Afefobia

8 2 0
                                    

L'afefobia o aptofobia è una fobia che comporta grande disagio, se non repulsione, nei confronti del contatto fisico sia dato che ricevuto. Dal greco afe "toccare" e fobia "paura".

Non ho idea se io ho davvero codesta fobia, poiché non mi è stata diagnosticata, eppure penso che sia in parte uno spettro dentro di me.

Non l'ho mai nascosto questo mio difetto ovvero che qualsiasi persona mi sfiori anche per sbaglio io mi ritragga, sfuggo al tocco infastidito, perché mi provocano un disturbo che non riesco a contenere. Quando ci sono quei momenti dei saluti prima delle vacanze con i conoscenti oppure l'inizio della scuola che tutti vogliono dimostrare il loro affetto e mancanza si avvicinano a te con le braccia aperte per stringerti in un abbraccio io mi ripugno.

La sensazione delle mani che mi toccano la pelle è come percepire il prurito delle ortiche oppure il ribrezzo di avvicinarti al mostro più spaventoso della Terra.

Innumervoli occasioni ho visto negli occhi di chi mi conosce confusione, disprezzo, sottile rabbia per i miei gesti impulsivi di spostare le loro mani dal mio corpo, seppur con gentilezza, o dirgli di non tangermi. Ho spiegato loro quale sia il mio dilemma, ma come mi aspettavo hanno avuto reazioni diverse. Chi non ha compreso la spiegazione, chi ne è rimasto un po'offeso, altri mi hanno cercato di convincere a superare questo disagio e alcuni che hanno ignorato completamente il problema continuando a tastarmi.

Probabilmente tutti vedono il mio comportamento una difesa per non farmi coinvolgere troppo dalle persone; una timidezza acuta; una fase iniziale della conoscenza tra amici che si supera col tempo; un dettaglio della mia apatia e il mio essere asociale. Ma non si tratta niente di quello appena citato è una sfumatura di me. Io sono fatto in questo modo seppur non sia accettabile per certe menti.

Suppongo l'odio del tocco sia scaturito da un'infanzia con carenza d'affetto da due genitori che non sono stati mai troppo generosi di abbracci e nemmeno i miei ex amici sono stati espansivi nel dimostrarmi bontà. Involontariamente non essere toccato è divenuto un disturbo quando invece incontro qualcuno che lo fa ed io sono posto nelle condizioni di dover sfiorar un individuo.

Scrivo codesto testo per mettere in chiaro che io non ho difficoltà a conoscere le persone, ma tutti credono sia esattamente il contrario. Essere diversi non significa necessariamente essere destinati ad essere da soli. Può essere un impedimento nei casi più gravi certamente, tuttavia la vita non si deve fermare per un problema personale, una diversità.

Il mio disgusto per il contatto fisico mi fa odiare pensare di dimostrare affetto verso altrui: SÌ. È un problema: NO. Ho repulsione a pensare di fare sesso con un possibile partner: SÌ. Mi reca disturbo: NO, perché non mi ci vedo proprio a praticare il coito con qualcuno, sul mio corpo è disgustoso. Mi dispero: assulotamente NO.

Siamo umani e siamo tutti diversi, tutto è concesso. L'importante è sempre vivere a testa alta ed essere sempre sempre sé stessi.

Io sono Desmond.

Qualunque sentimentoWhere stories live. Discover now