirittura il nome.

«Oh sì, certo, l'aspettavamo signorina. Prego mi segua.» detto ciò mi fa segno di entrare e dopo aver chiuso la porta si incammina in un lungo corridoio e la seguo non facendo alcun commento. Sarà di certo una giornata lunghissima.


🤍S.A.🖤
Buon pomeriggio lettori!😘
Come state? ☺️A causa di alcuni impegni non sono riuscita ad aggiornare prima ma ecco a voi un nuovissimo capitolo!🌹✨
Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi va lasciate una stellina ⭐️
Presto, come preannunciato, vi svelerò una sorpresina...
State connessi!🥰

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