Comunque

13 4 4
                                    

Da svariato tempo non contemplo il cielo,
ho perso la testa nelle cose futili e senza senso;
così oggi alzando gli occhi ho catturato la meraviglia che non perdevo per un pelo.
Finalmente non penso.

Svuoto la mente nei raggi tra le nuvole,
ammiro l'azzurro sfumato con infinita beatitudine:
come la natura attraverso il Sole
al mio tormento pone fine.

Ritrovando il tramonto e l'alba nel vento
inaspettatamente i miei occhi lo vedono.
Lunghi anni che non lo sento,
eppure non lo perdono.
La sua bellezza colpisce a scatti fulminei,
si è fatto sempre più bello negli zigomi;
un secondo mi è bastato per ricordare i momenti che sono stati miei
e gli altri erano semplicemente estranei.
Non credo mi abbia visto,
ma lo sguardo suo mi è parso incastonato:
nell'anima ho sentito i sentimenti suoi riaccendersi d'un antica stranezza,
quando gli invidiosi
ti allontano da me pretenziosi.

Mi hai abbandonato in un attimo:
ero sbagliato per altrui
e mi hai fatto divenire così anche per te.
Hai inseguito altre parole
ed hai taciuto;
mi hai voltato le spalle
ed io speravo che stessi solo dormendo.
Mi hai ferito profondamente perché non eravamo fidanzati, non vi era amore, ma ci volevamo bene.
Oppure era una mia immaginazione?

Mi hai fatto credere che avevo errato tutto.
Pensavo di averti colpito in modo brutale facendomi odiare, ma non rimembravo nella memoria un momento soltanto in cui ti avessi afflitto.
Hai lasciato semplicemente che il mondo ti rapisse e che inchiodasse su di me i pregiudizi, gli scherni.

Ti rivedo
e ci sono stati giorni in cui ridevo:
la tua voce vibrava con la mia.

Ti perdono comunque.

Mi hai ispirato tante poesie quanto il cosmo ed il male,
poiché sei stato il primo che pensavo che mi potesse amare o abbracciare in amicizia.

Se dovessi parlare ancora con te spererò che potremo ricominciare da capo.

Qualunque sentimentoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant