capitolo 19

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POV Vi

Michele, concentrato, pilota la barca fuori dal porto. Io mi siedo con Lara a prua, guardiamo l'orizzonte mentre ascoltiamo Leo, Davide e Alex chiacchierare. Giulia rimane li appiccicata a Leo ad ascoltare i loro discorsi su cose spesso prive di senso, rendendo ancora più evidente il fatto che gli muoia dietro da quando la conosciamo.

Lara mi guarda e mi dice qualcosa che mi sorprende:

- Lui ti piace? Perchè da quello che vedo, e conoscendo un po' i maschi, avendo come fratello Leo, mi sembra che per lui esista solo tu -

La guardo e vedo nei suoi occhi grigi solo tenerezza e comprensione. Probabilmente ha visto la mia incertezza e ha fatto due più due con quello che mi era successo un anno fa, e le rispondo sinceramente:

- Si tanto, ma ho un po' paura. Non vorrei succedesse di nuovo come con Matteo -

Appena pronuncio quel nome la vedo irrigidirsi e i suoi occhi farsi più scuri, poi mi sorride e mi abbraccia sussurrando all'orecchio:

- Matteo era uno stupido idiota che non saprà mai cosa si è perso. Sei stata fortunata a capire subito che era tutto fumo. Lui mi sembra diverso ed è molto più bello e simpatico di quel verme. Ora vai un po' da Miky e rassicuralo che questo non è un idiota e soprattutto occhio a Giulia, che magari dopo cinque anni totalmente persi dietro a mio fratello che la considera solo un'amica, potrebbe cambiare idea! -

A questa sua ultima osservazione scoppiamo entrambe a ridere attirando l'attenzione di tutti i ragazzi.

Mi alzo, li raggiungo dietro dove sono seduti in fondo vicino al motore. Cogliendo frammenti della loro conversazione mi inserisco dicendo:

- Sempre a parlare di NBA? Leo lo sai che è di un palloso mortale!

Tutti scoppiano a ridere e Leo mi lancia una ciabatta che io schivo facilmente, e che va a colpire in pieno Lara che lancia sguardi assassini a tutti prima di madare a quel paese il fratello.

Tutti ridono e io mi avvicino a Michele. Il mio più caro amico, che mi conosce da una vita. Colui che si comporta e io considero un fratello. Lo abbraccio e gli sussurro:

- Metti via il fucile. È tutto ok. Non è un altro idiota. Non esagerare con lui. Dagli la possibilità di farsi conoscere, è veramente ok!-

Lui mi risponde con un borbottio volutamente confuso in cui colgo solo alcune parole:

- però ….. ammazzo …. botte ….azioni ….. vedremo -

Lo stringo ancora più forte e gli chiedo:

- posso guidare io? ….. lo so che ami il brivido! -

Tutta colpa di una maglietta...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora