capitolo 2

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POV Alex

La ragazza dopo aver sentito la mia battuta chiude di scatto la finestra e una maglietta cade giù.

Al che i miei amici iniziano a ridere e propongono:

- Alex, appena arriva lanciale una secchiata d'acqua! -

E in risposta alla mia faccia perplessa, aggiungono ridacchiando:

- Dai, non fare il guastafeste. Vediamo cosa fa, scommettiamo che scappa!! -

Prendo un secchio e lo immergo in piscina riempiendolo fino all'orlo, e quando vedo quella misteriosa ragazza avvicinarsi alla maglietta, noto che è distratta, così colgo l'occasione per versarle addosso il contenuto del secchio.

Sicuramente non ero preparato alla sua immediata reazione: inizia a insultarmi, io inizio a ridere, lei si gira e ammutolisce. Le risate mi muoiono in gola, due occhi castani iniziano ad analizzare ogni minimo dettaglio del mio viso mettendomi a disagio. Quindi per cercare di alleviare l'imbarazzo che sento crescere inizio anche io a fissarla. Cavolo, è proprio bella con quei ricci scuri che le ricadono sulle spalle contornando un viso che sembra quasi quello di un piccolo elfo. I suoi grandi occhi scuri non stanno più scrutando la mia faccia, ma sono scesi ad osservareil mio busto. Anche io abbasso lo sguardo e appena vedo l'effetto dell'acqua che le ho versato addosso mi sento un po' in imbarazzo. Subito lei segue il mio sguardo e si rende conto che la sua maglietta è diventata completamente trasparente. Si porta di colpo le braccia al petto cercando di coprirsi, sbuffa dal naso e inizia a correre verso il portone del suo condominio. Mentalmente la ringrazio per la fuga, non sarei riuscito riuscito a formulare un pensiero articolato neanche se avessi voluto! La guardo allontanarsi mentre l'idea che quella ragazza sia tanto bella quanto impossibile si fa strada nella mia testa, insieme al desiderio di conoscerla. Cavolo, quella ragazza per me è una calamita, e anche se è stata la prima volta che l'ho vista, sento il bisogno di guardare ancora quegli occhi insondabili e voglio assolutamente risentire la sua voce, magari senza che mi insulti di nuovo!

Mi chino a raccogliere la maglietta, appena la ho in mano mi accorgo che è una vecchia maglia larga da uomo, e allora con mille interrogativi che mi assillano, entro in casa e lascio la maglietta della ragazza misteriosa nella mia camera.

Tutta colpa di una maglietta...Where stories live. Discover now