L'umano è insignificante

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Lottare strenuamente
sino alla sfinimento della mente
e l'anima che dall'amarezza viene mangiata,
a grandi bocconi gustata:
preda dell'angoscia
la delusione mi sdradica, fendente ascia.

Ci ho provato davvero,
ci ho sperato e provato,
ma le mie lacrime dicono il vero:
sono il fallimento
nella vittoria vana e la sfida mai iniziata.

Cazzo io veramente ho lottato
con le unghie mi sono aggrappato ad ogni sporgenza
e con forza d'animo sono corso a qualunque emergenza.
Ma l'uomo è insignificante
al cospetto della Natura terrificante.

Vorrei disperare,
urlare,
a gran voce imprecare
e Dio invocare,
perché fino ad ora non ci ha fatto altro che penare:
i ricordi infestati da silenzi atroci
e soffocamenti penosi.

Una volta sola ti chiedo aiuto,
non per la mia persona,
d'altro canto per chi adoro,
perché perire sotto i miei occhi in disgrazie inaudite è infimo persino per te.
Giorni e mesi a stringere tra i denti la vita con sofferenza per poi essere ripagati con la morte?
Quale orrore più brutto di questo?

Oppure è il Fato
che mi ha inganatto
e la sua esistenza imbrigliato?
Non è giusto comunque.

Vorrei potergli dar pace senza che il cuore si fermi e l'aria smetta di vagare nel corpo,
ma l'umano non può nulla.

L'umano è insignificante.

Dio se vuoi anche la sua vita, giurami codeste parole:
non fargli provare più alcun dolore.

Mantieni la promessa, perché se non lo farai non avrò più speranza d'una felicità sincera e la vita non sarà altro per chiunque incontri che una beffa, gioco villano di cui non ti importa ed io ti maledirò sino anche ad andare all'Inferno e perire nei peccati.

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