Capitolo 76

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Siamo arrivati al centro commerciale, ha parcheggiato e siamo saliti ai piani superiori
"Chri, facciamo un giro tra i negozi?" chiedo con gli occhioni. Voglio comprare qualcosa di carino, avendo solo felpe e tute. Nel mio armadio ho qualche vestito ma quello grazie a mia madre che ogni volta mi obbligava a comprarli. Forse ora la dovrei ringraziare.
"ma poi facciamo tardi" mi dice
"ma è ancora presto, per favore" continuo allungando l'ultime lettere, aggiungendo agli occhioni anche il labbruccio
"va bene" dice rassegnato e io sorrido. Mi alzo sulle punte e cerco di arrivare alle sue labbra, dove passerei tutto il giorno attaccata
"se non ti abbassi non ci arrivo" lo richiamo e vedo il ragazzo ridere abbassandosi sulle mie labbra.
Gli prendo la mano e lo trascino dietro di me per negozi. Entriamo prima da Bershka ma non abbiamo trovato nulla e, idem, da Zara. Poi siamo passati davanti a Stradivarius, che io amo, e ho trascinato il ballerino dentro. Iniziamo a girare per il negozio, che è immenso. Trovo una felpa, stile americano, una gonna da tennis e un top bianco, tipo gilet e si chiude davanti grazie a dei lacci che vanno da una parte all'altra e lascia una piccola parte del seno interno scoperto. Quest'ultimo non piace molto al ragazzo perché ha storto la bocca appena l'ha visto.

Entriamo nei camerini e inizio a provare tutto. Ho voglia di provocare il ragazzo e questo è il momento migliore. Non so perché, solitamente non sono così sfacciata, anzi mi vergogno molto, ma quel ragazzo dietro la tenda mi fa uno strano effetto e, da quando abbiamo "sbloccato" l'ultimo tassello che mancava, l'effetto è peggiorato, soprattutto quando siamo distanti e non ci possiamo toccare e baciare a nostro piacimento.
Provo i primi due capi e non ha nulla da ridire, soprattutto della felpa, affermando che me la ruberà. Mi tolgo la felpa e provo il top, sempre con la gonna ma così non mi convince. Mando il ragazzo a prendere una gonna nera che avevo intravisto prima e lo provo con quello. Appena indosso il tutto, lo richiamo per farglielo vedere l'outift
"che ne dici?" chiedo, girata verso lo specchio e dandogli la schiena ma vedendo il suo riflesso dallo specchio
"ti sta bene" risponde, lasciando la frase in sospeso
"ma?" chiedo, girandomi verso di lui
"è dura" risponde, richiudendo la tenda. Questa affermazione mi fa ridere e mi rivesto con i miei vestiti. Vado verso la cassa e pago il tutto. Sarà felice mia mamma dei miei acquisti, soprattutto per le gonne.

É ora di andar a comprare il cibo e andiamo verso la parte del supermercato. Compro tutto il necessario e andiamo verso le casse. Passiamo davanti le uova pasquali
"quale vuoi amore" mi dice il ragazzo, facendomi ridere e io scuoto la testa
"sono serio, quale vuoi" mi dice
"ma perché?" chiedo
"voglio comprarti un uovo" dice. Sembra un bambino
"decidi tu" dico e il ragazzo prende Spider-Man
"perché questa?" chiedo
"so che ti piace molto e poi abbiamo visto il film in casetta" dice e io lo ringrazio, lasciandogli un bacio sotto la mascella
Dopo un po' di proteste per poter pagare e sdebitarmi del disturbo, non riesco a convincere il ragazzo. Torniamo verso la moto e una volta "sistemata" la spesa nel porta pacchi, Chri sale sulla moto
"grazie" dico semplicemente per poi baciarlo. Salgo, anch'io, sulla moto e torniamo verso casa.

Arriviamo in casa e andiamo subito in cucina
"come mai ci avete messo tutto questo tempo?" chiede Ale, entrando in cucina
"ho fatto un po' di shopping" rispondo allegra
"se vuoi vedere la busta è sopra la sedia" dico, indicandola. Vedo la ragazza avvicinarsi curiosa
"Chri pesa il riso. Due cucchiai a pomodoro" dico, girandomi verso il ragazzo, nel mentre svuoto i pomodori

"bello questo. Lo voglio pure io" dice Ale, prendendo il top
"no" grida il ragazzo e ci giriamo spaventate, pensando che fosse successo qualcosa
"tutte e due con lo stesso top, no" dice categorico
"non reggo" continua e noi ci mettiamo a ridere
"sembrava strano che nel negozio non avessi detto nulla" lo prendo in giro
"e poi noi siamo maggiorenni. Non decidi tu" ribatte Alexia
"Ale mi posi la busta in camera di tuo fratello" chiedo, gentilmente, alla ragazza e lei annuisce.

Finisco di svuotare tutti i pomodori e con la polpa fare il succo, che sento due braccia dietro e un bacio sulla guancia
"la cuoca non può essere distratta" dico, girando leggermente la testa, per poterlo baciare
"hai quasi finito?" mi chiede e io annuisco e il ragazzo mi continua ad abbracciare da dietro
"per favore, accendi il forno" chiedo e il ragazzo si stacca, facendomi sentire un senso di vuoto. Riempio i pomodori, aggiungo le patate e inforno il tutto
"ora li controllo io, andate a riposarvi" ci dice Anna entrando in cucina. Chri non se lo fa ripetere due volte, che mi trascina con se.

Arriviamo in camera e io mi allungo sul letto e vengo raggiunta subito dal ragazzo che si butta sopra di me. Per non farmi pesare il suo corpo, si tiene con gli avambracci sul letto. Alterna carezze e baci, facendomi rilassare e chiudere gli occhi
"ogni volta che ti guardo diventi sempre più bella" mi dice, all'improvviso, facendomi arrossire
"mi sembro un ragazzino alla prima cotta" spiega
"è una cosa bella" affermo, in una sorta di domanda
"si" dice per poi baciarmi. Ma questo bacio diventa sempre più focoso

"comunque quel top lo metti quando ci sono io" mi sussurra all'orecchio e io nego con la testa ridendo
"stavo pesando di metterlo proprio domani , quando scendo con il treno. Potrei abbinarlo alla gonna" dico ridendo, provocandolo
"forse trovo qualche ben donzello che mi aspetta" continuo a provocarlo e il ragazzo inizia a farmi il solletico, bloccandomi con le gambe
"basta Chri" dico ridendo
"CHRISTIAN" mi dimeno, continuando a ridere
"quando metterei quel top?" mi chiede con le mani sui fianchi
"domani" dico ridendo e il ragazzo scuote la testa sull'incavo del mio collo
"adoro quando fai il geloso" dico chiudendo le mie braccia dietro al suo collo e baciarlo.
Dopo un po' veniamo interrotti da Anna che ci chiama e per andare a cena.

Dopo aver cenato e sparecchiato, o meglio Chri e Ale, sotto obbligo della madre, torniamo in camera per stare un po' da soli.
"mi mancherai" mi dice, una volta che siamo allungati faccia a faccia con le nostre gambe ingrovigliate
"ma ci vediamo lunedì" dico
"ma non possiamo fare le cose zozze" sussurra
"CHRISTIAN" lo rimprovero
"non mi ricordavo che eri così sfacciato" dico
"sei tu che mi fai un brutto effetto" dice, portandosi le mani in volto come fosse esasperato
"in che senso?" chiedo, mettendomi a cavalcioni sul suo bacino e strusciandomi leggermente su di lui
"questo non l'ho dovevi fare" dice, apprendo leggermente le dita e farmi intravedere gli occhi
"ma perché stai delirando?" chiedo, prendendolo in giro, sapendo che sta usando autocontrollo

"non era mai successo" inizia a parlare
"cosa?" chiedo curiosa
"sono stato fidanzato ma con te è diverso. Non sono mai stato un tipo geloso e con te non posso fare a meno di esserlo. La paura che ti puoi innamorare di qualcun altro, mi logora dentro" e io lo bacio
"il volerti sempre con me, sempre. Il poter fare l'amore con te" finisce e io, ormai, mi sono sciolta completamente. L'unica cosa che riesco a dire è "Ti amo" prima di baciarlo.
Dopo un po', con i baci, mi sposto verso il collo ma il ragazzo mi prende alla sprovvista, facendoci cambiare posizione e così finiamo per fare l'amore.

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