Capitolo 13

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Appena tornata a casa Kira si iniziò a preparare, da casa sua il parco distava circa un ora quindi doveva uscire almeno alle quattro, ma essendo che era qual tipo di persona che arriva sempre in anticipo uscì di casa alle tre e quaranta.

Di norma avrebbe dovuto essere ansiosa o spaventata, ma lei non era nulla di tutto ciò, si sentiva libera, per una volta libera di compiere una scelta.

Il parco era come sempre desolato, senza nessun bambino.

Si sedette su una panchina e rifletté.

Molte cose che della sua vita prima le erano sembrate sincere e genuine ora le parevano orribili manipolazioni e macchinazioni. Pensava a quando gli hero l'avevano portata dagli uomini del governo, dicendole che era per il suo bene, lei ci aveva creduto.

Aveva passato anni a sperare di incontrare un suo coetaneo, aveva sperato di trovare un amico o anche un nemico o comunque almeno una persona disposta ad ascoltarla.

Ma qual ragazzo dai capelli azzurri e dai modi sgarbati l'aveva ascoltata.

Si fecero le 16.05 e ancora nessuno arrivava.

Le 16.10, le 16.15, le 16.30, le 17.00, la ragazza ormai giunta al limite della sopportazione era tornata a casa sua, aveva passato le ultime ore in un parco in attesa di qualcuno che non si era neanche presentato.

Il giorno dopo non si presentò neanche a scuola, era in condizioni pessime, era incazzata, con Shigaraki, con gli hero, con i villan, con tutta la fottuta società.

Le era capitato solo un altra volta di essere così arrabbiata, quel giorno però una persona era finita peggio che morta a causa sua.

Passò la mattinata a cercare di calmarsi.

Erano le tre del pomeriggio quando il ragazzo dai capelli azzurri la chiamò.

Ciao Kira

...

Sei arrabbiata?

...

Lo prenderò per un sì

Cosa vuoi ?

Parlarti

Allora parla in fretta che non ho tutto il tempo di sto mondo.

perché ieri sei venuta al parco ?

Perché non avrei dovuto ?

Non si risponde a una domanda con un altra domanda.

Fottiti

Volevi dire fottimi forse

Ma sta zitto pervertito

...

ci sono andata perché volevo sentire cosa avevate da dire, è stata la mia prima vera scelta.

Perché volevi ascoltarci ?

Non lo so, credo forse che sia perché tu sei stata l'unica persona con cui non ho finto.

Perché io ?

Perché mi sei sembrato simile a me, solo.

I ragazzi chiacherarono per un altro po' e poi Kira andò a letto, felice per la prima volta dopo anni.

Quella sera anche Shigaraki provò un specie di affetto verso la ragazza, alla fine gli era piaciuta la sua testardaggine.

Spazio persona
Da qui in poi ci sarà un po' più di azione.
Comunque non ci credo di aver scritto tredici capitoli.

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