14 - Il Quidditch

89 4 27
                                    

Hogwarts. Novembre 1971.

Il tempo a Hogwarts trascorre con una velocità disarmante. I giorni si accumulano, diventando presto settimane; lo stesso accade con i mesi, i quali scivolano rapidi oltre le soglie dell'autunno.

Siamo all'inizio di novembre e le giornate cominciano ad essere molto fredde. Il cielo sopra al castello si tinge di un grigio plumbeo e pesante, che si riflette come un'unica lastra di metallo nella superficie piatta del Lago Nero.

Nonostante sia sabato, in Sala Grande si respira un'aria di gran fermento, sin dal mattino.
Tra poco, infatti, si giocherà la prima partita di Quidditch della stagione: Grifondoro contro Corvonero. Ed io sono proprio curiosa di scoprire come se la cava in campo la squadra della mia Casa.

Durante la colazione, contemplo il vasto soffitto incantato che ci sovrasta, il quale mostra un cielo limpido di un azzurro intenso, senza nemmeno la briciola di una nuvola.

«Che splendida giornata!» esclamo estasiata.

«Già, fresca e pulita, l'ideale per il Quidditch.» concorda Marlene, prima di addentare una bella fetta di pane imburrato.

Per le undici, la Sala Grande si svuota e l'intera scolaresca invade gli spalti attorno al campo di Quidditch, farcendoli dei colori sgargianti della quattro Case di Hogwarts.
Tutta l'area intorno al campo si veste di entusiasmo, l'aria si riempie del chiacchiericcio allegro degli spettatori che non vedono l'ora di assistere a una bella partita di Quidditch.

Sgomitando fra la fitta folla, io e le mie amiche riusciamo a prendere posto sulla gradinata più alta, la quale ci offre un'ottima visuale del campo.

«Fantastico! Da qui si vede tutto.» commenta Hestia soddisfatta, mentre ci sediamo.

Con la coda dell'occhio, noto Marlene accanto a me intenta a trafficare concitata dentro al caos della sua borsa. Un attimo dopo, estrae vittoriosa una manciata di sacchetti colorati.

«Ta-daaan!» annuncia allegra, mostrandoci con ridente orgoglio il goloso bottino.

Numerose Cioccorane, confezioni di Gelatine Tuttigusti + 1, zuccotti di zucca e tante prelibatezze zuccherine straripano invitanti dalle sue mani.

«Ma dove hai preso tutta quella roba? Non avrai mica rapinato la signora del carrello sull'Hogwarts Express!» la prendo in giro sghignazzando.

Marlene scoppia a ridere e sventola una mano in segno di diniego.

«Tranquilla, Lily, nessuna rapina! Questa è solo una parte della mia scorta personale di dolci che mi sono fatta spedire da casa.» spiega, mentre con solerzia distribuisce a tutte noi le variopinte confezioni di dolciumi. «Non si può assistere a una partita di Quidditch senza sgranocchiare qualche snack!»

«Ben detto, McKinnon!»

D'un tratto, la voce strascicata di James Potter emerge dalla folla, sovrastando in tutta la sua arroganza il generale chiacchiericcio allegro e sovreccitato che ci circonda.

Per istinto, alzo gli occhi al cielo esasperata nel vedere l'inconfondibile figura smilza del mio compagno occhialuto avvicinarsi, insieme alla sua banda di amici inseparabili.

Al suo fianco, come sempre c'è Sirius Black, fedele come un'ombra. Ma non è il solo ad accompagnare Potter oggi.
Da qualche settimana, infatti, il gruppetto pare essersi ampliato, annettendo anche i due loro compagni di stanza in dormitorio: Remus Lupin e Peter Pettigrew.

A mio avviso, si tratta senza dubbio del quartetto più strampalato che io abbia mai visto, composto dai personaggi più improbabili per una solida amicizia.

I was Lily EvansWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu