Capitolo 18

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Kira salì al secondo piano, con accanto il proprietario della casa che le stava guardando spudoratamente il culo.

La portò in una stanza, erano soli.

Così lui tentò di baciarla, ma lei avendo previsto tutto ciò gli diede un pugno sulla nuca, non troppo forte da ucciderlo, ma abbastanza per farlo svenire.

- il bersaglio è fuori gioco, vi apro la finestra.

Avevano studiato le planimetrie della villa per molti giorni, il piano consisteva in Kira che si inflitrava, poi si faceva portare in una stanza isolata e da lì sapendo che tutte le stanze avevano almeno una finestra avrebbe dovuto aprire agli altri.

Infatti poco dopo Shigaraki e Dabi entrarono nella stanza.

- la cassaforte dovrebbe essere dopo questo corridoio in una stanza a destra.

- no, si trova qui

- come fai a dirlo? Chiese Dabi brusco.

- perché la vedo? Disse sarcasticamente la ragazza.

Dopotutto aveva appena scoperto che i travesti sugli oggetti non funzionavano su di lei, forse perché il suo potere le riconosceva come illusioni.

- dovrebbe essere dietro a quel quadro
Disse indicando un immagine dipinta a olio di una donna dai capelli rossi.

- nascosta in bella vista, il tizio non è poi così scemo
Commentò Shigaraki.

Avevano trovato la cassaforte, ma ora avevano bisogno dell'impronta digitale, della scanerrizazione della retina e di un codice di sblocco.

I primi due era molto semplici da ottenere infatti bastò sollevare l'uomo e farlo rimanere immobile.

Il codice sarebbe stato un problema, ma alla fine decisero che Shigaraki avrebbe polverizzato la macchina, dopodiché avrebbero avuto solo dieci minuti per scappare.

Così il ragazzo si tolse i guanti e toccò l'apparecchiatura che ovviamente divenne polvere.

Dentro ad essa si trovava un diamante, sarà stato almeno 10 centimetri di diametro, a occhio e croce Kira stimò che doveva valere circa nove o dieci milioni.

Presero la pietra e prima che le finestre si chiudessero uscirono alla luce della luna.

Scesero dal edificio con un salto, dopotutto erano al secondo piano, troppo in basso per farsi seriamente male.

Appena l'auto lì vide partì.

Kurogiri non aveva potuto accompagnarli poiché doveva sbrigare una commissione per All for One.

Alla guida c'era Spinner, Dabi era seduto acconto a lui e Shigaraki e Kira erano sui sedili posteriori.

La ragazza aveva ancora l'adrenalina nella vene, si era divertita come non mai in vita sua.

-Kira va bene se riaccompagnamo direttamente a casa? Chiese il corvino, con una inaspettata gentilezza.

- va bene

In meno di mezz'ora arrivarono sotto casa della ragazza.

Con lei salì anche Shigaraki.

- guarda che non c'è bisogno che tu mi riaccompagni alla porta-

- si sa mai, magari c'è qualcuno-

- saprei comunque cavarmela -

-di questo non dubito, però ti accompagno lo stesso.-

Salirono due rampe di scale e quando Kira si accinse ad aprire la porta, il ragazzo la spinse contro di sè bloccandola.

Lei non lo avrebbe mai ammesso però si trovava bene tra le sue braccia.

Lui le prese il mento con due dita e la guardò negli occhi.

Fu un attimo.

In un istante le loro labbra premevano l'una sull'altra.

Un bacio delicato, che durò poco, a interromperlo fu il ragazzo
- Adesso devo andare ci vediamo domani-

Disse così andandosene lasciando la ragazza confusa.

Nero Where stories live. Discover now