Audrey/Reader

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Fandom: Descendants
Richiesta: /No
Trama: "Reader è sorella maggiore di Ben ed è la regina"

Once upon a dream

Quando mio padre raccontava dei suoi ricordi con la mamma, tendeva ancora a stupirsi mentre ci spiegava che gli animali erano soliti raggrupparsi intorno a lei come se riuscisse a parlare con loro; come se riuscisse ad attrarli e loro si rifiutassero di abbandonarla. Mio padre era sempre stato uno sdolcinato, dunque avevo sempre pensato che esagerava con quelle descrizioni, quasi come se invece avesse parlato di un'apparizione divina piuttosto che di una donna. Invece, in momenti come quelli, mi rendevo conto che forse non aveva proprio tutti i torti. Era possibile che un semplice essere umano attirasse l'attenzione di tutti quelli che aveva intorno; persino gli animali. Posai gli occhi su di Audrey, infatti, osservandola sorridere mentre canticchiava una melodia inizialmente senza parole. Sugli alberi intorno a lei, degli uccellini si erano posati sui rami per fischiettare e accompagnare la melodia; mentre gli scoiattoli e persino una piccola volpe sembravano seguire i suoi movimenti con attenzione. La brezza autunnale le passava tra i capelli, tuttavia sembrava essere completamente a suo agio mentre si muoveva con così tanta leggerezza da non fare nemmeno rumore quando posava i piedi sulle foglie tutte intorno a noi. Ebbi la conferma che gli spiriti della foresta, di cui avevo sentito parlare di tanto in tanto, non erano reali, altrimenti si sarebbero già mostrarti per poter fare compagnia a quella creatura eterea che aveva appena posato gli occhi su di me. Il suo volto, innocente e dolce fino a quel momento, divenne improvvisamente malizioso e forse un po' arrogante, perché il modo in cui la guardavo le permetteva di capire cosa pensavo per davvero di lei. Prima di rendermene conto, mi ero avvicinata di più alla sua figura, attratta da quella donna come ogni singola cosa vivente presente nella foresta.

<<know you. I walked with you once upon a dream>>, prese a canticchiare e proprio quando stavo per darle la mano, si voltò per prendere le distanze. Gli animali, ed io, la seguimmo a ruota, come i girasoli che bramano il calore del sole e compiono rotazioni su rotazioni per poterlo sempre guardare. Audrey fece una piccola giravolta, perciò la sua gonna si alzò per alcuni istanti, creando come una sorta di aurea color arcobaleno tutto intorno a lei. 

<<I know you. The gleam in your eyes is so familiar  gleam>>, continuò la sua canzone, prima di cancellare la distanza tra di noi con un sorriso in volto. Prese le mie mani, facendomi volteggiare insieme a lei, dunque risi di gusto. Avevo dimenticato l'ultima volta in cui avevo potuto prendermi del tempo per me stessa e per quanto amassi essere regina per potermi occupare del mio regno, mi sarebbe piaciuto godermi l'adolescenza per un altro po' prima di doverci rinunciare per fare spazio agli impegni politici. Decisi di non rovinare il momento perdendomi nei miei pensieri, dunque allontanai la realtà per il momento, continuando a vivere nel momento; in quella fantasia che Audrey sembrava aver creato solo per me. Presi i suoi fianchi, allora, facendola roteare con attenzione. 

<<Credo che sia reale...>>, confessò. Abbassai lo sguardo verso di lei, inarcando un sopracciglio. <<Penso di averti sognato per tutta la vita, in questo momento. Solo che mi sforzavo di credere fosse un principe>>, continuò, elaborando così il pensiero. Posò la guancia contro la mia spalla, dunque riprendemmo a muoverci seguendo il ritmo di quella melodia che, non avrei saputo dire come, conoscevo benissimo. <<In questa posizione, con un mantello blu e giallo a creare un piccolo rifugio intorno a noi ed i capelli legati, in questo modo, per permettermi di vedere il  collo. Solo questo momento, esattamente così com'è>>, terminò. 

<<Ed è un'abilità che possiedi per davvero?>>, domandai con curiosità. Chiudendo gli occhi, lasciai che l'odore di rose circondasse i miei sensi, poi l'aria tutto intorno a noi per poter rafforzare la bolla che si era creata tra me e la ragazza.

<<Non saprei. Mia madre sognava mio padre>>, mormorò. 

<<Ma tu pensavi ad un principe. Forse, Ben?>>, chiesi, senza però accusarla. Non avrei mai potuto accusarla. Prima che entrasse in vigore il mio decreto di far giungere ad Auradon alcuni ragazzi dell'Isola, loro due avrebbero dovuto sposarsi. Ma Ben si era trovato innamorato di Mal ed io avevo avuto il coraggio di avvicinarmi ad Audrey e raccontarle che l'avevo amata da tutta la vita. Non con poche difficoltà, eravamo arrivate ad un punto in cui le cose tra di noi sembravano funzionare e anche se si trattava di una prima volta, il regno sembrava continuare alla grande anche se era governato da due regine.

<<Sei gelosa di tuo fratello, amore mio?>>, mi stuzzicò.

<<Perché dovrei essere gelosa? Sai benissimo che il fascino della famiglia risiede nella mia persona, non in quella di mio fratello>>, dissi scherzosamente.

<<Oh, è proprio così>>, mormorò annuendo. <<Sei davvero la più bella del reame>>, sussurrò, alzandosi sulle punte per potermi lasciare un bacio sulla guancia. <<Ma non lasciare che Evie ti senta>>, disse a quel punto contro il mio orecchio. Risi, ritrovandomi a girare di nuovo e di nuovo grazie alle sue mani che mi guidavano con sicurezza e decisione. 

<<I know you. The gleam in your eyes is so familiar gleam>>, ritornò  a cantare Audrey, accarezzandomi la guancia. <<You'll love me at once. The way you did once upon a dream>>. E quanto erano vere quelle parole: avevo passato così tanti anni ad amarla in segreto, nei miei sogni, maledicendomi per essermi innamorata della ragazza di mio fratello. Ma forse, i sogni si avveravano per davvero come era solita dirmi mia madre.

<<Credi davvero di aver sognato questo momento con me?>>, domandai.

<<Delusa che io non sia un principe, per caso? Posso assicurarti che erediterò comunque un regno>>, scherzò, inarcando un sopracciglio.

<<Ti prego, non ricordarmi che tra un paio di mesi dovremmo occuparci anche del tuo regno>>, mormorai. Sospirò, accarezzandomi la guancia.

<<Non ci pensare. Rimani qui con me, per adesso>>, disse, alzandosi sulle punte per potermi baciare sulle labbra. <<Qualsiasi cosa accadrà tra un paio di mesi, ce ne occuperemo insieme, te lo prometto. Non dovrai portare questo peso da sola>>, sussurrò, baciandomi di nuovo.

<<Va bene, credo che vada bene>>, mi trovai d'accordo, posando la guancia contro i suoi capelli per poi chiudere gli occhi e perdermi in quel momento. 

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