L'infinità di un luogo paziente

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Stavo passeggiando, camminando sulle foglie autunnali, vagando tra il rosso divenuto arancio ed il giallo congiunto al marrone. Con un costante fruscio che mi perseguitava e si faceva sempre più forte; il vento che soffiava fievole tra i rami ed il cielo azzurro color del mare, della cascata dispersa nel bosco che unisce i predatori alle prede. Quel contorno di silenzio soave bianco nuvole che toccava il Sole vivo di un' energia intensa e calorosa che scalda il viso delicatamente e la pelle fredda ritorna più rosea, opaca nella vitalità. Quel paesaggio di un ricordo lontano quanto fu bello e contento: quella felicità regnante sulla serenità. Percorrendo un sentiero libero, mi perdevo. La paura...Essa era distante dal cuore, poiché quelle goccioline di una passata brina accarezzavano i capelli lucidandoli, le palpebre rinfrescandole, le mani rabbrividendole con un massaggio fluido e leggero che ti sfiora appenna come le dita di un'infante sul collo che ti guarda: semplicemente ammirandoti. Quella scappatoia dalla società frenetica che non rammenti nemmeno se ci provi con forza ed audacia. La mente che osservava i passeri confondersi tra la natura morta e li cercava nei loro nascondigli per vederli riprendere il volo dall'alto veloci. Ascoltavo gli alberi parlare fra di loro con voce bassa, soffusa ed elegante che percepisci vibrare sotto la pianta dei piedi nudi ed assapori sulla lingua dolce. Non riuscivo a non toccare le ruvide cortecce, increspare i piccoli ciuffi di muschio morbidi. Quando respiravi sentivi la leggerezza del freddo insinuarsi in te ed avvolgerti il cuore creando un friabile strato di neve candida che ti calmava negli effimeri momenti di spavento degli scricchiolii improvvisi dei rovi secchi, pronti a rinascere in Primavera: la gentile Primavera amica della tonante Estate. Come potevi non volare in quel bosco: calmo, sorridente. Nulla poteva, niente colpiva atrocemente. Così tra la sinfonia della natura che suona dolci note di un pianoforte invisibile, ma esiste. L'infinità di un luogo paziente.

Qualunque sentimentoWhere stories live. Discover now