Capitolo 4

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-tesoro hai già deciso a quale accademia vuoi andare?- chiese Lavinia notando il figlio che stava tranquillamente cucinando il pranzo di quella domenica -mancano solo tre mesi al tuo diploma e non hai ancora scelto-

-mamma non stressare- borbottò Tamiel -vorrei almeno capire dove vuole andare Bayron-

-ma se Bayron ancora non sa dove andare e poi per quanto è brava potrebbe prendere una borsa di studio per meriti sportivi- gli fece notare la donna.

-lo so per questo sto controllando tutti i college più importanti da quel punto di vista per capire se c'è qualcosa di vicino. Mi seccherebbe vederlo solo durante le vacanze. Non dico nella stessa città ma almeno abbastanza vicini e non ho intenzione di cambiare accademia a metà percorso-

-e Bayron sa che stai facendo ciò-

-non l'ho detto apertamente ma sono certo che l'abbia capito- rispose sinceramente Tamiel girandosi verso la madre e sorridendole -è il mio migliore amico-

-sei sicuro che non ti farà bene staccarti un po' da lui?-

-mamma?- domandò confuso Tamiel incrociando le braccia al petto -essere amici non ci ha mai impedito di...-

-Tamiel so che sei innamorato di Bayron- lo bloccò Lavinia -io e tuo padre ce ne siamo accorti qualche anno fa. Non dico che non va bene come cosa ma visto che lui sembra provare per te solo profonda amicizia forse staccarvi ti farebbe bene per mettere chiarezza nella tua mente- la donna non era riuscita a resiste oltre. Vedere il figlio così triste le faceva davvero male anche se Tamiel continuava a nascondere la sua tristezza dietro un sorriso. Anzi Lavinia iniziava a chiedersi come Bayron non fosse riuscito ad accorgersi dei sentimenti di Tamiel in tutto quel tempo.

-non posso nascondervi niente- sussurrò Tamiel sconfitto anche se era felice del fatto che i suoi genitori non sembravano essere infastiditi dal suo essere gay -davvero non avete problemi che io sia gay?-

-tuo padre all'inizio non era tanto convinto ma sa come me che la vita è la tua e puoi amare chiunque tu voglia- Lavina sorrise -dopo aver accettato la cosa si è messo a controllare ogni possibile ragazzo gay della città perché voleva essere pronto a dirti di non fidarti di un tuo futuro fidanzato- rise Lavinia mentre Tamiel sbuffava infastidito.

-che odio-

-ti vuole bene. Tornando al discorso di prima credo che ti farà bene questo anno lontano da Bayron in modo da poter trovare qualcun altro da amare e che ti ami a sua volta-

-va bene ma...ma ho comunque intenzione di trovare un'accademia vicina a un qualche college famoso per i suoi atleti-

-va bene tesoro ma muoviti a scegliere visto che alcune hanno anche il test d'ingresso e non possiamo di certo muoverci all'ultimo per trovarti un appartamento-

-ci sono i dormitori in molte accademie non devi preoccuparti dell'alloggio-

-mi preoccupo quanto voglio visto che potresti anche non essere preso nel dormitorio se finiscono subito i posti- gli fece notare Lavinia alzandosi dalla sedia e raggiungendolo per controllare quello che stava cucinando mentre Tamiel prendeva il telefono e sorrideva.

-puoi controllare tu? Io sono da Bayron- disse velocemente il castano correndosi a mettere le scarpe per poi uscire di casa. Bayron era poggiato al cancello che dava sul suo giardino aspettandolo con una palla da basket in mano.

-quanto ci hai messo?- chiese il moro spostandosi per iniziare a camminare accanto all'altro con calma. Erano diretti a uno dei campetti presenti nella loro città visto che come al solito Bayron si allenava anche quando era a riposo tecnicamente.

-stavo cucinando- gli rispose Tamiel -e mia madre si è messa a chiedere quale accademia avessi scelto-

-hai già scelto?- chiese Bayron sorpreso -ancora non mi sembra vero che l'anno prossimo avrò solo Blanca a disturbarmi mentre tu sarai chissà dove-

-ehi ma per le vacanze torno a casa- rise Tamile -comunque non ho ancora scelto, ce ne sono alcune che mi interessano-

-potresti andarle a vedere di persona-

-non tutte! Alcune sono davvero molto lontane- borbottò Tamiel -ci impiegherei una giornata intera solo per arrivarci-

-e allora come farai a scegliere? Comunque come va con quella ragazza?- Tamiel guardò confuso in direzione del suo migliore amico.

-quale ragazza?-

-quella che ti piace! Dai non ho uscito l'argomento nuovamente perché c'era Blanca ma adesso che siamo solo noi due vorrei sapere chi è, potrei davvero aiutarti e poi vuoi partire senza averci provato?- domandò Bayron mentre Tamiel alzava gli occhi al cielo. Aveva sperato che Bayron si fosse dimenticato di quella conversazione avvenuta mesi prima ma non era stato così.

-non ho possibilità quindi smettila di mettermi pressione inutile addosso-

-come puoi dire che non hai possibilità se non ci provi? Potrebbe anche sorprenderti come cosa ma molte ragazze ti vengono dietro. Alcune si avvicinano a me per chiedere il tuo numero ma se tu sei nei paraggi si comportano normalmente. Non puoi dirlo fino a quando non ci provi Tami-

-credimi so che non prova lo stesso per me. Possiamo smetterla di parlare di questo argomento?-

-no! Ti stai fasciando la testa prima di cadere Tami, sono certo che tu piaci a lei e ti stai privando la possibilità di...-

-quello che mi piace sei tu Bayron- quasi urlò Tamiel voltandosi verso il suo migliore amico che era rimasto immobile come una statua. Non ne poteva più di sentire quei discorsi. -sono gay e mi piaci tu!- precisò ancora prendendo un sospiro pesante.

-stai scherzando- rise Bayron dopo un attimo di esitazione -non puoi essere davvero frocio! Rispondimi seriamente e ti aiuto-

-Bayron mi piace il cazzo come te lo devo dire? Non sto scherzando mi piaci veramente tu- Tamiel non era mai stato serio come in quel momento.

-sei davvero frocio?- Bayron aveva sgranato gli occhi mentre camminava all'indietro per allontanarsi -non puoi essere un mostro del genere-

-etero e omofobo...fantastico- sussurrò Tamiel sull'orlo delle lacrime. Si stava pentendo di aver detto la verità all'altro.

-sparisci dalla mia vista! Io con i froci non ci parlo!- urlò allora Bayron e Tamiel non riuscì più a trattenere le lacrime e con calma se ne andò verso casa con il cuore a pezzi e la voglia di scappare il più lontano possibile da quell'inferno.


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